6.

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La pioggia batteva insistente contro  il parabrezza della mia auto e la musica ad alto volume rimbombava nelle mie orecchie.

Stavo tornando a casa quando ad un certo punto sento la macchina rombare e poi spegnersi.

Provo a riaccenderla più volte ma nulla da fare, è andata.

Do una piccola botta sul manubrio infuriata per poi afferrare il telefono da dentro la borsa.

Batteria scarica.

Oh perfetto.

-Qualcuno lassù ce l'ha con me oggi.-

Scendo dall'auto cercando di ripararmi con il giubbotto di pelle e la chiudo a chiave.

Decido di recarmi verso casa a piedi, era l'unica soluzione.

Avevo i capelli zuppi, come i vestiti.
Sentivo perfino il reggiseno pieno d'acqua.

Dopo un chilometro vedo una macchina accostarsi al marciapiede e quindi avvicinarsi a me.

Tento di aumentare il passo ma poi una voce mi fa fermare di botto.

Lauren?

-Camila sei tutta bagnata, sali dai.-

Mi giro verso di lei ed incontro il suo sguardo, ha il finestrino abbassato ed un viso preoccupato.

Corro verso l'auto e ci entro chiudendo lo sportello in fretta.

-Si può sapere cosa ci facevi sotto la pioggia?-

-La mia auto si è fermata e avevo il telefono scarico.-

Fa una piccola risatina ed alzo un sopracciglio.

-Cosa ridi scusa?-

-No è che, sembri un pulcino zuppo.- ammette mordendosi il labbro.

Muovo i capelli per schizzarle addosso l'acqua aggiungendo una risatina compiaciuta.

-Ehi!- urla a gran voce mentre si asciuga il viso.

-Così impari a prendermi in giro.-

Scuote il capo continuando a ridere ed io mi perdo nel suo sguardo.

-Allora, dove la porto signorina?- mi domanda in modo galante.

-Se non c'è Madison preferirei venire da te, se mia madre mi vede in queste condizioni le prende un infarto.- dico abbastanza nervosa.

-Oh sì hai ragione, Sinu è abbastanza ansiosa. Comunque tranquilla, Madison non c'è. Solo che non credo sia una buona idea andare a casa mia.-

-Perché?-

-Sai, ci abitavo con Brad lì..poi ci sono i suoi fratelli, sarebbe un casino.-

-Oh va bene allora devi per forza portarmi a casa mia, mia madre se ne farà una ragione.- alzo le spalle rassegnandomi.

-Così magari la saluto anche, è da tanto che non la vedo.- dice per poi mettere in moto.


Arriviamo dopo circa 10 minuti.

Afferra un ombrello che si trovava nei sedili posteriori e scendiamo dall'auto.

Mi afferra dalla vita per farmi più stretta a se ed un piccolo brivido mi percorre il corpo.

Afferro le chiavi dalla borsa e finalmente entriamo in casa, riparandoci dalla pioggia.

-Mamma sono tornata!- esclamo mentre mi tolgo la giacca gocciolante.

-Camila che ti è successo, perché sei tutta bagnata! Lauren ciao, cosa ci fai qui? Non si è sentita bene? Ti prego ditemi qualcosa!-

-Mamma! Calmati, non è successo nulla, stavo tornando a casa e si è fermata l'auto. Ero quindi a piedi e per fortuna Lauren stava passando proprio in quel momento con la sua macchina e mi ha riaccompagnato.- dico velocemente.

-Mi farai morire prima o poi. Ora vai a cambiarti corri.-

Annuisco per poi girarmi verso la ragazza dietro di me.

-Vieni su con me?- domando quasi con un piccolo sussurro.

-Oh, non credo sia una buona idea.- risponde titubante.

-Ti prego.- sfioro la sua mano con le mie dita quasi senza rendermene conto.

-Va bene.- dice poco dopo compiendo un sorriso timido.

Saliamo di sopra, nella mia camera e la vedo sedersi sul letto gettandosi con un piccolo sussurro.

Comincio a spogliarmi molto lentamente mentre i miei occhi non lasciano mai i suoi.

Lei deglutisce senza mai togliermi lo sguardo di dosso.

-Come va con Madison?- domando mentre mi sfilo il reggiseno rimanendo dunque solo con le mutande.

-Chi? Ah Madison, umh si tutto bene.- risponde mentre la vedo praticamente divorarmi con gli occhi.

Sfilo via l'ultimo indumento rimanendo completamente nuda.

La vedo farsi aria con la mano vagando ora con lo sguardo da tutt'altra parte.

-Senti caldo?- domando ironica.

-Un pochino.-

-Se senti caldo spogliati, no?- subito gira il viso verso la mia direzione guardandomi dritta negli occhi.

-Forse è meglio se ti rivesti Camila.-

Annuisco per poi avvicinarmi al cassetto ed affermare della biancheria pulita che poco dopo infilai, seguita da una maglia a maniche corte abbastanza lunga che indossavo sempre per dormire.

-Ora va meglio?-

-Decisamente.-

Mi siedo affianco a lei sul letto facendo regnare il silenzio per qualche minuto.

Poi finalmente parlo.

-Ti ricordi in ospedale, quando mi chiedesti se volevo provare a baciarti?-

Annuisce.

-Perché ti sei tirata indietro?- continuo a domandare.

-Non so, pensavo non fosse la cosa giusta da fare.-

-Ed ora pensi sia giusto?- tento di chiedere mentre mi avvicino maggiormente a lei.

-Perché vuoi così tanto baciarmi Camila?- domanda girando il viso verso il mio.

Alzo un sopracciglio sentendo il cuore accelerare.

-Io...voglio solo provare Lauren.- ammetto abbassando il capo verso il materasso sotto di noi.

Vedo la sua mano avvicinarsi al mio viso per farlo alzare ed incontrare di nuovo i suoi occhi.

-Sei sicura?-

Annuisco più volte mentre porto la lingua sulle labbra.

-È solo per provare, ricordalo.-

Sussurra, e poi, con calma, appoggia le sue labbra sulle mie.

Let my body to the work 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora