Capitolo 1 L'Arrivo

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Era una gelida sera d'inverno del lontano 1900. 

Le strade di Londra erano desolate, un giovane aristocratico di nome Lucas, viaggiava a bordo della carrozza nel silenzio e nella penombra della notte, si udivano solo il rumore degli zoccoli del cavallo, e il continuo scrosciare della pioggia. Di tanto in tanto, i fulmini illuminavano il sentiero che percorreva. 

Il giovane osservava il paesaggio dal finestrino chiuso. Percorrevano un sentiero, una fitta boscaglia, si ergevano lunghe sagome di alberi di pioppo che oscillavano sotto la forza impetuosa del vento. 

Un brivido di gelo percorse il giovane lungo la schiena, si alzò il bavero e chiese al cocchiere: «Signore, mi scusi quanto dista ancora per Nottingham?» 

«Con questa andatura, se non infuria una tempesta, in venti minuti saremo a destinazione», rispose l'uomo. 

A questo punto si udì lo scricchiolio del frustino per incentivare l'andatura, in effetti trascorsero venticinque minuti, il cocchiere arrestò la corsa del cavallo che nitrì. 

«Siamo arrivati», disse il cocchiere. 

Lucas scese dalla carrozza, dopo aver pagato il costo di due sterline, ringraziò l'uomo, prese la sua valigia e disse «Buonasera, signore.» 

«Buonasera, e arrivederci», e ciò dicendo si allontanò.

Intanto, Lucas sotto una pioggerella, e un vento gelido percorreva la stradina per raggiungere una taverna, per rifocillarsi e pernottare. 

La strada era appena illuminata dalle lanterne, le cui fiammelle se anche protette dai vetri oscillavano e creavano una sagoma lunga e oscillante. 

Il giovane affrettò il passo dopo un po’ notò l'insegna della Taverna dei Williams.

Entrò all'interno. C'era una grande sala affollata, clienti che cenavano, bevevano birra, chi fumava. Il giovane percepì un forte senso di nausea al denso odore di fumo, a tal punto che voleva tornare indietro, ma poi pensò "Fuori piove, e poi fa così freddo", e così decise di prendere posto a un tavolo. 

"Eccomi a Nottingham, Ryan domani ci incontreremo", e mentre fantasticava in questi pensieri, venne interrotto da una voce femminile che gli chiese gentilmente: «Signore, posso esserle d'aiuto?»

Lucas volse lo sguardo alla ragazza che gli era di fronte, era giovane e bella, all'incirca ventiquattro anni. Con un viso soave, lunghi capelli rossi mossi le ricadevano sulle spalle, splendidi occhi smeraldi nei quali c'era tanta tristezza.

«Buonasera, vorrei un pasto caldo, se possibile noleggiare una camera.» Rispose il ragazzo sorridendo.

La giovane chiese a suo padre Jared, che era il gestore, un uomo sulla quarantina di anni, biondo, dagli occhi azzurri. «C'è una camera libera per questo giovane?»

 Jared guardò Lucas e con un sorriso affermò: «Sì, Helen, c'è la numero sei»

Lucas si accomodò al tavolino, e notò che nel salone aleggiava una strana atmosfera di silenzio. Si udivano solo i sussurri dei clienti che conversavano tra di loro a bassa voce, mentre all'esterno la pioggia battente cadeva contro i vetri delle finestre. 

Lucas osservò la luna piena dalla finestra era una pallida luna, avvolta da una foschia di nebbia. 

Nei suoi pensieri il giovane aveva il suo lavoro di investigatore privato, era giunto a Nottingham da Londra, per indagare sui misteriosi casi di sparizioni di giovani che avvenivano nei dintorni e nelle contee. 

E anche per incontrare suo fratello Ryan, che non vedeva da anni.

Mentre era immerso nei suoi pensieri, la voce della giovane lo fece tornare alla realtà. «Mi scusi, cosa desidera per cena?» Il giovane volse lo sguardo alla ragazza dai lunghi capelli rossi, indossava un abito da cameriera che le donava un aspetto grazioso. 

«Non so, qualunque cosa abbiate, mi basterebbe un po' di pane raffermo, del brasato con patate, tutto qui», accennò con un sorriso.

 «Aspettate un attimo, preparo una cena coi fiocchi», detto ciò la giovane si avviò verso la cucina.

 Lucas intanto attendeva che gli servissero la cena.


ᴜɴ  ᴍɪsᴛᴇʀɪᴏsᴏ  ᴄᴀsᴏ ᴀ ɴᴏᴛᴛɪɴɢʜᴀᴍ  #completa✅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora