Capitolo 9

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Igor entrò dalla porta seguito da applausi e urla di incitamento. Non era ancora iniziato nulla ma la folla era già in delirio.

La birra scorreva a fiumi come il sangue avrebbe fatto tra lì a qualche minuto. Il fumo era una nuvola gigante sulle teste di tutti.

Il biondo scosse la testa con il suo solito sorriso. Salutò Florian con un abbraccio e qualche pacca sulla spalla seguito subito dopo da Jared che gli spaccò le ossa nella sua stretta.

"Calma Jad, non posso combattere se mi spezzi la colonna vertebrale." sorrise spingendolo via.

Jared fece spallucce e si sistemò il giacchetto del liceo della città, lo bottonò per il freddo che riusciva a trapassare le due piccole finestrelle su uno dei muri, le quali davano sul giardino.

Il russo si guardò intorno e come sempre la stanza era stata allestita come le altre volte.

Il cerchio non era proprio al centro per colpa della forma della stanza, c'erano due divani e le luci erano ai quattro angoli illuminando il cerchio e un po' la folla.

Il biondo diede una pacca sulla spalla a Florian richiamando la sua attenzione dalle scommesse che qualche ragazzo stava facendo prima di tornare a festeggiare.

"Hey Flo, ma dove cazzo hai trovato un fottuto scantinato così?"

Lui rise divertito "È di un amico tuo fan, gli ho promesso che se me lo prestava per stasera, ti avrei portato da lui a fare delle foto."

A quella risposta il russo si voltò di scatto con una bella occhiataccia verso l'amico re delle scommesse.

Nessuno sa come Florian avesse iniziato a essere 'il Re delle Scommesse' della città. Un giorno nessuno lo conosce e l'altro tutti sanno chi è il ragazzo della Grande Mela.

Il newyorkese si trasferì a Mayflower per colpa del lavoro del padre, tuttavia lì iniziò la sua ascesa come 'Re delle scommesse e degli incontri illegali'. Non sapeva neanche lui come aveva costruito il suo impero dal nulla.

"FLORIAN!" Lo richiamò dandogli un pugno sulla spalla senza metterci tutta la sua forza. L'altro rise solo dicendogli che la vita di un re del pugilato illegale era dura.

"Stronzo." sussurrò mentre Jared se la rideva richiamando molti sguardi su di lui.

"Su su, non piangere. Sono sicuro che non sarà come l'altra volta. Quella ragazza non ti si staccava più dal braccio, non so come sono riuscito a tirarla via."

Igor sbuffò per nascondere una risata a quel ricordo. Quella ragazza non si scollava veramente più.

Si spostarono in direzione delle tende che qualcuno dello 'staff'- se si potevano chiamare così- aveva collocato vicino al piccolo bagno.

Lo scantinato anche se non proprio un quadrato preciso era molto grande.

Sicuramente, pensò il russo, ci fanno delle belle feste qui sotto.

Si trovavano proprio davanti alle tende due omoni dai muscoli pompati per allontanare i ragazzi ubriachi che volevano conoscere i contendenti.

Igor non li riconobbe come quelli di sempre e anche loro non sapeva chi fosse perché uno dei due lo spinse via.

"Qui non si passa, belloccio."

Si avvicinò per chiarire, con qualche pugno, la situazione tuttavia Jared lo tenne per una spalla e gli comunicò che andava a cercare Florian e di non fare nessuna mossa falsa.

Passarono pochi minuti, nei quali Igor era stato guardato male dai due omoni come lui anche stava facendo con loro, e si sentì un urlo, il quale azzittì la sala tranne qualcuno veramente ubriaco.

La folla si divise come Mosè con le acque del Mar Rosso e un Florian dai pugni chiusi e le guance rosse si fece strada.

Per Igor era tenero, sembrava un piccolo criceto arrabbiato con i capelli bronzei e l'aria nelle guance.

"Cosa state fottutamente facendo?!" gli diede dei piccoli schiaffetti sulle guance.

I due uomini si guardarono a vicenda non capendo la situazione mentre il russo se la rideva dietro al newyorkese ancora intento a sgridare i due nuovi arrivati.

"Signore noi st-"

"NOI COSA! - si voltò verso Igor e sospirò- Mi dispiace veramente tanto Seth, non risuccederà più.- si girò di nuovo verso i due omoni che lo guardarono ad occhi spalancati- Adesso fatelo passare! AVETE TRATTATO SETH, RE DI TUTTO QUESTO,IN UN MODO INACCETTABILE!"

"Tranquilli ragazzi, non rimarrà re per molto." disse una voce che fece girare tutta la sala.

Era un ragazzo robusto, dai lunghi capelli in una treccia. Lanciò uno sguardo strafottente al biondo entrando nella tenda accanto.

Il silenzio continuò anche quando Igor se ne fregò di tutto, sorpassò gli omoni e iniziò a cambiarsi.

"Ma chi era quello?" bisbigliò Jared a Florian che fece spallucce.

"Lo chiamano il Nativo, non è di queste parti. Nella sua città ha perso solo due volte."

Jared annuì come se sapesse tutto fissando con sguardo preoccupato la tenda in cui era entrato l'avversario del suo migliore amico. "Ehm, perché il 'Nativo'?"

Florian gli sorrise biricchino prima di voltarsi e scomparire nella folla, e il ragazzo dalla pelle scura potè solo entrare nella tenda ad aiutare l'amico.

Igor era già in calzoncini rossi e bianchi e si stava sistemando le fasce attorno alla mano sinistra seduto su una sedia di plastica rotta.

"Sei preoccupato?"

Il biondo alzò lo sguardo con il perfetto sopracciglio alzato prima di tornare a fasciare con attenzione come Mr. Chuck gli aveva insegnato molti anni prima.

"Seth, lo sai che avere paura non è da codardi, per una volta puoi anche ammetterlo."

"Come faccio ad ammettere qualcosa che non provo? Non ho paura di quella trecciolina, sono solo concentrato.- fece una pausa in cui prese a sistemare anche l'altra- So che sarà più difficile di altri bestioni."

Jared non era convinto però non si discuteva con Igor, o meglio Seth, prima di un incontro, lo sapeva bene.

"Perché non smetti tutto questo?" gli sussurrò stringendo la spalla per far fermare i movimenti per sciogliere i muscoli.

"Smetterò."

"Quando?"

"Quando avrò abbastanza soldi, tu lo sai."

"Quanto ti manca?"

"Poco. Per la fine della scuola ce l'avrò fatta." sorrise al pavimento, dopo si riscosse dai suoi pensieri e iniziò di nuovo a sistemare le fasce.

"E poi lascerai, vero?" domandò speranzoso il giocatore di football sedendosi sull'altra sedia sporca di qualcosa di nero.

"Non potrò essere per sempre Seth, il re pugile illegale."

Jared ammutolì sotto lo sguardo di ghiaccio e lo lasciò solo andando a prendere posto vicino a Florian, il quale iniziò a parlare al suono del rintocco dell'orologio.

Le due precise.

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