Capitolo 10

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Michael's POV
Mi svegliai e trovai Amber che dormiva, era così carina, sembrava una bambina... mi veniva di baciarla su quelle morbide e dolci labbra che aveva, quindi mi avvicinai lentamente e posai le mie labbra sulle sue
Le diedi un bacio lento, per poter godere di lei
Mi allontanai quando vidi che stava per svegliarsi
"Mh... buongiorno" si stiracchiò
"Buongiorno amore mio"
Le sorrisi
"Ti sei svegliato prima" mi sorrise anche lei
"Sì, e ti ho guardata dormire angelicamente"
"Seh"
"E ti ho dato un bacio, a tua insaputa"
"E dammene un altro"
Le sorrisi e mi avvicinai a lei, e quando stetti per toccarla, ecco che bussano alla porta. Inspirai
"Avanti"
Entrò Sophie
"Ancora tu?" Sbuffai
"Hey calma sono venuta per chiedervi se venite a fare colazione, tutti stanno chiedendo di voi"
"Okay, arriviamo tra 10 minuti"
"A dopo"
"A dopo"
Chiuse la porta
"Wow, Sophie che non ci prova, sono sconvolta" disse lei ridacchiando.
Risi
Mi alzai dal letto e feci una doccia veloce, presi dei vestiti a caso e tornai nella camera dove Amber aspettava seduta sul letto
Mi vide e sorrise, per poi andare anche lei in bagno. Ritornò 5 minuti dopo
La strinsi a me e uscimmo per andare verso la sala in cui tutti erano riuniti per fare colazione. Mi sedetti con Amber sulle gambe
"Cosa vuoi mangiare?" le chiesi
"Solo un po di frutta"
Si avvicinò ad un cesto pieno di frutta e prese due frutti, per poi sedersi di nuovo sulle mie gambe
Io presi qualcosa al volo e mangiai. Stavamo per andare via quando Sophie ci ferma, con aria tranquilla. Non era la solita, era vestita più decentemente e meno truccata, poco e niente. Quasi quasi non la riconoscevo
"Ehi ciao... vorrei parlarvi..."
Amber le sorrise e mise la testa sulla mia spalla
"Vorrei chiedervi scusa... per tutto. In questi giorni ho riflettuto un po, e ho deciso di lasciarvi in pace... anche perché anche io ho trovato un ragazzo che mi rende felice" sorrise a 32 denti alle ultime parole
E poi continuò
"Io amo quel ragazzo più della mia stessa vita, e adesso ho capito cosa si prova nell'amare, incondizionatamente. Vorrei chiedervi scusa, perché sono stata davvero stronza ad avermi intromesso... voi vi amate ed è giusto che nessuno si intrometta tra di voi, anche perché niente e nessuno potrebbe separarvi... ed è questo che volevo dirvi... scusatemi, mi dispiace. Tanto..."
Amber era rimasta ad ascoltare con la bocca socchiusa, e quando finì di parlare lei le sorrise e la abbracciò. Ero rimasto di stucco, non era da lei chiedere scusa
"È acqua passata..." la consolò Amber ancora stretta a quell'abbraccio.
"Okay, noi dobbiamo andare... ci vediamo Sophie" disse Amber dopo essersi staccata dall'abbraccio
"Ci vediamo..." si salutarono con la mano e noi andammo in camera.
"Wow." Fu tutto quello che potei dire
"Eh già"
Mi buttai sul letto accanto a lei e la strinsi forte. Poi presi il telefono controllando Facebook
C'erano foto di Sophie e un ragazzo che si baciavano, pare il ragazzo si chiamava Greg
Le mostrai ad Amber
"Wow"
Controllai sulla pagina della nostra scuola, diceva che il prossimo anno ci sarebbe stata una nuova ragazza, c'era la foto e il nome
Ashley Ray
"Oh santo dio questa è solo tette e culo" disse scocciata lei
"Apparte quello, è carina dai..."
Mi guardò male
"Guarda che tu sei solo ed esclusivamente mio"
"Ho detto per caso che voglio scoparmela? Ho solo detto che è carina"
"Pff"
Posai il telefono
"Mi annoio" sbuffò lei
La guardai con un sorriso malizioso
"Perverso"
"Non ho sentito cose sconce uscire dalla mia bocca"
"Ma fai il sorriso sexy, e quello fa parlare senza parole"
"Pff... e quindi?"
