6. Harry

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-Harry's POV-

«Lux!» urlo ancora il suo nome, strascicando esausto i piedi sulle piastrelle del pavimento del nostro nuovo appartamento.

Mi strattono i capelli, continuando a cercare mia figlia tra le stanze.
«È la quinta volta che controlli in camera sua» interviene Lizzie, facendo per afferrarmi un polso.

Ritraggo automaticamente il braccio per sfuggire alla sua presa, e mi precipito ansimando all'ingresso.

Solo ora mi accorgo che il portone è socchiuso.
Merda.
Mi lascio sfuggire un gemito, mentre il terrore si impossessa di me all'istante.

«Harry» prova a tranquillizzarmi Lizzie «Lux sarà uscita per guardarsi un po' intorno» dice, e gli angoli delle sue labbra si sollevano leggermente.

«No, non capisci!» dico, in tono più alto di quanto volessi «Lux ha solo otto anni, è una bambina, non può girare da sola in una città come Seattle!».

Afferro la maniglia della porta, iniziando a scendere le scale, e Lizzie, dopo aver girato le chiavi nella serratura, fa lo stesso.

«Magari starà cercando qualche nuovo mostriciattolo da mostrarmi» squittisce la ragazza al mio fianco, ma escludo la sua ipotesi non appena mi guardo intorno nella piazzetta.

È buio pesto, le panchine sono vuote e l'aria umida mi fa venire i brividi lungo le braccia.
Supero la piazzetta e infilo una mano nella tasca dei miei jeans, non appena mi accorgo di non avere più un cellulare.

«Possiamo chiamare un taxi con il mio, se non ti dispiace» si offre Lizzie, ma io scuoto la testa.
«Non possiamo permetterci di perdere altro tempo» sbraito, rivolgendo esasperato uno sguardo all'immenso traffico «Lux potrebbe essere ovunque».

La mia fidanzata mi guarda con un'espressione di disapprovazione, e inizia a digitare un numero sulla tastiera.

Incomincio a correre lungo il marciapiede, dimenticandomi della ragazza rossa con la quale ho programmato il mio futuro, delle violente folate di vento che mi spettinano i capelli e della piccole gocce d'acqua che iniziano a bagnare i miei anfibi.

Come ho potuto rivolgermi a mia figlia in quel modo?
Non sono un buon padre, non merito il suo affetto, continuo a ripetere tra me e me, quando le goccioline che ho sul viso iniziano a fondersi con le mie lacrime.

A volte mi sento schiacciare da tutte le mie responsabilità.
Mio padre me l'ha sempre detto: sono troppo irresponsabile per avere una figlia, troppo fortunato per avere un lavoro e troppo giovane per ritenermi...un adulto.

Le sue parole mi tormentano e la rabbia mi ribolle nel sangue.
Ma non ho niente da rimproverare ai miei genitori, alla mia fidanzata o a chiunque altro...solo a me stesso.

Continuo a muovermi tra la gente sui marciapiedi, talvolta pronunciando parole di scuse.

Gli alti palazzi si alternano a grandi negozi con vetrate colorate e piccoli ristoranti.

«Lux!» continuo vano a chiamare il suo nome, guardandomi attorno e spostando lo sguardo su tutte le bambine con i capelli biondi che appaiono nel mio campo visivo.

*     *     *

Dopo circa un'ora i miei vestiti sono fradici e i ciuffi bruni mi ricadono sulla fronte.

Intravedo una testolina bionda attraversare la strada appena il semaforo diventa rosso, bloccando il traffico alla sua destra.

Per un momento, tutte le mie paure si mettono a tacere e un sorriso inizia a nascere sul mio viso.

Mi asciugo il viso con la manica della maglia grigia, nonostante sia ancora zuppa d'acqua, e corro verso il centro della strada, dove ora si trova la mia bambina.

Non appena la raggiungo, le poso una mano sulla spalla, ma quando si volta verso di me sembra più che impaurita.

Non è Lux.

Abbandono le braccia lungo i fianchi, stringendo i pugni e abbassando lo sguardo.
Un'altra lacrima scende lungo la mia guancia e mi lascio sfuggire un gemito di rabbia, frustrazione, tristezza e...paura.

Il suono acuto di un clacson mi rimbomba nell'orecchio e, anche se mi accorgo che ora il semaforo è verde, a passo lento raggiungo il marciapiede opposto.

Dov'è finita Lux? È tardissimo e, anche se la città è ancora sveglia, è impossibile che lei la sia.

Spero stia bene, deve stare bene!

Mi abbandono su una panchina e stringo i denti, coprendomi il viso con le mani.

È da vigliacchi, ma in questo momento, dopo aver ispezionato ogni angolo nel raggio di dieci chilometri da casa nostra, è l'unica cosa che riesco a fare.

«Harry!» una voce mi distoglie dai miei pensieri, facendomi alzare lo sguardo.

Lizzie esce dallo sportello posteriore di un taxi, correndo verso di me con un ombrello rosso stretto in pugno.

«È tardi, andiamo!» mi dice, e più che una gentile proposta mi sembra un ordine «ho già avvertito la polizia».

Con le poche forze che mi restano, mi sollevo dalla panchina e seguo la mia ragazza verso l'auto.

Lux...spero tu stia bene.

**************
Ehilá...ciao...

È stranissimo tornare a scrivere su Wattpad...

Sono stata via per tantissimo, impegnata con gli esami (per fortuna, i miei sforzi sono stati premiati con il massimo voto).
Ma voglio essere sincera con voi...
Ad un certo punto, mi ero tirata indietro: avevo deciso di non continuare più questa storia.

Insomma, perché scriverla se non sono una scrittrice? Se non sono in grado di inventare una storia degna di essere letta, con una trama decente e in grado di appassionare qualcuno?

Appena terminati gli esami, ho iniziato a leggere libri cartacei, comprando decine di romanzi fantasy in libreria, ma abbandonando la scrittura di questa storia e, con lei, questa strana applicazione chiamata Wattpad.

Ho capito di aver commesso un errore solo quando l'altro giorno, per sbaglio, ho aperto quest'app, leggendo alcuni dei vostri numerosi messaggi e i vostri commenti lasciati sotto le righe di questa storia...
Mi avete fatto...mh...diciamo "emozionare".

Non pensavo poteste affezionarvi a questa storia; non pensavo che i miei sforzi sarebbero potuti essere premiati con il vostro tempo speso nel leggere la MIA STORIA.
Insomma...se ricomincerete a leggere i capitoli di questo "libro", sappiate che vi sono grata...grata di avermi sostenuto fin qui.
Grazie ancora...

Ma adesso, bando alle ciance e ritorniamo alla storia degli Hanessa!
In quanti li amate? Spero siate ancora in molti...

Questo capitolo, forse, sará stato un po' noioso, ma diciamo che mi è servito più per inaugurare il mio ritorno.

Al prossimo capitolo -che questa volta arriverà presto.

Xoxo
~Costanza.

Just married 2 ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora