CAPITOLO 26- Stop it

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Uscimmo dalla mia stanza cercando di non dare sospetti e in quel momento vidi Sofia salire le scale per poi sorridere non appena si accorse di noi.

«Ciao Lori! Ma sei tutto spettinato, cosa hai fatto?» chiese ridendo

«Eeeeh» dissimo in coro

«Ho preso sonno nel letto di Ale e appena mi sono svegliato me li sono ritrovati cosí!» le raccontò lui.

«Sofia dove...ah eccoti! Ciao Lore» disse mio fratello non appena lo vide.

Lorenzo fece un cenno di saluto e poi lui ci guardò male.

«Cos'hai!?» gli sbraitai dietro mentre il moro iniziò a ridere
«Oh niente, ma la prossima volta urla di meno, lo stereo non copre certe cose» commentó facendo l'occhiolino e riportando di sotto la bambina.

«Adoro Chris»
«Ma taci» sbottai sbattendo le mani sulle cosce.

«Allora...io vado?»
«Ok, ti accompagno» dissi portandolo fino al cancello per poi salutarlo con un bacio.

LORENZO'S POV
«Grazie per il bel pomeriggio» le risposi facendole l'occhiolino.
Lei rise e mi lasciò un ultimo bacio prima di salutarmi.

Non penna arrivai a casa, Katie sbucò subito fuori, ma io non le badai ed entrai in cucina per bere qualcosa.

«Lori mi apparecchi la tavola?»
«Mh...va bene» risposi annoiato sistemando le posate
«Comunque c'è un cambio di programma: Katie e sua madre se ne andranno tra due giorni per via di un impegno...»
«Aaah...peccato» dissi sorridendo.

Nonostante fossi di buon umore, passai la nottata malissimo, tra incubi e momenti di orribile insonnia.
Il problema non fu solo quella notte, ma anche tutte le altre a seguire, il che creava in me molto stress durante il giorno.
Alessia se ne era accorta, sembrava anche un po' preoccupata, però il mio umore era comunque abbastanza sereno.

«Lori dove vai?» mi chiese il giorno dopo mentre mi allontanavo dalla scuola
«Non mi va di andare oggi...»
«Ma c'è lo spettacolo teatrale!»
«Appunto, una noia tremenda»
«Ehm...posso venire con te?» chiese insicura dopo alcuni secondi.

Sorrisi e e le indicai con la testa il mio braccio.
Lo prese tra le mani e ci incamminammo verso il centro per passare il tempo.

«Ma...e se ci vede qualcuno?»
«Dove vorresti andare altrimenti?»
«Il parco o un bar...»
«Vada per il parco» dissi cambiando strada.

Dopo un po' di minuti, entrammo dal cancello fino ad arrivare in una zona abbastanza isolata e piena di alberi.
Ci sedemmo a terra sotto ad un albero abbastanza grande e nessuno dei due parlò.

«Beh...che si fa?» mi chiese guardando in alto dopo un po' di minuti
«Ti spiace se...»

Mi guardò perplessa e poi scosse la testa come una bimba capricciosa.

«Non adesso, non voglio sentire puzza di fumo appena sveglia»
«Ma a te piace»
«Quelle che fumi tu mi fanno altamente schifo»
«Mi perdoni, signorina» dissi facendo il deficente.

Parlammo per circa un'oretta di cose inutili e poi lei cercò di inventarsi qualcosa da fare.

«Ma sai che...beh, ho pochi selfie con te»
«Davvero? Io credo di averne solo due»
«Appunto! Dai Lori, facciamo il momento selfie!»
«Poi inviameli, eh!»

Vennero fuori più di cento scatti, se non piacevano a lei non piacevano a me, però una buona parte era carina: in alcuni facevamo gli scemi, in altri eravamo normali, alcuni scatti erano molto "tumblr" e in alcuni ci stavamo baciando o sulle labbra o sulle guancie.
Fu un momento abbastanza bimbominkia, però ci divertivamo tanto facendo cazzate...

Dipendent- Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora