Pov. Adrien
Non potevo credere che Vittoria fosse davvero lì. Avevo paura che fosse solo un sogno e che da un momento all'altro mi sarei svegliato con il viso bagnato e sarei dovuto andare a scuola. Invece era proprio là, con tutta la sua voglia di vivere e la sua gioia. Mi aveva aiutato a preparare la festa e si era fatta in quattro per organizzare tutto in circa due ore e mezza. Poi quand'era il momento di scegliere i vestiti, avevo pensato 'è impazzita'.
Avevano messo a soqquadro la stanza , svuotando tutti gli armadi, e alla fine aveva visto uno vestito che io non avevo mai visto in vita mia, e aveva deciso.
"Ti metti quello. Punto." Mi aveva detto.
Era un completo elegante Nero, un papillon verde, una camicia bianca, le scarpe nere con i lacci dello stesso verde del papillon, che era anche lo stesso dei dettagli della giacca.
Quando Vittoria era andata a controllare che fosse tutto pronto, avevo fatto uscire Plagg.
"Questo è opera tua vero?" Chiesi.
"Hai visto? Ti piace? Sai per fare quello ho usato moltissima energia, quindi mi devi razione extra di Camembert!" Mi disse il gattino leccandosi i baffi (lo so che Plagg non ha i baffi, ma vabbè).
"Non ho capito ancora come hai fatto"
"Anche i kwami hanno i loro segreti" gli rispose.
"Allora niente Camembert"
"Non oserai, misero umano!!!"
"Oh, si. Oserei, e non chiamarmi così!!!!!
"Ok, va bene! Diciamo che a volte possiamo fare delle cose per fare felici i nostri portatori, ma solo se anche loro sono estremamente felici. Guarda sotto la scarpa destra."
Lo feci e vidi una zampa di gatto, come quella che avevo sull'anello e credetti a Plagg.
"Ok . Ho capito. Tieni" e gli diedi due scatole di Camembert.
"Meraviglioso !!!" Esclamò.
"Sei un ingordo, Plagg!" Gli dissi mentre si fiondava su una delle due scatole, ma lui non mi ascoltò. Decisi allora di provarmi il regalo del mio kwami.
Quando uscì dal bagno non mi riconobbi. Allo specchio c'era un ragazzo vestito elegante, con i capelli biondi un po' scombinati, simili a quelli di un certo Chat Noir, gli occhi verdi intonati con il papillon e dettagli vari, ma soprattutto, con la felicità presente negli occhi. Ero felice. Nonostante tutto, trovavo qualcosa che mi facesse sorridere. Quel qualcosa era Ladybug. Era merito suo. Poi dopo l'arrivo di Vittoria avevo capito che avevo anche i miei amici, che avevo lei. Non solo Ladybug.
Quei pensieri, però, dopo mi facevano sentire terribilmente in colpa. Continuavo a fare tentativi con Ladybug, certo, da Chat Noir, ma non mi faceva sentire meglio. Lei amava qualcun altro, ne ero certo, e non potevo continuare...
Le mie riflessioni furono interrotte da Vittoria.
"Sei un incanto!"
"Ehm... Grazie" dissi arrossendo
"La festa è pronta" mi disse sedendosi sul divano ed invitandomi a fare lo stesso.
"Non so come ringraziarti... davvero, non ce l'avrei fatta senza di te!"
"Oh, non ti preoccupare! Lo sai che le feste sono la mia specialità! E voglio anche farti "l'effetto sorpresa", quindi tu chiuderai gli occhi e li aprirai solo quando lo dirò io."
"E come scenderò le scale senza rompermi qualche osso?"
"Non lo so, ma al massimo ti rompi qualche osso, non è poi così grave!
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"ti salverò Adrien, è una promessa" (#Wattys2017)
FanfictionDal testo: "ti salverò Adrien, è una promessa" sussurrò Marinette. Una lacrima amara le rigò il viso, mentre vedeva l'amore della sua vita allontanarsi sempre di più. 'e mi vendicherò di te' pensò. Non era più Marinette, ma Ladybug, che desiderava...