Settembre 1943
Pov. Adina
Sono passati diversi anni da quando ho perso mia madre.
Ho sedici anni, adesso.
Vivo con le mie sorelle, mio padre, Elias ed il figlio Ezechiel nella "casa delle margherite", battezzata così da tutte noi.Oramai la nostra libertà è inesistente, una nuvola in cielo.
Non possiamo più vivere la vita come tutti gli altri: oramai siamo condannati a vivere questa non-vita, o non-morte, dipende dal punto di vista.Attorno alla casa ora c'è un cancello imponente. Papà dice che è per proteggerci.
Io penso che sia per evitare che una di noi scappi.
Non vuole essere abbandonato, non di nuovo: prima Elisha, poi la mamma...
La famiglia Entipham non esiste più. È stata lacerata dalla Guerra, ridotta a brandelli dall'odio, sfasciata dall'indifferenza.
Spesso, con Lilijana, provo ad immaginare come possa essere la nostra vita se il razzismo, la rabbia, il dolore, non ci avessero mai colpite.Lily dice che, molto probabilmente, vivremmo in una casa grande, con un padre militare, con i soldati sempre che girano per casa, con ufficiali che ci corteggerebbero.
<<Verrebbero tutti da te, scricciola.>> continua a ripetermi, sorridendo.
<<Chi cercherebbe di conquistare una ragazza che non parla mai, che rimane chiusa, che legge troppo e che frequenta compagne studiose?>> mi dice ogni volta, con un velo di tristezza negli occhi.
Oramai Lily ha perso la speranza, ma non lo vuole dare a vedere.
Non vuole che io soffra.
Io le voglio molto bene, e ogni volta soffro nel vederla triste.Oramai canta. Cantare è sempre stato un ottimo anti-stress per lei.
Anche oggi la sua voce si può sentire nella casa delle margherite.
Papà cerca di farla tacere, per timore che la possano sentire, ma oramai si è arreso.Io sono seduta davanti al cancello che tanto odio.
Mi sembra sempre di essere tenuta in una gabbia, ogni giorno che passa mi torna questa orribile idea di prigionia.
Vorrei scappare con Lily, e andare via da questo luogo che mi sta uccidendo piano piano.<<Perché piangi?>>
Una voce mi riscuote.
Alzo la testa.
Oltre l'inferriata c'è una bambina. Potrebbe avere otto o nove anni. Ha due lunghe trecce castane, gli occhi azzurri grandi e curiosi, un cappottino rosso brillante, le scarpe nere e lucenti. Ha un mazzolino di fiori in mano. Margherite.
Le sorrido tra le lacrime.
<<Piango perché vorrei uscire di qui, ma non posso.>> le spiego, brevemente.
<<Potrei chiedere al mio papà di farti uscire...>> dice la bambina, fissandomi negli occhi.
<<Come si chiama il tuo papà?>>
<<Il mio papà si chiama Franz. Franz Köhln.>>
<<E tu come ti chiami?>>
<<Io sono Anne.>> risponde lei, prontamente.
<<E cosa ci fai qui, Anne?>> quella ragazzina mi ha incuriosita molto.
<<Il mio papà ha detto che gli uomini cattivi stanno cercando delle persone che si sono nascoste perché vogliono far loro del male.>>
Impallidisco. Ci stanno cercando? Ci hanno scoperti?
<<Lui vuole trovarli e portarli al sicuro, prima che gli uomini cattivi li portino via.>>
Questo mi fa un po' gioire. Forse abbiamo ancora una possibilità di andarcene da questo luogo orribile.
Le sorrido.
<<Sai un segreto? Noi siamo le persone che il tuo papà sta cercando.>> le sussurro.
Lei mi sorride, felice. Gli occhi le si illuminano.
<<Allora vado a chiamare papà!!!>> esclama, contenta.
Si allontana saltellando.<<Allora ce ne andiamo?>> dice una voce dietro di me.
Spaventata mi volto. È Lily.
<<Sì, sorella cara...ce ne andiamo...>>
Lei sorride.
Finalmente.
Mi abbraccia. Piange di gioia.
Mi unisco a lei.Grazie Signore, grazie!
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
<<Non se ne parla!>> grida Nastia. <<Io non lascio Ezechiel!>>
La guardiamo.
Lily, Dora ed io vorremmo partire, mentre papà, Elias, Ezechiel e Nastia vogliono restare.
