I giorni in Italia erano passati come uno schiocco di dita, eravamo in autobus per andare in aeroporto, e il viaggio durò poco.
Eravamo appena entrati nell'aereo, e pochi secondi dopo esserci sistemati al nostro posto vidi Sophie e Greg che si stavano baciando
Sorrisi e chiamai Mike
"Mike guarda" li indicai con lo sguardo
Anche lui sorrise, per poi baciarmi lo zigomo
Chiusi gli occhi e mi addormentai, fui svegliata dai baci di Michael
"Mh...siamo arrivati?"
"Sì, svegliati"
"Altri 5 minuti" mi lamentai
Ridacchiò e mi prese in braccio, e io indifferente a quello che faceva continuavo a dormire, accucciata con la testa sul suo petto
Michael's POV
Sophie ci vide e sorrise
"Sei comodo" borbottò contro il mio petto
"E tu non pesi tanto"
"In effetti non so neanche come fai a sostenermi, cioè, sono una balena"
"Scherzi vero? Io non capisco neanche come fai ad essere così magra"
"Sei tu quello magro, guardati"
"Siamo entrambi magri, okay? ahahah"
"Sì, okay, ma fammi dormire"
"Ormai tutti hanno capito che facciamo pazzie dappertutto"
"Ah beh"
Un'altro bus ci portò a scuola, e da lì ci incamminammo verso la stanza, e arrivati lì ci buttammo sul letto
"Che bellooo" urlò lei a pancia in giù sul letto
Risi
Si voltò verso di me
"Sei puccioso quando ridi"
"E tu sei pucciosa sempre"
Mi diede un lieve bacio
"Ti amo" sussurrò sulle mie labbra
"Anche io, tanto"
Mise la mano sulla mia guancia
"Ci mettiamo a letto?" Mi chiese
"Sì"
Lei si mise sotto le coperte seguita da me, e si addormentò subito.
Amber's POV
*1 settimana dopo, il giorno in cui dovevano partire per andare a casa*
"Tutto pronto? Abbiamo preso tutto?"
"Sì, tranquilla... non è rimasto niente"
"Okay... sono ansiosa"
Mi poggiò una mano sulla guancia
"Andrà tutto bene" disse per poi darmi un lento e caldo bacio
Gli sorrisi, e lo abbracciai, lui mi accarezzò i capelli
La porta era socchiusa, entrarono Kate e Valerie
"Ehi.."
"Ciao!"
"Siete pronti?"
Sospirai
"Sì."
"Bene... andiamo?" Chiese Michael
Annuì
Mise il braccio attorno ai miei fianchi e uscimmo fuori, dove le valigie erano già pronte, e i taxi pure.
"Non è poi così lontano, ci vedremo. Potete venire per festeggiare il compleanno di Amber" disse Mike
"Hey guarda che Kate fa il compleanno due giorni prima di me"
"Ah."
"Bi"
Abbracciai Valerie e Kate, per poi mettere le valigie nel portabagagli ed entrare in uno dei tanti taxi che c'erano a disposizione.
Anche Michael entrò nel taxi e mi baciò la nuca.
Michael diede l'indirizzo al tassista e lui lo impostò sul GPS, e poi partì. Il viaggio durò 3 ore. Quando il taxi si fermò mi coprii il viso con le mani
Lui mi poggiò una mano sulla spalla
"Andrà tutto bene, sei perfetta, piacerai alla mia famiglia, sopratutto a mia sorella Janet, lei è pazza come te" risi
Piano piano uscii dal taxi e Michael prese le nostre valigie, arrivati alla porta lui suonò il campanello.
Ci venne ad aprire una signora abbastanza robusta, scura di pelle ma tanto dolce all'apparenza
"Michael!" Lo abbracciò
"Ciao mamma..."
Si allontanò da lei e mi presentò
"Mamma lei è la mia ragazza, Amber"
"Ciao cara... Michael mi ha parlato tanto di te" mi strinse la mano, poi arrivò una ragazza con i capelli castano scuro, anche lei con la pelle scura
"È lei Amber bomba?" Chiese saltellando
"Sì, sono io"
"Io sono Janet... cioè, tu non puoi capire, ci ha parlato di te come se fossi un angelo sceso in terra" lo vidi arrossire
Subito dopo lei mi abbracciò forte, facendomi indietreggiare
"Hey hey, guarda che lei è mia" si intromise Mike
"Scordatelo, ormai è mia" si mise davanti a me
"Ne possiamo discutere"
"Tutto il giorno, papero"
"Parli tu, giraffa" scoppiai a ridere
"Okay, ma avete intenzione di rimanere fuori?"
"No giraffa. Dai, entriamo"
Janet ci aiutò con le valigie e le portò in una camera, quella che doveva essere mia e di Mike.
Eravamo sul sofà e Janet ci disse
"Voglio vedere come vi sbaciucchiate" senza giri di parole Michael mise una mano sulla mia guancia e mi tirò a sé, dandomi un bacio
"Awww, che carini" subito dopo aver allontanato le labbra da quelle di Michael mi nascosi il viso tra le mani, ero abbastanza timida
"Hey guarda che non c'è niente di cui vergognarsi con lei" mi disse lui
"Ehm...posso andare in bagno?"
"La accompagno io" disse Janet frettolosamente
Sorrisi e arrivai con lei fino al bagno
Stavo per entrare, quando...
"Amber?"
"Sì?"