"No"
"Okay"
"Wow, mi aspettavo la predica"
"Vuoi che te la faccio?"
"No, non c'è bisogno"
"Pff"
"Usciamo?"
"Sì dai"
Mi alzai dal letto e misi una maglietta nera attillata, dei jeans strappati, sempre neri, delle Adidas e una giacca di pelle
"Sei ritornato al nero eh?"
"Ho preso cose a caso dalla valigia"
"Va bene, va bene... Okay, e io con cosa mi vesto?..."
Mi avvicinai alla sua valigia e presi dei pantaloncini corti in jeans, una maglietta bianca a maniche lunghe ma che le scopriva la pancia e delle Adidas.
"Mh, sai scegliere bene"
"Eh già, ma voglio soltanto che tu ti senta bene"
Le diedi un bacio
Si alzò dal letto e si cambiò lì, davanti a me. Il che mi fece eccitare. Tanto.
"E ci risiamo."
Mi mostrò la sua mano e la avvicinò alla mia pancia
"Se vuoi fare quello che penso... ti prego, abbi pietà"
"Va bene, per questa volta la passi liscia..."
"Grazie a Dio."
Finì di cambiarsi e prese il telefono
Facemmo il giro della città mano nella mano, e a volte ci fermavano delle ragazze formose e dei ragazzi a petto nudo, che ci provavano...che cosa normale. Si avvicinò una ragazza bionda e mi toccò il petto, poi chiuse la mano lasciando liberi il pollice e il mignolo, e poggiò la mano sul l'orecchio sorridendomi e annuendo.
Le sorrisi anche io e annuendo le mostrai il dito medio
Lei se ne andò guardandomi male
"Non sapevo che in Italia erano così strani" disse lei
Si voltò di scatto
"Amore che c'è, cos'è successo?"
"Sto stronzo mi ha toccato il culo!"
Lo guardai e serrai i pugni
"Che c'è coglione, hai paura che ti porto via la fidanzatina?" Disse tutto in inglese, anche se non aveva una pronuncia perfetta.. eh vabeh.
"Il coglione qui sei tu, sai, posso anche denunciarti"
Lui scoppiò in una calorosa risata e lì non resistetti più. Gli mollai un pugno da farlo buttare a terra
"Va via, stronzo" strinsi a me Amber e le dissi
"Ritorniamo in hotel?"
Lei annuì
"Ma io non mi ricordo per dove dobbiamo andare"
"Oops... neanche io..."
"Chiediamo a qualcuno?"
"Okay"
Mi avvicinai ad una ragazza e le chiesi per dove fosse l'hotel, lei con gentilezza mi disse tutto, la ringraziai e raggiunsi Amber, per poi fare una lunga camminata fino ad arrivare finalmente dove tutti erano radunati per cenare
"Buonasera"
Qualche minuto dopo eravamo entrambi ad ingozzarci di pizza.
A noi ormai non servivano più due sedie e due piatti. Lei stava sulle mie gambe e mangiavamo entrambi dallo stesso piatto
"Siamo strani" disse lei dopo aver mandato giù un boccone di pizza
"Perché?"
"Guarda, stiamo mangiando dallo stesso piatto, sono su di te e stiamo pure comodi... ma comunque la gente ci guarda male"
"E che ci importa della genteee"
"...hai ragione."
Finimmo di mangiare la nostra pizza e le misi fretta a rientrare in camera
"Ma tutta sta fretta?"
"Dai, vedi tra un po, ma fai veloce"
Chiusi la porta a chiave e mi precipitai da lei baciandola
"Ah. Ho capito cosa vuoi fare. Ma se io dico che non ho voglia?"
"E se io ti dico che pulsa? Prima stavi sulle mia gambe e i sempre più su, adesso sono eccitato, colpa tua"
La strinsi di più a me facendole sentire la mia erezione attraverso i jeans
"E va bene, vieni qui" si buttò sul letto e mi misi su di lei... vi dico solo che facemmo l'amore come mai fatto...

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