☆7☆ Nico

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"Chi era il tuo amico, prima? ;)" Diceva il testo del messaggio ricevuto da Nico subito dopo essere tornato a casa. Non appena lesse il nome di Percy Jackson sulle labbra pallide di Nico spuntò un sorriso.
"Annabeth dice che è il figlio di Apollo Solace, sai il dottore." Continuava il messaggio. Nico si rabbuiò. Annabeth. Quell'impicciona, doveva sempre essere presente in tutto.
"Non è mio amico." Rispose Nico. "Non lo conosco neanche."
"E allora perchè stavi parlando con lui sotto casa sua?"
"Gli ho restituito il cellulare."
"E perchè ce lo avevi tu?"
Nico roteò gli occhi infastidito. "Fatti gli affari tuoi." Rispose secco.
"Sei il mio migliore amico, i tuoi fatti sono anche miei...;)"
Eh già, migliore amico. Nico era il migliore amico di Percy Jackson. Per Percy Nico era come un fratello minore. Era stato l'unica figura amica dopo la morte di Bianca ed era stato capace di risollevare Nico dall'oblio. Invece Nico era innamorato di Percy Jackson da quel momento in cui con le sue braccia forti da nuotatore lo aveva sollevato dal corpo inerme di sua sorella e lo aveva stretto in quell'abbraccio di cui Nico ancora ricordava il calore.
E poi c'era Annabeth, quella cervellona bionda che era la ragazza di Percy da due anni a quella parte. E Nico non la sopportava proprio. Sempre a intromettersi, sempre a dare consigli anche quando non erano richiesti.
Nico non rispose a quel messaggio di Percy, ma poco dopo gliene arrivò un altro.
"Ehi, Annie mi ha appena lasciato a casa, hai impegni a pranzo?"
"No." Rispose Nico.
"Allora cosa ne pensi di andare al Mc? Non rifiuteresti mai un invito al Mc XD"
Una parte di Nico moriva dalla voglia di stare da solo con Percy, senza quella bionda impicciona; l'altra parte voleva rimanere a casa per pranzare con Jason. Nico ci pensò un attimo, comparando ciò che probabilmente avrebbe pranzato: un succulento panino ipercalorico e patatine al Mc contro un'insalata insulsa a casa. Decise di uscire con Percy.
"Infatti non lo rifiuto :)" rispose Nico.
Nico non si aspettava che Percy lo venisse a prendere in macchina. Sapeva che aveva appena preso la patente ma non che avesse una bellissima Audi nera. Nico poteva solo sognare di possederne una.
Sorpreso e felice entrò in macchina di Percy, che aveva un sorrisetto fiero del suo nuovo gioiellino. A Nico parve bellissimo, con quei capelli corvini spettinati e l'abbigliamento sportivo.
"Ti piace il mio razzo? Annie lo adora." Disse Percy partendo verso il McDonald's. Annabeth, ancora Annabeth. Doveva esserci anche quando non c'era. E poi era salita sulla macchina di Percy prima di lui.
"E perchè non hai portato anche lei?" Chiese Nico infastidito. Percy forse lo notò.
"Oh, beh sai, é a dieta." Rispose Percy storcendo la bocca.
Nico e Percy arrivarono al fast food e parcheggiarono l'auto.
Entrarono e Nico prese un tavolo mentre Percy ordinava. Poco dopo portó al tavolo due vassoi ognuno con panino, patatine e coca maxi.
I due amici cominciarono a mangiare tranquilli, chiacchierando del più e del meno fino a quando lo sguardo di Nico cadde tre tavoli dietro Percy.
Scorse una testa bionda che gli era familiare.
"Cosa c'è?" Chiese Percy notando che l'amico si era bloccato con gli occhi socchiusi guardando un punto dietro di lui, così si voltò. Sembrò cercare per qualche secondo, poi sorrise, si alzò e si mise a salutare come un cretino qualcuno che Nico non riusciva a inquadrare. Era basso, con una testa piena di riccioli castani, e si era alzato dallo stesso tavolo di quel biondo.
Il ragazzo riccio salutó amichevolmente Percy, poi si scambiarono qualche parola, e Percy si avvicinò a quel tavolo, subito dopo aver fatto cenno a Nico di avvicinarsi.
Nico si avvicinò con diffidenza. Notò che il biondo era Will Solace. Nico era rimasto più indietro, dove Will, che gli dava le spalle, non poteva vederlo, o almeno fino a quando non si alzò e strinse la mano a Percy. Poi Percy guardò Nico e di conseguenza anche Will lo fece. Nico lo vede sbiancare. Probabilmente anche lui aveva avuto la stessa reazione ma lui era già bianco di suo.
Si avvicinò al gruppo, scambiando un'occhiata di sbieco con Will.
Percy mise una mano sulla spalla a Nico.
"Neeks, ti presento il grande Leo Valdez. Si fa per dire...grande."
Nico strinse la mano a Leo, che fece la linguaccia a Percy.
Leo prese la parola: "E lui è Will Solace, e la mia ragazza, Piper."
Nico notò solo adesso la ragazza.
"Ci conosciamo..." disse Will. Leo fece una faccia sorpresa. Percy guardó Nico inarcando il sopracciglio. Probabilmente aveva capito che il ragazzo con cui parlava Nico quella mattina era Will, e ce ne voleva perchè Percy capisse qualcosa.
"Come vi conoscete?" Chiese Leo a Will, che era più bianco del latte.
"Ehm...a scuola." Mentì Will.
"Perchè non vi unite a noi?" Propose Leo.
"Ehm...no grazie. Io e Percy dovremmo parlare." Rispose. Il diretto interessato corrugó le sopracciglia, stranito, poi salutò Will, Leo e Piper e tornò con Nico al suo tavolo.
"Cosa devi dirmi?" Chiese Percy.
"Nulla... è solo che non mi va di stare al tavolo con quelli." rispose Nico.
"Quando imparerai a farti degli amici, Neeks?"
"Non lo so." Rispose addentando il suo panino.
Nico non aveva guardato molto Will quella mattina e davvero poco adesso, ma si era reso conto che era un tipo niente male, con la pelle abbronzata (anche a marzo), i riccioli biondi e le lentiggini intorno al naso.
Nico scacciò quei pensieri dalla testa e tornò ad ammirare Percy Jackson mentre mangiava.
"Non mi hai ancora detto chi è il grande Leo Valdez."
"Va a nuoto con me, ma è una vera schiappa nello sport!" Ripose Percy con un ghigno.
Poco dopo aver finito di mangiare Percy riaccompagnò Nico a casa. "A casa" era una parola grossa. Lo lasciò davanti alla scalinata, perchè nel quartiere dove abitava Nico non si poteva arrivare con la macchina e poi le stradine erano troppo strette.
Si addormentó stanco per la sfaticata in garage della mattina e per la pancia piena di patatine.

Latte e Miele 『 Solangelo 』 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora