Capitolo 9

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POV STEVE

Sono pronto per andare dal mio migliore amico e parlargli. Ma ora Bucky non è più seduto dove stava prima. Non sta proprio nella stanza. Guardo ogni singolo angolo del salotto facendo attenzione, ma niente, non ci sta. E' bastato un attimo di distrazione che lui è scomparso. Non mi preoccupo, perché se non sta qui con noi si richiude in solitudine nella sua stanza o in palestra ad allenarsi. Sospiro. Mi dirigo verso la cucina, e affacciandomi appena all'enorme vetrata che la separa dal salotto noto una scena che si sta svolgendo al suo interno: Talia sta mangiando un pezzo di pizza in compagnia di Natasha, seduta al suo fianco. Mentre mangia è intenta a chiacchierare con lei e spesso sfugge una risata ad ognuna di loro. La scena è davvero tenera, mi si apre il cuore. Sembrano quasi due sorelle. Potrebbero sembrare addirittura madre e figlia. E' bello vedere Natasha legare con una ragazzina. Lei purtroppo non può avere figli e penso che nel vedere Talia abbia avuto come una specie di istinto. Mi scappa un sorriso nel vederle contente. Poi il cellulare che ho in tasca vibra. Perché questi bei momenti vengono sempre interrotti? Sbuffando lo estraggo e vedo nel display chi mi sta chiamando: è Nick Fury.
–Pronto?- .


POV TALIA

Ho finito di mangiare; la pizza era molto buona e la compagnia che avevo lo era ancora di più. Natasha mi ha offerto il cibo ed è rimasta con me facendomi compagnia. Mi ha parlato e abbiamo chiacchierato facendoci anche qualche risata. Si è comportata come....come una sorella maggiore. Sono figlia unica, il che non mi dispiace, ma da una parte ho sempre desiderato avere una sorella o un fratello maggiore che mi facesse non solo da familiare ma anche da migliore amico. A prima vista Natasha può incutere un po' di timore: espressione seria, provocante, pronta a saltarti addosso con una staccionata* da un momento all'altro. Lo capisco, ma in fondo è una delle migliore spie russe addestrate che svolge al meglio il suo lavoro. Ma no, non è così. Con me si è dimostrata fedele e affidabile, ha saputo mettermi a mio agio e sa come comportarsi da persona a persona. Insomma, l'ora di pranzo l'ho trascorso in ottimo modo e ho scoperto un lato della Vedova che non conoscevo nemmeno io. Mi accompagna di nuovo nel salotto, che sembra essersi svuotato: ci sono soltanto Sam, Wanda e ...ma chi è quello seduto vicino a lei? Lo sto fissando per cercare di riconoscerlo. Wanda gli da una gomitata sul braccio e con un cenno del capo mi indica. Questo 'personaggio bizzarro' si gira verso di me. Ora lo vedo meglio in volto: ha la pelle rossa e ha una gemma brilluccicosa al centro della fronte, ma proprio non capisco chi sia. Sono talmente concentrata nel fissarlo per riconoscerlo che non mi rendo conto che la 'persona', se così si può definire, sta in piedi di fronte a me a cercare di attirare la mia attenzione.
–Chiedo scusa se la disturbo signorina, ma non abbiamo avuto l'onore di presentarci- si rivolge molto cortesemente. La mia faccia fa uno scatto e ritorno al presente.
–Oh...- sussurro
–Io sono Visione- e nel mentre che si presenta mi porge la mano.
–Ma certo!- Grido ad alta voce –Visione! Come ho fatto a non ricordarmi?- Mi do uno schiaffetto sulla fronte pensando a quanto sono stata stupida nel non averlo riconosciuto. Che sciocca! Con quella gemma luccicosa dovrei riconoscerlo da un kilometro di distanza.
–Scusa, stavo cercando di ricordare chi fossi- gli prendo la mano ruvida al mio tatto e gliela stringo. –Io sono Talia, molto piacere- mi presento garbatamente.
-Lieto di fare la sua conoscenza signorina- o mio dio, che strano accento. Sembra quasi inglese, ma lo adoro! Ho un debole per lui. Mi fa pena e lo trovo estremamente educato. E poi adoro il suo modo di parlare e di comportarsi.
–Come si sente a far parte degli Avengers?- Mi chiede con il suo tono tranquillo
–Oh bhe, per me è un sogno. Sono molto emozionata e non vedo l'ora di vedere cosa mi riserva questa avventura-. Tutto d'un tratto il grande portone del salotto si apre e ci trovo Steve con l'orecchio attaccato al suo telefono.
-Si, arriviamo- lo sento dire prima di riattaccare la chiamata e incamminarsi verso di noi.
–Natasha, puoi venire un attimo?- Si rivolge verso la Vedova
–Arrivo subito Steve- gli risponde prontamente. Ora mi poggia le mani sulla schiena e mi dice –Torno subito Talia, resta qui-. Mi rassicura e la vedo uscire dalla stanza seguita subito dopo dal Capitano.

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