Frank ce l'aveva messa tutta per riuscire a far capire a Gee quanto sbagliata fosse la sua relazione con Eliza.
La considerava una pazza, una stalker.
Era arrivata a trasferirsi a casa di Mikey ed Alicia solo per poter ronzare sempre di più intorno a Gerard, che nonostante tutto sembrava non rendersi conto di quanto male gli facesse quella relazione.
E faceva male anche a Frank.
Lo capiva. Capiva che Gerard aveva bisogno di qualcuno su cui ripiegare.
Capiva che Gerard era geloso di Jamia.
Ma non capiva perché tra tante persone avesse scelto proprio Eliza.
Si diceva che era solo per le attenzioni morbose che lei gli dedicava.
Doveva essere per quello, perché Eliza era volgare, meschina e maleducata.
Allora Frank aveva deciso di metterlo alle strette. Dopo tutti quei mesi in cui Gerard aveva passato il suo tempo a dividersi tra lui e Jamia, Frank aveva deciso di dargli un ultimatum: uscire con lui allo scoperto, ed allora lui avrebbe lasciato Jamia una volta per tutte, dedicandosi totalmente all'uomo che amava in modo così intenso e profondo da poter lottare contro il mondo intero pur di tenerlo al suo fianco, oppure nulla. La loro relazione sarebbe finita, lasciandogli solo un ricordo amaro e dolce al tempo stesso, ma nient'altro.
Doveva fare solo questo, Gerard: scegliere di uscire dall'ombra, o rinunciare per sempre a lui.
E questa era una scelta difficile. Dannatamente difficile.
Perché Gerard Way aveva quella paranoia che bussava sempre nella sua testa, pronta a ricordargli quello che i suoi genitori, i suoi parenti, i suoi amici di aspettavano da lui. La normalità.
Una casa, una moglie, dei figli.
Non una relazione gay.
No, quello no.
Non poteva farlo.
Ed Eliza era una storia facile.
Lo seguiva come un cagnolino, era sempre lì, sempre pronta a stare al suo fianco. E poi aveva parlato di matrimonio, lo aveva fatto davvero.
Aveva detto qualcosa riguardo allo sposarsi ed andare a convivere e sembrava così convinta e felice che Gerard proprio non ce l'aveva fatta a dirle che non era pronto. E lei aveva quel suo modo di fare, lei faceva così, prendeva sempre l'iniziativa, e magari esagerava un po, ma si era ritrovato a parlare davvero di matrimoni e stronzate varie e alla fine aveva capito che era fregato: Eliza aveva detto a tutti che i due si sarebbero sposati.
Assurdo.
Era ufficialmente fidanzato.«Hai scelto lei...».
Gerard guardò Frank, sentendosi davvero dispiaciuto.
Erano soli, sul loro tour bus, parcheggiati nello spiazzale di una delle ultime tappe del loro tour.
Gli altri erano andati a fare un giro, e Frank e Gerard erano rimasti completamente soli.
Gee fece un respiro profondo cercando di trovare le parole giuste per giustificare tutta quella situazione.
Voleva dire a Frank che aveva ragione: Eliza era pazza. E aveva fatto tutto lei, lui non voleva davvero sposarla, affatto. Anzi, la notte precedente non era nemmeno riuscito a dormire perché non riusciva a smetterla di chiedersi come diavolo aveva fatto a ritrovarsi in quel casino.
Ma non era difficile da capire. Si era lasciato trasportare dagli eventi. Gerard faceva così. Si lasciava trasportare dagli eventi, come una bandierina smossa dal vento.
E si sentiva davvero stupido ad ammetterlo.
Eppure aveva fatto così con Frank, la loro storia era iniziata per caso e si era ritrovato ad innamorarsi di lui. E poi aveva fatto così anche con Bert, aveva fatto così con l'alcool e la droga e alla fine aveva fatto esattamente la stessa cosa con Eliza.
Era un po da codardi, e forse Gerard non era altro che un codardo in effetti, ma non riusciva a trovare altra spiegazione: era colpa degli altri. Ed era esattamente così. Aveva sempre vissuto la sua vita basandosi su quello che gli altri dicevano o facevano.
E così non poteva deludere nessuno. Né Bert, né Eliza, nemmeno il suo spacciatore di fiducia.
Era proprio per la sua mancanza di spina dorsale che si ritrovava in situazioni disastrose.
Non aveva il coraggio di prendere una posizione ed andare contro qualcuno.
E su questo avrebbe lavorato più avanti.
Ma ora doveva spiegare a Frank che lui non avrebbe mai e poi mai voluto sposare davvero Eliza.
Ma lei era così convinta e contenta che gli era risultato impossibile contraddirla.
«...significa che tra noi è finita» disse ancora Frank, accendendosi una sigaretta, impaziente.
Gerard scrollò le spalle «Non è quello che voglio» ammise in un sussurro.
«Ma è quello che stai facendo. Stai sposando quella pazza di Eliza».
«Giuro che non sono stato io a proporle di sposarci! Te lo giuro Frank, non voglio farlo».
Frank scosse la testa. Nervoso ed arrabbiato.
Detestava quando Gerard faceva così «Già, tu non vuoi mai fare niente. Non vuoi stare con me, ma ti piace quando scopiamo e ti faccio godere, non è vero?».
Gerard arrossì. Era vero, ma avrebbe voluto dire che era molto altro. Avrebbe voluto ricordargli che lo amava, lo amava sul serio, con tutto il suo cuore. Ma quanto valore avrebbe avuto una frase del genere, quando comunque aveva trovato un'altra persona con cui passare il resto della sua vita?
«E non volevi stare con Bert, ma ci stavi lo stesso. Non volevi drogarti ma lo facevi. Non volevi una cosa seria con Eliza la stalker, ma hai iniziato a metterla nella lista VIP ai nostri concerti e guarda, ora lei va a dire in giro che entro un anno vi sposerete!» continuò Frank.
Era frustrante, tutta quella situazione.
«Ti avevo chiesto di scegliere tra me e lei. Ti avevo detto per l'ennesima volta che bastava un tuo segnale, ed io sarei stato pronto ad uscire allo scoperto con te. Una volta per tutte. Ti avevo detto che avremmo vissuto la nostra storia alla luce del sole. Che avrei lasciato definitivamente Jamia per essere sempre e per sempre tuo. E tu mi hai messo da parte. Ancora una volta».
Frank aveva le lacrime agli occhi, un nodo alla gola che stringeva così forte da fargli mancare l'aria.
«Perdonami, Frank» fu tutto ciò che Gerard riuscì a dire.
Tutto qui. Nient'altro.L'aria tra i due diventò glaciale.
E Gerard si sentiva disperato.
Detestava vedere Frank così triste, sopratutto quando la causa della sua infelicità era proprio lui.
Credeva che non avrebbe mai recuperato il suo rapporto con Frank, e la cosa lo spaventava e lo faceva sentire uno schifo.
Il tour era quasi finito, la casa discografica aveva già preso un appartamento alla band per registrare il prossimo disco, e Gerard pensava che sarebbe stato anche l'ultimo.
Gli anni erano volati, e tutto quello che aveva vissuto fino ad allora ripensandoci gli era sempre sembrato impossibile, prima di conoscere Frank.
Non aveva mai creduto di poter davvero brillare in qualcosa, di fare carriera, diventare famoso, vivere di musica, innamorarsi.
E invece era successo. Era successo davvero.
Tutto grazie a Frank, che gli aveva insegnato a credere in sé stesso.
Gerard sapeva che non avrebbe mai smesso di amarlo.
E sperava che le cose prima o poi sarebbero migliorate.E poi arrivò il momento giusto. Quello in cui scoprì che Eliza aveva un altro uomo. Eliza lo tradiva.
E Gerard, nonostante si sentisse ferito nell'orgoglio, ed arrabbiato perché finalmente aveva davvero capito che Frank aveva ragione e quella psicopatica gli aveva solo rovinato la vita, decise di lasciarla una volta per tutte. E magari, chissà, ora sarebbe riuscito a riconquistare Frank. Il vero amore della sua vita.---
Bella gente scusate per gli scarsi aggiornamenti ma sono al campeggio e qui la Wind prende di merda, e Wattpad che fa un po come gli pare di certo non aiuta. Comunque, dai prossimi capitoli racconterò di FT Willz (volevo scrivere un libro tutto dedicato alle teorie Frerard ma da sola non ce la faccio quindi se qualcuno vuole prestare due mani alla causa mi faccia sapere sennò quando avrò tempo e pace mentale farò da me) che è la parte Frerard che preferisco (a parte il Frerard on stage, o le canzoni palesemente dedicate da/a Gee e Frank ecc)...
Nel frattempo, miao.
(???)
XO
La vostra senpai di fiducia
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From my head to my middle finger, I really think I like you.
FanfictionFrerard. Dal loro primo incontro, all'ultimo (o qualcosa del genere).