Il giorno seguente Nico decise di recarsi al cimitero. Era un po' di tempo che non andava a trovare sua sorella, e si sentiva in colpa anchè perchè adesso lì c'era anche Percy.
Si svegliò presto, per non trovare folla al cimitero, e si avviò per la ripida salita che conduceva al cimitero, fermandosi a comprare dei fiori.
Entrò al cimitero e andò verso la tomba di Bianca e di sua madre. Non era lontana dall'ingresso principale del cimitero.
Arrivato davanti alla tomba, sistemò i fiori nei due vasi e si sedette sul freddo marmo sul quale erano scritti due nomi: Maria Di Angelo e Bianca Di Angelo.
"Ciao." Disse Nico, con un sorriso triste. Guardó la foto di sua sorella. Vederla era diverso rispetto a quella di sua madre perchè quest'ultima non l'aveva conosciuta, era morta per darlo al mondo. Bianca era ritratta sorridente con le solite trecce corvine e il cappellino verde, in quella foto dove era presente anche Nico, prima che fosse ritagliata.
A Nico scese una lacrima, come ogni volta che si recava lì.
"Mi manchi, Bianca." Disse parlando in italiano alla fotografia della sorella. "Mi mancano anche Hazel e papà."
Nico stette altri dieci minuti in silenzio seduto sulla tomba, poi si alzò ma stavolta, invece di tornare indietro verso l'uscita, proseguì diretto alla tomba della famiglia Jackson. C'era stato solo una volta anni prima con Percy, e adesso era lì per Percy. Nico rimase in piedi davanti alla tomba, decorata con fiori freschi e biglietti delle persone che quasi coprivano il nome scritto sul marmo: Perseus Jackson. Soltanto a quella vista Nico scoppiò in lacrime e si accasciò sulla tomba, sedendovici sopra e guardando la foto di Percy.
"Percy, amore mio..." sussurrò.
Non riusciva ancora a crederci. Percy era sotto di lui, in una cassa di legno e addormentato in un sonno eterno.
Nico si sentì peggio,in preda a un dolore fisico che partiva dalla testa e finiva nel petto. Nel frattempo le lacrime solcavano il suo viso.
Nico accarezzò la foto di Percy e si chinò a baciarla. Subito dopo pensò a Will. Quel ragazzo che era entrato come un raggio di Sole nella sua vita e da quando lo aveva conosciuto Nico si sentiva diverso. Sapeva di provare qualcosa per Will più di una semplice amicizia, ma si sentiva in colpa per Percy. Non lo avrebbe mai rimpiazzato, anche se tra i due non c'era mai stato nulla oltre una fraterna amicizia.
Nico vide i numerosi biglietti delle persone sulla tomba. Volle scriverne uno anche lui così estrasse due fazzoletti di carta e una penna. Nel primo fazzoletto si soffiò il naso, nel secondo scrisse: Ti ho amato, e lo infilò in mezzo agli altri.
Poi Nico si asciugó le ultime lacrime e si avviò verso l'uscita. Per la prima volta mentre camminava il suo sguardo cadde su una delle tombe gentilizie lungo la strada. Su una c'era scritto Solace.
Spero di non dover aggiungere questa terza tomba al mio giro,in futuro, pensò.
Nico uscì dal cimitero e tornò verso casa senza nemmeno contattare Will. Non gli aveva nemmeno dato il buongiorno,ma non se la sentiva di parlare a telefono e anche se gli avesse mandato un messaggio Will l'avrebbe subito chiamato.
Inboccata una delle stradine del suo quartiere, Nico vide improvvisamente Luke Castellan seduto sui gradini di un portone. Si fermò e provò a tornare indietro sperando che il biondo non l'avesse visto, mentre ripensava alle parole che gli aveva detto il giorno prima.
"Nico." Il corvino si bloccò udito il suo nome. Si voltò a guardare Luke, che si stava avvicinando con le mani nelle tasche dei jeans.
