3.

7.1K 445 84
                                    

-Austin? Cosa ci fai qui?-

Appena lo vidi mi si gelò il sangue.
Io ed Austin stavamo insieme, no?

Era il mio ragazzo, almeno questo ricordavo.

-Sono venuto a trovarti, ti ho anche portato un mazzo di fiori, tieni.-

Mi porse delle rose profumate che io afferrai e annusai immediatamente, sorridendogli subito dopo.

Mi faceva davvero piacere rivederlo.

-Ho parlato col tuo dottore, mi ha raccontato tutto. Non posso credere che tu non ricordi niente, ma forse meglio così.- dice quasi con un sorrisetto soddisfatto.

-Perché meglio così?-

-Beh mi avevi lasciato.-

Spalanco di poco la bocca incredula.

-Per quale motivo?-

-Non penso possa dirtelo, il dottore mi ha assolutamente riferito di non parlarti di ciò che è accaduto negli ultimi mesi.- sbuffa di poco.

-Comunque mi fa piacere rivederti!- aggiunge poco dopo posandomi una mano sul fianco ed un piccolo bacio sulla mia guancia.

-Cami- Lauren torna dal bagno con delle cose in mano ma alla vista di noi due si blocca, rimane quasi paralizzata.

-Che ci fai qui?- domanda lei al ragazzo di fianco a me.

-Ho tutto il diritto di venirla a trovare, no Camila?- si gira porgendomi la domanda quasi con aria di sfida nei confronti di Lauren.

-Voi due vi conoscete?- domando perplessa.

-Beh si, più o meno.- aggiunge Austin.

-Si ma ora è meglio se vai via, devo aiutare Camila a fare la valigia.- afferma lei avvicinandosi a quest'ultima per infilare delle cose dentro.

-Sai sono capace anch'io a fare una valigia, posso aiutarti Mila?- mi chiede con un sorriso a 32 denti.

Arrossisco al suo sguardo ed annuisco mentre poso le rose sul tavolo.

-Tolgo il disturbo allora.- si intromette Lauren a voce alta, quasi infastidita.

La guardo per qualche secondo e poi alzo le spalle.

-Va bene!- le dico captando una sua reazione.

Ricambia il mio sguardo con occhi spenti e lucidi, poi esce dalla stanza sbattendo la porta.

Alzo un sopracciglio e la voglia di seguirla per chiedere cos'è che non andava cresceva in me, ma resto ferma lì, immobile.

Passiamo circa un'ora a sistemare le cose dentro la valigia e finalmente posso distendermi sul letto, ero piuttosto stanca.

-Allora vengo a trovarti a casa, va bene?-

-Aspetta, pensavo di dare una festa, domani sera a casa mia, ti va di venire?- lo fermo per un braccio e lo imploro con lo sguardo.

-Certo che mi va, a domani allora.- mi posa un bacio sulla fronte ed anche lui esce dalla stanza.

Austin era sempre stato carino con me.

Amavo il suo sorriso anche se non era come quello di Lauren, amavo la sua voce anche se quella di Lauren riusciva a calmarmi, amavo i suoi occhi anche se quelli di Lauren mi facevano sognare.

Let my body to the work 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora