Come ogni mattina d'estate, mi alzai alle 4:30, mi feci una doccia ed uscii di casa.
Mi piaceva correre con la luce ancora bassa.
Correvo per il semplice fatto che mi avevano sempre insegnato ad usare le mie gambe e non la modernità attuale.
Vivevo in una famiglia che a primo impatto poteva sembrare strana, ma infondo a noi piaceva per questo.
Piaceva litigare a tavola e farci passare la fame.
Ci piaceva scannarci dalla mattina alla sera per argomenti che non combaciavano.
Ci piaceva litigare sul cantante preferito o sulla squadra del cuore, che era comune a tutti i membri della famiglia.
La Juventus era l'unico punto d'incontro nella mia famiglia, ma veniva anche considerata una distrazione.
Alle 7 del mattino, sfinita dalla corsa, andavo sempre in un bar a prendere una spremuta d'arancia e un croissant.
Quel giorno però,era chiuso e quindi decisi di andare in un altro locale.
Davanti ad esso c'era un campo da calcio ma a quest'ora era deserto.
Stavo per entrare nel locale quando vidi una palla da calcio ed iniziai a palleggiare, superando il mio record.
Il calcio mi è sempre piaciuto, ma non l'ho mai praticato.
"Scusa potresti ridarci la nostra palla" disse un ragazzo con un marcato accento argentino.
Presi la palla in mano e gliela consegnai.
Aveva due occhi splendidi.
Erano verdi, ma con la luce del sole compariva anche l'azzurro.
I suoi lineamenti erano coperti da una fascia, come il suo collo e la sua bocca.
Lo guardai e sorrisi, se vidi bene attraverso il tessuto stava ricambiando.
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The Sunrise| Paulo Dybala
Fanfiction"Hai presente l'alba?" lei annuì. "È un po' come te, so che ci sarai ogni giorno, ma io potrò perderti di vista, trascurarti, ignorarti, ma ogni volta che ti vedrò, sarà come la prima "