"Come va?" Gli chiese, cercando di sembrare amichevole.
"Non c'è male." Rispose Nico, freddo.
"E con quel tuo amico, Solace? Si è ripreso dalle botte?"
Nico stava per imprecare, ma si morse il labbro per zittirsi.
"Vieni con me." Disse Luke.
"Devo andare a casa." Obiettò Nico indietreggiando.
"Ho detto vieni con me." Ripetè Luke afferrando Nico per il polso. "Oppure farò vedere l'album fotografico delle vacanze a Miami."
Nico deglutì. Luke cominciò a camminare e Nico si vide costretto a seguirlo.
Arrivarono davanti il garage di Luke. Il biondo alzò la saracinesca e invitò gentilmente Nico ad entrare, poi la richiuse.
C'era caldo e un forte odore di chiuso misto a olio per motori.
Nico ebbe il tempo di constatare soltanto questo, prima di sentire Luke letteralmente saltargli addosso all'assalto del suo collo.
Nico cercò di divincolarsi ma invano perchè la presa di Luke era troppo forte rispetto alla sua.
Nel frattempo Luke aveva preso a spogliare sè stesso e anche Nico, che singhiozzava pensando a cosa lo avrebbe aspettato, mentre Luke lo privava della maglia e dei pantaloni. A un certo punto Luke, quasi completamente nudo, afferrò Nico per i capelli e gli sbattè la testa a muro: "Sai, Nicky, quando hai stuprato quella ragazza non mi sembravi tanto frocio..."
"Neanche tu..." rispose Nico a tono, ricevendo come risposta un colpo al muro con la testa. Nico gemette per il dolore.
"Ti conviene tenere a freno quella lingua, prima che ti dia un modo migliore per usarla." Ringhiò Luke. "Adesso girati."
Nico obbedì, ritrovandosi faccia a muro mentre Luke lo privava dell'ultimo indumento rimastogli addosso e lo penetrava violentemente senza alcuna preparazione. Nico spalancò gli occhi e tentò di urlare, in seguito a quel fortissimo dolore che si prolungava per tutta la schiena, ma la voce non gli usciva di bocca.
Luke cominció a spingere dentro di lui sempre più forte, mentre Nico singhiozzava silenziosamente cercando un sostegno nel muro. All'improvviso Luke venne con un suono roco riversandosi al suo interno e uscì bruscamente da Nico provocandogli altro dolore. Nico non sentiva più le gambe, solo un fortissimo dolore che partiva dal di dietro e finiva a metà schiena. Ansimando riuscì a restare in piedi e non cadere, mentre vedeva Luke rivestirsi con in viso un ghigno divertito.
Nico si passò una mano tra le gambe e la vide ricoperta di gocce cremisi; si abbassò per riprendersi i vestiti e infilarseli.
Nico pensò che anche lui avrebbe potuto parlare e rivelare a Jason di Luke, ma poi pensò che certamente non gli avrebbero creduto e che anche Luke avrebbe parlato, facendo finire Nico nei guai.
Nico uscì dal garage di Luke e zoppicando arrivò a casa. Una volta dentro scoppiò a piangere, pensando a cosa gli stesse costando un briciolo di felicità.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
*si nasconde dietro l'Egida di Talia per ripararsi dai sassi*
Non odiate me, odiate Luke! 🙈 C'era qualcuno che avrebbe voluto scuoiarlo, ecco! 😅
Don't worry, le cose si risolveranno presto! 😌
A prestissimo,
Gloria👧P.S per @figliadiAde00: Ti ringrazio molto!!😊
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Latte e Miele 『 Solangelo 』
FanficHuman!AU Will Solace e Nico Di Angelo non si sono conosciuti nel migliore dei modi. L'uno è il figlio di un ricco e famoso dottore, l'altro è un ragazzo di strada abbandonato dal padre. Due ragazzi così diversi, riuscirà a nascere qualcosa tra di lo...