7.

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Ci baciamo in un tempo che sembra infinito.

Adagia delicatamente le sue labbra fra le mie muovendole dolcemente, quasi come uno sfiorarsi.

Protende dopodiché una mano lungo la mia guancia per accarezzarla e rendere il tutto ancor più delicato.

Emetto un piccolo suono quando sento il suo labbro inferiore vibrare.

Lei se ne accorge e sorride, quasi involontariamente, poi dopo alcuni secondi, si stacca.

Tengo gli occhi socchiusi per parecchio tempo, come se fossi ancora dentro a quel bacio, come se non volessi mai arrivare alla fine.

-Camz?- sento domandare mentre ora poggia la mano, che precedentemente era sulla mia guancia, sulla mia coscia, facendomi sussultare.

Sento una strana sensazione al petto e alla bocca dello stomaco e, tutto d'un tratto, sento la testa girarmi e le tempie pulsare.

Devo portarmi le mani sulla fronte per paura che potesse scoppiarmi.

Diverse immagini sfocate irrompono nella mia immaginazione.

C'è del sangue e sono a terra, tra le braccia di Lauren.

Lei piange ed io la accarezzo.

La sto sporcando col mio sangue, ma la cosa non le importa, il dolore è molto più forte.

'Camz' continua ad urlare.

Una fitta al cuore ogni volta che la sento chiamarmi così.

-Camila cos'hai?- sento di nuovo domandare ma non riesco a risponderle.

Altre immagini si fanno strada.

Un ragazzo riccio.

Ha una pistola, puntata conto di lei.

È Brad.

Era il suo fidanzato.

Poi ci sono io, le sto salvando la vita.

Le ho salvato la vita.

Mi ritrovo con le ginocchia a terra e la testa ancora fra i miei pugni.

-Ti prego di qualcosa Camila.-

-St-sto bene, ho solo visto...delle cose.- cerco di dire balbettando.

Mi fa alzare per poi accomodarmi nuovamente sul letto.

Mi aggrappo a lei.

È così forte, mi sento protetta.

-Quali cose Camila?- è preoccupata ed ha una espressione al quanto confusa.

Finalmente libero la testa dalle mie mani ed alzo lo sguardo per incontrare il suo.

-Mi sono ricordata di Brad, quando mi ha sparato ed io ti ho salvato la vita, solo questo.- dico tutto in un sospiro.

-Oh, finalmente stai recuperando la memoria Camz, finalmente.- mi afferra un braccio e mi stringe a lei.

Appoggio il capo contro il suo petto e chiudo gli occhi nuovamente.

Mi bacia i capelli che finalmente si erano asciugati ed io inspiro il suo profumo aggrappandomi con la mano alla sua giacca di pelle.

-Grazie per prima, il bacio intendo.- sussurro alzando poi il capo verso l'alto incontrando nuovamente i suoi occhi.

Ricambia lo sguardo ed accenna un lieve sorriso timido.

Sta arrossendo?

-Figurati Camila, ora però dovrei andare.- afferma controvoglia.

-No ti prego, resta qui con me.- le supplico stringendole ancor di più la giacca.

-Non posso Camila, Madison mi aspetta.- risponde questa volta però portando lo sguardo di lato.

Le giro il viso con un dito per farmi guardare.

-Vuoi davvero andare da lei?-

-Camila...-

-No Lauren, rispondi sinceramente.-

-È la mia ragazza.- sospira per poi scansarmi ed alzarsi dal letto.

Si avvicina alla porta e posa una mano sulla maniglia.

Prima di uscire però si gira verso di me.

-Ci vediamo Camz.- dice solamente e poi scende giù.

Sento il tonfo del portone chiudersi.

Mi accascio sul letto affondando la testa nel cuscino.

Una lacrima mi riga il volto senza una buona motivazione.

Mi sento stupida.

Mi sento ancor più stupida ad aver chiesto a Lauren di baciarmi.

Eppure mi sembrava tutto così vero, così giusto.

Dopo poco mi addormento lasciandomi cullare tra le braccia di Morfeo.





Okay, so benissimo che questo capitolo è più corto dei precedenti ma aspettatevi un capitolo pieno di emozioni e cose inaspettate nel prossimo.

Ringrazio sempre e comunque tutti quelli che seguono la storia, la votano e lasciano qualche commento, siete incredibili.

         Baci, mics.

Let my body to the work 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora