Capitolo 15: Presentazioni

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Thomas's Pov

"Allora? Come ti senti?". Mi chiese Zart appena finita la visita, "Benissimo. Ora posso andare? ". Dissi spazientito, non mi piaceva essere visitato, ma dopo quei giorni senza mangiare e/o bere ci mancava solo che riuscissi a correre nel labirinto...
"Certo certo, abbi solo ancora un po' di pazienza". Disse ridacchiando, io sbuffai spazientito ed annuii, non avevo altra scelta.
Appenai uscii vidi Alex camminare avanti ed indietro, "Allora fagiolina, cone stai? ". Dissi alle sue spalle facendola sobbalzare, "Tommy, mi hai spaventato". Disse con una mano appoggiata sul petto," Tommy? da quando in qua mi chiama Tommy". Pensai, ma devisi di non chiederglielo, in fondo detto da lei mi piaceva, andammo verso il bosco delel Facciamorte e ci sedemmo sotto un'albero, "Alex, Newt mi ha detto che ci sono stati tanti cambiamenti, cos'è successo? ". Chiesi incuriosito, lei si girò e mi rispose, " Beh, a quanto ho capito l'ascensore ha fatto il suo ultimo viaggio. Alby, Newt e Gally hanno deciso di mantenere le ultime provviste il più possibile chiedendo di evitare sprechi ed, in caso questa specie di pausa durasse tanto hanno ordinato di ridurre le porzioni di cibo. L'ultimo arrivato si chiama Will... "

Alex's Pov

Evitai di dire a Thomas che la cura mi era stata data da Will, non volevo incasinare troppo la situazione che aveva all'interno della radura, soprattutto dopo che mi aveva aiutato e che aveva aiutato anche lui, "Ma se quello che dicesse fosse reale, se veramente avesse ragione e ti volesse solo portare al sicuro? ". Pensai distogliendo la mia attenzione da Thomas, "Che dici se ti presentassi Will? ". Chiesi senza guardarlo negli occhi, "Certo, mi sembra un'ottima idea". Disse alzandosi e porgendomi la mano. Io mi aggrappai e ci dirigemmo verso il casolare, "Guarda, é lui". Dissi indicando l'unico ragazzo da solo che passegviava con le mani in tasca, Thomas affrettò il passo, "chissà se è una buona idea". Pensai mentre cercavo di raggiungerlo.

Will's Pov

Certo che la calma della radura era indescrivibile: non sentivi nessun "bip" dei macchinari, nessuna discussione su dei file o dei soggetti e nessuna risatina arrogante. Girovagai un po' vicino alle porte, in tutta la loro maestosità, mi veniva da temerle e da entrare allo stesso tempo, " Hey Will, volevo presentarti Thomas". Sentii una vvoce chiamarmi da dietro, una voce femminile ed inconfondibile, " Hey Alex". Dissi girandomi ed alzando la mano per salutare, poi vidi lui: abbastanza alto, capelli schuri, fossette sul volto, muscoloso... Insomma, un bel ragazzo; i due erano vicni, lui le cingeva la vita, "questo non ha capito contro chi si sta mettendo, gli conviene allontanarsi da lei". Pensai ribollendo dalla rabbia, nessuno poteva toccare la mia Alex, ad un certo punto si avvicinò a me con fare tranquillo e amichevole, notai che eravamo alti uguali, " Piacere, io sono Thomas. Molti mi hanno parlato di te e del tuo arrivo, Will giusto? ". Disse allungando la mano, " Sì, giusto". Dissi sorridendo e stringendo la sua mano.
Chiaccherammo un po' poi lui se ne andò, venne chiamato da Minho. Mi aspettavo che li seguisse anche Alex, ma al contrario lei rimase con me, " Vedo che la cura ha funzionato". Dissi facendo un sorrisetto strafottente, "Non scherzare con me". Rispose lei con tono cupo, " Hey piccola, che ti succede? Non ti fidi più di me? ". Dissi triste ed arrabbiato allo stesso tempo"possibile che dopo tutto quello che ho fatto per lei non si fidi ancora? ". Pensai sbuffando, " Ho pensato a quello che mi hai detto ieri, voglio uscire di qui". Sorrisi mentre pronunciava quelle parole, ma il suo discorso non era finito lì, " Però voglio che porti tutti in salvo. Non voglio lasciarli qui a morire, e non verrò finché non mi dirai di sì". Disse incrociando le braccia al petto, " E cosa ti da pensare che mi interessi portarti in salvo? Non scenderò a patti : o vieni o muori". Dissi deciso, voleva contrattacare e scender ea patti con me? Si sbagliava di grosso, io non cambierò idea, " Me lo fa pensare il fatto che tu abbia deciso di entrare qui e che abbia salvato la vita a Thomas". Rispose, aveva ragione: se non fosse per lei io non sarei mai entrato qui, non avrei mai salvato la vita al ragazzo che me la voleva portare via... Io ho fatto tutto questo per lei e per portarla in salvo e riaverla tra le mie braccia, " Va bene, ci penserò su". Dissi io mettendo le mani in tasca e andandomene. Avevo deciso, avrei portato tutti in salvo.

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