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Appena gli diedi la palla lui inizió a palleggiare, era davvero molto bravo.

Vidi poi arrivare dei suoi amici e così decisi di andarmene.

"Dove vai?" urlò il ragazzo

"A quel bar"

Fece un cenno con la testa e mi diressi nel locale. Presi un cappuccino e due croissant al cioccolato. Uno l'avrei portato all'argentino, che tra un palleggio e l'altro, guardava in direzione del bar.

Pagai il conto.

"Ti ho preso un croissant" gridai

"Come ti chiami?" disse

"M-Martina" balbettai

"Martina domani ti offrirò una colazione" disse avvicinandomi e prendendo la brioche.

Martina perché mai hai comprato un croissant ad uno sconosciuto? Poi domani dovrai rivederlo. Dovrai rivederlo ridere, dovrai rivedere quei suoi occhi magnifici.

Pensai a lungo.

Ma i miei pensieri vennero interrotti dalla vista della Mole Antoneliana.

Amavo la mia città. E tutto il suo splendore. Le sue zone verdi alternate a negozi e ristoranti.

Arrivata a casa, decisi di mettere un po' di musica e di aprire gli scatoloni, visto che questo sarebbe stato il primo giorno nella mia nuova casa.

Avevo scelto io l'arredamento, i colori delle pareti, i quadri. Era la casa dei miei sogni.

Decisi di appendere alcune foto dei calciatori della juve sull'armadio bianco.

La Juventus è sempre stata la mia famiglia. La cosa più preziosa che avevo.

Spazio autrice.
Vi piace questa storia?
I prossimi capitoli saranno più entusiasmanti. Grazie mille. Un bacio.
Marti

The Sunrise| Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora