[Capitolo 32.]

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ALICIA'S POV.

Apprezzai il suo gesto, voleva riuscire a farmi pensare ad altro, voleva esserci e farmi capire che non sarebbe mai più successo niente.
Era premuroso nei miei confronti, si preoccupava e cercava di fare qualsiasi cosa per strapparmi un sorriso.
E nonostante il mio umore a terra, ci riusciva, ci riusciva sempre.

Stavamo camminando tutti e tre insieme, io Chad e Toby.
Ci stavamo allontanando abbastanza dal nostro quartiere, ma ero tranquilla.
La strada era affollata, e non nego che scrutavo ogni singolo volto per assicurarmi che lui non fosse lì vicino a noi, era diventata ormai un'ossessione, e non potevo farci niente.

<<Come ti senti adesso?>>
<<Meglio, adesso sto meglio.>> risposi sorridendo.
Notai subito che quella risposta migliorò il suo umore, era felice di sentire quelle parole.
<<Molto bene.>> rispose guardandomi dritta negli occhi.
<<È tutto merito tuo.>>
Era realmente così, avevo fatto progressi, non mi sarei mai immaginata di riuscire ad uscire per fare una passeggiata se non fosse stato per lui.
<<Oh no, è tuo il merito. Non ti ho trascinato con la forza fin qui, hai solo accettato la mia proposta.>>
<<Mi stai aiutando in tutto, forse non te ne stai rendendo conto ma stai facendo tanto per me.
E se ho accettato la tua proposta è perché con te mi sento tranquilla.>> lo guardai.
Era stupito da quelle parole, non si aspettava di sentire tutto questo.
<<Sei talmente forte che saresti riuscita a superare il tutto anche da sola.>>
<<Non credo.>>
Ho superato cose molto peggiori è vero, ma questa volta è diverso.
L'unico che mi volesse fare del male era mio padre, e adesso rivivere tutto questo incubo per me era impensabile.
Anche questa da sola non sarei mai riuscita a superarla del tutto, ma sapere che accanto ho persone che mi vogliono veramente bene, mi da forza.
Quella forza che nella vita ho avuto poche volte.

La sabbia in questa parte della città era fina e di un colore più chiaro, l'acqua era cristallina, riuscivi a vedere il fondo anche dalla riva.
Toby ormai si era già tuffato nell'acqua, ogni volta che vedeva il mare non riusciva a non entrarci.

<<Dai spogliati.>> disse Chad togliendosi la maglia.
<<Cosa?>> risposi stupita.
<<Ho già visto tutto, non ti vergognare.>> ironizzò ridendo.
Non faceva ridere nessuno, anzi, era una di quelle cose che si poteva tranquillamente risparmiare, ma nonostante questo, accettai volentieri la proposta anche se non avevo né costume né niente.

Chad mi aspettò e insieme entrammo nell'acqua, lui come sempre non esitò, prese la rincorsa e sparì nell'acqua.
Io invece entrai lentamente, dovevo abituarmi alla temperatura dell'acqua prima di tuffarmi.

Chad riemerse e appena mi vide ancora a riva partì a corsa verso di me.
So qual era il suo scopo ma non volevo dargliela vinta, così iniziai a correre anche io.
Ero in vantaggio data la mia maggiore vicinanza a riva ma nonostante questo riuscì a prendermi lo stesso.
Mi circondò la vita e mi caricò sulle spalle <<lasciamii>> urlai ridendo.

Mi aggrappai alla sua schiena per non cadere, era diretto verso il mare.

Sentii la sua risata leggera <<sei pronta?>>
<<Nono Chad ti prego.>> gridai.
Con un movimento mi ritrovai a pochi centimetri dal suo viso e con le gambe intorno alla sua vita.
Aveva un sorriso sul volto che non mi convinceva per niente, stava per farmi qualcosa a tradimento.

<<Oh cazzo, è freddissima.>> esclamai appena il mio corpo entrò in contatto con l'acqua gelida.
<<Signorina Torres, ma che parole.>>

Passammo il resto del pomeriggio a ridere e scherzare, fu bellissimo.
Era chiaro che non avevamo nessuna intenzione di tornare a casa, così decidemmo di rimanere sulla spiaggia per goderci il tramonto.

Usciti dall'acqua il sole era ancora alto da asciugarci, così ci sedemmo e restammo a guardare Toby che ancora giocava in acqua.

<<Sei cambiato tanto nei miei confronti.>> dissi.
<<In che senso?>> rispose con espressione curiosa.
Non capiva il perché di questa mia espressione, e sinceramente non sapevo nemmeno io perché tirai fuori questo argomento, ma all'improvviso mi venne in mente il giorno in cui ci conoscemmo.
<<Ti ricordi quando Colin mi portò per la prima volta da voi al Boat?>>
<<Si>> rispose ancora incapace di capire dove volessi arrivare.
<<Eri così strano, era chiaro che non ti interessava conoscermi.
Anzi, ti posso dire la verità? Ero veramente odioso.>> esordii.
Scoppio a ridere <<Non sono mai stato bravo nel primo approccio.>>
<<E invece adesso è tutto diverso. Perché questo cambiamento?>>
Dovevo togliermi quel dubbio, avevo bisogno di sapere cosa lo avesse portato ad avvicinarmi così a me.
<<Appena ti vidi, ricordo che mi facesti un'effetto strano.
Non eri come le altre, avevi quel carattere pacato e con nessuna voglia di spiccare tra la gente.
Non ti piaceva metterti il risalto, anzi se potevi ti nascondevi dietro le persone, e questo lato di te mi ha colpito.
Poi non so cosa mi ha spinto verso di te, ma adesso siamo qui, e non poteva andare meglio no?>>
Ascoltai le sue parole, non risposi.
Me le stampai bene in testa e rimasi in silenzio, avevo la risposta alla mia domanda, mi bastava.

<<Aspettami qui, vado a prendere qualcosa da mangiare.>> disse Chad incamminandosi verso la strada.

Rimasi seduta, la spiaggia ormai era quasi deserta, c'erano rimaste solo alcune coppie e persone che correvano o camminavano a riva.
Mi rilassai davanti a quella vista mozzafiato mentre aspettavo Chad.
In quel momento riuscivo solo a pensare alla bellissima giornata che avevo passato, fu come se fossero spariti tutti i pensieri e tutte le preoccupazioni.

Poco distante  da me c'era una coppia che mi stava regalando una scena a dir poco fantastica.
Erano in piedi davanti al mare, lui con tocco leggero le accarezzava la pancia con un sorriso che non passava certo inosservato.
Stavano sognando quei due.

In lontananza entro nel mio campo visivo una figura di un uomo che stava camminando verso di me.
Non mi soffermai molto su quella presenza, pensai che stesse facendo una camminata o tanto altro, ma quando iniziò ad essere molto vicino a me conobbi la fisionomia.

<<Oddio.>> sussurrai con gli occhi sbarrati verso la sua direzione.

Always || #Wattys2016Donde viven las historias. Descúbrelo ahora