Sono passate due settimane da quando sono uscita dall'ospedale e le varie fitte al petto cominciavano a sparire.
Il nodo alla gola però che sentivo ogni volta che Lauren mi toccava, mi sorrideva o semplicemente mi guardava, continuava a crescere con l'andare del tempo.
Ora è qui di fianco a me.
Siamo al cinema, un uscita a quattro.
Madison è alla sua sinistra mentre alla mia destra c'è Austin.
Posso sentire il calore di Lauren a pochi centrimetri da me, il suo braccio sta sfiorando il mio ed è tutto ciò a cui riesco a pensare, il film non so neanche di cosa parli.
Credo di avere adesso il respiro pesante perché mi sta toccando la mano con le sue esili dita.
Non so se lo stia facendo a posta, spero di sì.
Si avvicina poi pericolosamente a me col busto per sussurrarmi qualcosa all'orecchio ed io chiudo gli occhi istintivamente.
-Tutto bene? Ti sento respirare affannosamente.- mi domanda con voce preoccupata.
Annuisco col capo sentendomi la voce strozzare in gola.
La troppo vicinanza non mi permette di risponderle.
Mi adagia un lento bacio sulla guancia restando attaccata ad essa per alcuni secondi ed io ne approfitto per respirare il suo profumo.
Torna poi a guardare il film senza però smettere di sfiorarmi la mano con la sua.
Dopo un paio d'ore usciamo dal cinema e ci rechiamo verso una pizzeria non molto d'istante.
Vedere Lauren e Madison camminare mano nella mano mi fa tremendamente male.
Cerco di non pensarci e mi avvicino ad Austin, circondandogli la vita con un braccio.
Entriamo nella pizzeria e ci sediamo in un tavolino appartato.
-Allora piaciuto il film ragazze?- chiede Austin rompendo il silenzio.
-L'ho trovato stupendo!- risponde Madison entusiasta mentre tiene stretta la mano di Lauren.
Mi viene da vomitare.
-Tu Camz, che ne dici?- mi si gela il sangue quando sento Austin chiamarmi in quel modo.
Punto subito gli occhi in quelli di Lauren che ora stanno guardando il ragazzo.
-Non chiamarla così.- sussurra con voce seria.
-Perché scusa?- domanda il ragazzo fissandola.
-Solo io posso chiamarla così.- grugnisce mentre piega senza volerlo il menù di plastica.
-Si dia il caso che posso chiamarla come voglio Lauren, sono io il suo ragazzo.-
-Non sei il suo ragazzo!- alza di poco la voce.
-Smettila Lauren, sembri gelosa.- interviene Madison.
Mi gira la testa.
-AHAHA, non farmi ridere Madison, perché dovrei essere gelosa, andiamo.-
Sento caldo.
-Si infatti Lauren, sembri quasi gelosa.- dice il ragazzo al mio fianco.
-Ragazzi non mi sento bene..- tento di dire ma nessuno sembra ascoltarmi, sono troppo impegnati a discutere.
Cado indietro con la sedia e poi vedo tutto nero.
-Lasciatela stare, non vedete come sta? Allontanatevi!-