<<Allora resta!>> le urla contro Liljiana.
È la prima volta che litighiamo così furiosamente.
Un po' mi fa paura questa discussione.
<<Quella bambina e suo padre ci possono salvare!>> grido.
Nostro padre ci guarda. Non ha pronunciato una parola.
Inizia allora a parlare: <<Tu, Dora e Liljiana partirete....noi restiamo...>> sussurra, con la voce incrinata.
Sappiamo di avergli causato molto dolore con questa decisione. Ma ormai siamo cresciute. Non ci può più fermare.
Dora si avvicina alla gemella.
<<Io non lascio qui mia sorella. Se lei vuole restare, io resto.>>
Ci abbracciamo tra le lacrime.La decisione è presa.
Qualcuno grida oltre il cancello.
<<Ehi! Ragazza che piange! Siamo qui per salvarti!>>
Anne!
Sorrido.<<Addio...vi ho sempre voluto bene...sempre, sempre...>>
Nastia piange.
Questo potrebbe essere l'ultimo momento che abbiamo passato insieme.
Anche io piango.
Lily mi prende per mano.
<<Andiamo...>> mi sussurra nell'orecchio.
Ci allontaniamo, in silenzio.Appena fuori dalla casa ci voltiamo.
Abbiamo passato qui la nostra adolescenza.
Questa casa resterà per sempre nei nostri cuori.
Lily mi passa un braccio sulle spalle.Ci allontaniamo.
Usciamo dal cancello.
Anne mi salta al collo.
<<Grazie per essere venuta...lei chi è?>>
Le sorrido e le spiego che Lily è mia sorella.
La bambina ci presenta suo padre, che è uguale a sua figlia, solo che ha i capelli biondi.
<<Io sono Adina, lei è Liljiana, mia sorella.>>
L'uomo ci sorride, e ci porge la mano.Iniziamo ad incamminarci. Franz continua a dire che presto i nazisti arriveranno. Ci esorta ad affrettarci.
Anne sembra serena.
Non capisco il motivo della sua tranquillità.
Tutti hanno paura, ma lei no.
<<Ci sono persone che stanno peggio di noi. Io penso a loro e allora non ho più paura.>> continua a ripetere, ogni volta che le chiedo una spiegazione per il suo sorriso.Arriva la notte. E con essa la necessità di un riparo.
Ma Franz dice che non c'è tempo: dobbiamo continuare a camminare.
Dobbiamo raggiungere Firenze il prima possibile.
Lo aspettano in Piemonte i suoi amici.
Ha due settimane per arrivare.
Non so chi siano gli amici di Franz.
Ma oramai non mi preoccupa più nulla.Lily mi sorregge.
Insieme siamo più forti di qualsiasi cosa.
Le sorrido.
Abbiamo ancora molta strada da fare.
Ma con la mia dolce sorella accanto è tutto più semplice.
Ti voglio bene Lily.Spazio autrice:
Ma ciaoooo..... 😘
Come state? Scusatemi se per un po' non ho aggiornato nulla ma ho avuto tantissimi impegni🙏🏻😂
Questo capitolo è bruttino...lo so...
La famiglia Entipham si è divisa: cosa succederà in futuro? Chi sono gli amici di Franz? Cosa accadrà ai membri rimasti nella casa delle margherite? Cosa dovranno affrontare Adina e Lilijana? Dove è Elisha?
Scrivetemelo nei commenti👍🏻😘😘
Spero che il capitolo vi sia piaciuto👍🏻❤️
A prestooooooo👋🏻👋🏻👋🏻👋🏻👋🏻👋🏻❤️❤️❤️❤️❤️P.s: per Anne ho pensato che potevo prendere spunto dalla bambina con il cappotto rosso del celebre film "Shindler list"...
P.p.s: sto cercando di trovare degli spunti anche per gli altri personaggi....se volete potete dirmi il nome del personaggio che preferite con accanto il nome della persona che secondo voi la descrive meglio...👍🏻 vi va???
Beh concludo qui...ciaooo👋🏻👋🏻👋🏻❤️❤️❤️
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Noi siamo ebree
RandomNel 1938 Adina, una bambina di undici anni ebrea nata e cresciuta nell'Italia fascista, e la sua famiglia, composta da madre, padre e quattro sorelle, tutte più grandi di lei, tremano davanti alla potenza di Hitler e davanti alla forza di Mussolini...