Capitolo 16

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POV BUCKY

Apro gli occhi e la mia vista è appannata. Mi passo le mani su di essi massaggiandoli e mettendo a fuoco: il mio sguardo rivolto verso l'alto mi permette di vedere un soffitto bianco. Girando la testa e guardando intorno ergo delle pareti bianche di una stanza che mi circondano. La mia stanza. Sto disteso sul mio letto nella mia camera. Mi alzo e mi siedo sul bordo, un po' rintontito di prima mattina; poi mi stiracchio e poso lo sguardo sulla sveglia poggiata sul comodino: sono le 10:05. Ciò vuol dire che finalmente, dopo anni, sono riuscito a riposare per almeno cinque ore e mezza se non sei dopo gli eventi della scorsa notte. Certo, non ho recuperato tutto il sonno perso, ma almeno questa volta sono riuscito a schiacciare un pisolino, e percepisco già una leggerezza interiore. Alla fine la stanchezza ieri sera ha preso il sopravvento e mi sono lasciato trasportare da essa. Questo riposino, dopo tutto questo tempo, mi ha fatto bene; ma devo ringraziare una persona per questo: Talia. È stato grazie alle sue parole di conforto che sono riuscito a liberarmi dai miei pensieri e a concentrarmi su altro. Ma invece lei, dopo l'incubo che ieri ha avuto, sarà riuscita a dormire?

POV TALIA

Che nottataccia, non sono riuscita a dormire molto. Dopo essere ritornata in camera ho provato a riaddormentarmi, ma a quanto pare l'incubo non mi ha lasciato tregua. Non ho fatto altro che pensare a quel sogno orribile e a rigirarmi nel letto senza sosta. Ho giusto riposato due orette, ma poi mi sono dovuta risvegliare. L'immagine costante di quegli uomini, la loro attenzione su di me, la donna, la strage, quel simbolo... è stato terribile. Ora sono le dieci, e sto seduta sul mio letto a contemplare il vuoto. Sono stanca e oggi inizia anche il mio primo giorno di addestramento. Fantastico, mi chiedo come riuscirò a dare un bella impressione nel combattimento se sembro un morto che cammina. Meglio alzarmi e andare a fare una bella colazione. Magari con una bella tazza di caffè fumante per riprendermi un po'.
-Buongiorno a tutti- li saluto appena scesa in cucina.
–Buongiorno...dormito bene?- mi chiede Steve.
–Non direi...- gli rispondo indicandogli la mia faccia.
–Un po' di caffè?- mi domanda retoricamente Natasha porgendomi una tazza in mano ripiena di quel liquido miracoloso.
–Magari!- la prendo in mano e ne bevo subito un sorso, sentendo il liquido caldo attraversare la gola e creandomi subito una sensazione di relax. Mi siedo sulla sedia continuando a sorseggiare il caffè, ma solo ora mi accorgo che manca James nei paraggi. Scruto meglio la cucina ma niente, non è nella stanza. Poso la tazza sul tavolo ed esordisco:
–Em..Steve- richiamo la sua attenzione –Dov'è Bucky?- di solito a quest'ora lui è già bello e che sveglio a preparare i pancake.
–Non lo so, non era in cucina quando ci siamo svegliati - mi risponde. Strano, di solito è sempre il primo che trovi la mattina in cucina. Chissà cosa gli è successo...

Sono passati un po' di minuti e finalmente ergo una figura massiccia farsi spazio nella cucina. È lui.
–Hei, buongiorno fusto!- lo saluta Sam.
–Buongiorno a tutti- ricambia lui molto tranquillo e con un sorriso. Wow, sembra così sereno oggi. Che piacere vederlo di questo umore di primo mattino, vorrei fosse così ogni giorno.
–Buongiorno Bucky. Come mai così tardi oggi?- si rivolge Steve.
–Ho riposato- risponde secco lasciandoci tutti sorpresi. Questa è la motivazione da dare al suo umore. Dovrebbe riposare più spesso, se è questa la cura per vederlo rilassato.
–Complimenti soldato- commenta Sam alzando la sua tazza.
–Sono contento Bucky- replica il Capitano dandogli una pacca sulla spalla.
–Devo ringraziare una persona per questo- Bucky mi indica con lo sguardo ammiccando, e io arrossisco. Steve rivolge lo sguardo in mia direzione e mi sorride dolcemente.

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