"Tu ami davvero Mike?"
"Che domande, certo... perché?"
"Beh, qualche anno fa c'era una ragazza di nome Diana, che non lo amava, lo sfruttava solo. Lo ha scaricato davanti a tutti facendogli fare una figura di merda, non vorrei che anche tu..."
"Oh Dio non potrei mai... io lo amo più di me stessa, e non farei mai questa cosa, niente di tutto ciò"
"Okay, scusa se ti ho fatto perdere tempo"
"Ma no, non hai niente di cui scusarti..."
Mi sorrise e tornò da Michael
"Oh cazzo" mi erano arrivate, e non avevo assorbenti a portata di mano, mi accorsi anche che ero sporca
Uscii piano piano dal bagno e sentii Michael ridacchiare
"Guarda che non c'è niente da ridere, è una cosa che tormenta tutte noi ragazze ogni mese" disse Janet
Lui rideva ancora
"ma non si era accorta che era sporca" continuava a ridere.
"Ha ragione Janet, non c'è niente da ridere" dissi io
"Scusa" si tratteneva a non ridere
Sospirai
"Janet, dove hai portato le valigie?"
Mi accompagnò ancora, nella nostra stanza
"Grazie"
"Di niente.." ritornai in bagno con un assorbente e dei pantaloni neri
Mi cambiai e tornai in soggiorno, dove Michael e Janet guardavano la TV con dei popcorn in mano
Sorrisi, per poi andare accanto a loro
"Vieni qui" Mike mi fece sedere sulle sue gambe, misi la testa nell'incavo tra il suo collo e la spalla
Guardai anche io il film mangiucchiando popcorn, il film era il nostro preferito, era Peter Pan.
E intanto tra cena, film, cose pazze con Janet e cose varie, si fecero le 22. Sentii un tonfo al piano di sotto
"Oh no.." borbottò Michael coprendosi il viso con le mani
"Michael cos'è stato questo rumore?" Mi strinsi di più a lui
"Mio padre è tornato dal lavoro"
"...è una cosa così grave?"
"Più o meno..."
"Perché?"
"Niente, stai qui, e fino a quando non viene e chiede chi sei non fare niente"
Era strano... era così crudele suo padre?
Un uomo robusto e con gli occhi che trapelavano odio entrò in camera, e con voce disgustata disse
"Chi è questa?"
"C-ciao papà... lei è la mia ragazza..." mi alzai e con il sorriso gli porsi la mano, ma lui non ricambiò, stette con le mani in tasca
"E quindi tu saresti la puttanella di quello?" Mi sentii offesa
"Sei brutta, sei bassa, sei grassa e non hai tette né culo. Mi chiedo cosa abbia trovato in te di bello" continuò
Sentii delle mani sui fianchi
"Non ascoltarlo, sei perfetta" mi sussurrò Mike, ma sentì anche suo padre
"Perfetta? AHAHAHAHAHAH. Sembra che è stata congelata nell'era glaciale e adesso è qui"
Tremavo, cercando di trattenere le lacrime
"Non è vero niente. Ma anche se fosse, deve piacere a me, non a te"
"Sta zitto" disse il padre per poi mollargli uno schiaffo in faccia, così forte da buttarlo a terra
Mi precipitai da lui, aiutandolo ad alzarsi
"Amore ti fa male?"
"Pff, che patetici" il padre continuò a guardare la scena, e lì Michael non ci vide più, ma si trattenne.
"Andiamo" sospirò poco dopo
"Coglioni che siete"
"JOSEPH STA ZITTO! IO LA AMO E NON MI INTERESSA UN CAZZO DI COSA PENSI TU!"
"Ti ricordi cosa ti ha fatto quella puttana... ah si, Diana. Quella ti ha sgobbato male, ma era decente di fisico. Farai la stessa fine con lei."
"Scordátelo, io lo amo" dissi io
"Sei solo una morta di cazzo, e tu un morto di figa. Sapete, potete essere anche scopamici, non serve fare finta. Non vi amate, si vede lontano un miglio"
"E invece io lo amo, più di me stessa. Che vi piaccia o no."
"Pff" Michael mi prese per i fianchi e mi portò in camera nostra, appena chiuse la porta sospirò pesantemente
"Scusa" borbottai
"E di cosa?"
"Se non accettavo di venire qui tutto questo non succedeva"
"Non è vero, avrebbe trovato comunque qualcosa con cui fare una scenata"
Scoppiai in un pianto silenzioso, senza farmi vedere da lui, ma se ne accorse comunque. Mi prese per i fianchi
"Non è colpa tua, vieni qui" mi strinse a sé e mi baciò.
Ma io non smettevo di piangere, ero convinta fosse colpa mia. Lui aveva ancora la guancia arrossata
Misi la fronte sulla sua spalla e dopo un po gli proposi
"Andiamo a letto?"
"Sì... sì andiamo..." feci una doccia veloce e lavai i denti, lui era già pronto, era andato nell'altro bagno. Mi misi sotto le coperte e lo abbracciai forte, per poi cadere in un sonno profondo...
STAI LEGGENDO
We Are The Choice Of Destiny
FanfictionUna ragazza di nome Amber trascorre una vita bruttissima,il padre drogato,e la madre prostituta. Lei badava alla casa,i suoi erano sempre fuori. Lei non aveva mai tempo per la sua migliore amica Kate,fino a quando la fortuna finalmente si abbatte s...