VII: Confusione

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Pov. Adrien

Nella testa avevo una sola cosa: Confusione.

Dopo che Ladybug se ne era andata, ed io avevo detto di amarla, avevo visto Marinette in difficoltà per colpa di Nathaniel. Mi avvicinai e lei stava cercando di inventarsi una scusa per non ballare con lui. Non la biasimavo, insomma, Nathan le stava sempre dietro... Poi all'improvviso mi era venuto l'istinto di cacciare Nath, sollevare Marinette, baciarla e farla ballare. Era tutto strano, a me lei non piaceva... Insomma era una ragazza fantastica, una mia grande amica, ma niente di più. Era come se facessi tutto contro la mia volontà, come un filtro d'amore: Avevo anche provato a baciarla! Ero confuso. Molto confuso.

E se?... No, impossibile, non mi potevo star innamorando di Marinette, io amavo Ladybug. Eppure, mentre ballavamo, quegli occhi così azzurri...

No. Marinette non poteva essere Ladybug.

Era stato tutto un grande equivoco, un brutto scherzo del destino, un attacco di non so cosa. Passato subito quando Nino ci aveva "interrotti".

Non me ne dovevo preoccupare. O almeno speravo.

La festa era andata avanti e Marinette stava ballando con Nathaniel "Burn". A un certo punto lui aveva provato a baciarla e quella sensazione era tornata. Mi sentivo... Invidioso??? Impossibile. Eppure...

Pov. Tikki

Ero a pezzi. Mi era successo più di una volta, erano più di 3000 anni che facevo questo lavoro, mi era già capitato di perdere tutte le forze.

Però mi stavo riprendendo velocemente, avevo mangiato più di dieci biscotti e me ne stavo su un cuscino al calduccio... Fuori, per essere settembre, faceva abbastanza freddo ed ero felice di avere la sciarpetta di Marinette.

A un certo punto sentii dei rumori. Stavo per nascondermi quando udii qualcuno chiamare il mio nome.

"Tikki?"

Avrei riconosciuto quella voce tra un milione e infatti davanti a me apparve esattamente chi mi aspettavo. Certo, ero confusa, che ci faceva lui  lì?

Nei suoi grandi occhi verdi si poteva vedere la felicità che provava nel rivedermi. (Un'altro esempio di tanta modestia, Tikki)

Il gattino nero mi si avvicinò sempre di più, finchè non fu proprio davanti a me.

"Tikki! Per tutti I formaggi!!!! Sei qui! Sono secoli che non ti vedo!!! Come stai?"

"Plagg!!!" Cercai di alzarmi per andare a salutare il mio più grande vecchio "amico", ma mi girò subito la testa e sarei caduta se Plagg non mi avesse afferrata al volo. (Aww che scena romantica)

"Siediti. Vedo che non hai più forze. Tranquilla. Ora: abbiamo tante cose di cui parlare." mi disse accomodandosi vicino a me. Mentre si sedeva notò I pochi biscotti rimasti.

"I biscotti, dopo tutto questo tempo?" mi chiese

"SEMPRE"

(Riferimenti a Harry Potter puramente casuali)

Scoppiammo a ridere, come ai vecchi tempi.

"Allora, che ci fai qui?"

"Te lo dovrei chiedere io, mio caro"

"Beh, Tikki, qui ci abita il mio portatore, Adrien"

"ADRIEN È IL TUO PORTATORE?!!! ADRIEN È CHAT NOIR!!!!!??"

"Sì, che c'è di male?"

"CHE C'È DI MALE? TU MI CHIEDI CHE C'È DI MALE"

"Tikki, per favore, lo so che sei stranita... il perché non lo so. Cerca solo di non urlare, ok? Piuttosto, dov'è la tua portatrice, la famosa LadyBug?"

"ti salverò Adrien, è una promessa" (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora