Promise.

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" 'Cause maybe, you're gonna be the one
That saves me
And after all
You're my wonderwall"

Sharon era stesa a letto, con una tazza di thé caldo poggiata sul comodino e il termometro fra le mani che segnava la sua temperatura corporea, troppo alta per essere normale.

Si era ammalata e, anche se non l'avrebbe mai pensato, il suo pensiero fisso adesso era Salvatore.
Sapeva bene com'era, e non poterlo sentire la faceva preoccupare, chissà cos'avrebbe pensato.

Sospirò, era inutile stare a preoccuparsi, appena si sarebbe sentita meglio sarebbe tornata a scuola e le avrebbe spiegato tutto.
Prese la tazza fra le mani e bevve un sorso della bevanda calda, nonostante avesse due coperte addosso stava congelando.

Davanti a lei c'era il suo adorato portatile con la sua serie preferita: Teen wolf.

Fece partire uno degli episodi della terza stagione felice nel vedere che il primo personaggio a comparire era Derek Hale, lo adorava.

Ogni tanto sorrideva alle battute sarcastiche di Stiles, ma stava troppo male per concentrarsi sull'episodio che stava guardando.

Una lamentela sotto forma di mugolio uscì dalle sue piccole labbra rosee, spense il PC e si stese con lo sguardo rivolto al soffitto.

Chissà se oggi, a scuola, avevano insultato Salvatore.
Magari suo padre l'aveva picchiato di nuovo.

Dio solo sa quanto le dispiacesse, avrebbe tanto voluto fare qualcosa per aiutarlo, ma cosa?
Si sentiva impotente, lo odiava.

Si era promessa che non lo sarebbe più state, che avrebbe sempre avuto la situazione sotto controllo, che non sarebbe più stata come era una volta e invece ci stava ricadendo.

Stava ricadendo in un tunnel che le faceva male, più male che bene, per seguire un ragazzo che, nonostante non sapesse spiegarsi come, le faceva bene, forse troppo bene.

Se solo suo padre non gli avesse rotto il telefono avrebbe potuto scrivergli, avrebbe potuto sentirlo.

Chiuse lentamente gli occhi, non aveva nulla da fare, si addormentò sperando di sognare Derek, ma ovviamente non successe.

Dormì davvero molto, circa quattro ore, la febbre l'aveva privata di quasi tutte le sue forze.
Venne svegliata dal suono di una notifica proveniente dal suo cellulare.

Allungò il braccio verso il comodino per prenderlo, e nel farlo fece anche cadere quel piccolo aggeggio elettronico.

Sbuffò facendo alzare leggermente il ciuffo di capelli che le ricadeva sulla fronte e lo raccolse.
Lo sbloccò, era un messaggio su Whatsapp.

'Hey..'

Era Salvatore.
Sorrise.

'Hey, hai preso il telefono? Oddio scusa, dovevo accompagnarti io, scusami davvero, è che mi sono ammalata, sono a letto con la febbre, scusami'

Scrisse velocemente poi lo inviò.

Si fermò ad osservare il messaggio che aveva appena digitato.

'Sono logorroica anche mentre scrivo' pensò.

'Tranquilla, comunque sì, ho preso il telefono.
Stai bene?'

Si preoccupava per lei, che dolce.

'Sto bene...'

Sharon si guardò attorno, era a casa da sola.

'Senti, hai da fare?' gli chiese.

'No...'

'Vieni a farmi compagnia? Sono da sola, mia mamma è al lavoro, ti prego.
Tu non mi vedi ma ti sto facendo gli occhi dolci'

Reject||SurrealpowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora