A comet appears

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"Jake?" - "Mmmh" - "Jake, tesoro, alzati. Sono le 7:30. Farai tardi" - "Sono sveglio" - bofonchio contro mia sorella Jane, l'unica donna della mia vita. Io e il cuscino siamo ancora una cosa sola. Mi giro verso mia sorella con grande sforzo e, ancora mezzo addormentato, con un occhio collassato, le rispondo - "Buongiorno bellezza.." - accennandole un sorriso mentre con il polso mi strofino gli occhi - "Jake devi alzarti.. È il nostro ultimo anno alle superiori.. Non vorrari fare tardi proprio il primo giorno?!"

"Allora Jane.. A chi spezzerai il cuore quest anno?" - la sfotto mentre guido una specie di macchina/trappola mortale sulle strade scassate di Burbank dirigendomi alla Burbank High School of California; lei mi sorride timidamente fulminandomi col classico sguardo che dice "ma smettila", le sorrido e continuo a guidare mentre penso a cosa succederà dopo la scuola.. Dovete sapere, infatti, che io e la mia amata gemella, tutta gambe/ bella bruna dagli occhi profondi, siamo orfani o meglio, mio padre se ne è andato dopo aver ammazzato mia madre con 4 colpi di pistola davanti ai nostri occhi quando avevamo 10 anni e da allora si prendono cura di noi i nostri vicini/genitori del mio migliore amico, Jamie, un ragazzone tutto muscoli ma dal cuore tenero che mi è stato vicino sempre, sin dalle materne, un fratello per me. Il punto è che lui sogna di diventare un PARÀ, un paracadutista militare e per questo dovranno trasferirsi a Washington l'anno prossimo e da quel momento io e Jane dovremo imparare a cavarcela da soli. Questo potrebbe entrare in contrasto con alcuni miei progetti ma solo il tempo mi dirà cosa fare.

Finalmente arriviamo.
" CIAO JAKE!!!" - Jamie mi travolge con uno dei suoi abbracci ma io non sono un tipo molto affettuoso (odio un pò il contatto fisico lo ammetto) perciò mi limito a sorridergli goffamente dandogli una pacca dietro la schiena. Fa lo stesso con mia sorella anche se per lei ha chiaramente una cotta ma ciò che prova Jane non lo so, non me ne ha mai parlato.
"Ciao Jamie. Novità?" - gli chiedo mettendogli un braccio sulla spalla, dirigendomi verso l'ingresso.

Entriamo in classe ed io, come al solito, mi siedo nel mio piccolo angolo destro di paradiso. Si dice che in fondo si siedano solo coloro che non hanno voglia di imparare e volete sapere la verità? È una gran cazzata! Io amo imparare. Credo che la cultura sia l'unico mezzo per vivere bene. Per essere liberi. Io mi siedo dietro perché penso che imparerei molto di più se in questa stanza ci fossimo solo io e i miei libri e non io, i miei libri, un banda di cretini che bramano l'accoppiamento e una vecchia zitella puzzolente.

"Buongiorno ragazzi!" - "Buongiorno Signorina Moses!" - rispondono tutti come un branco di pecore - "Ben tornati dalle vacanze! Quest anno iniziamo con un novità..." - appoggio la testa al banco; sono qui da cinque minuti e la sua voce già sta diventando un crimine federale - "...diamo il benvenuto alla signorina Ashley Smith, trasferitasi qui dal Messico.." - tutti applaudono come se fossimo al circo. Se solo avessi la forza di alzare la testa vedrei che faccia ha la nuova arrivata ma non mi va, in fondo a me che me ne frega di... - "Scusa.. È occupato?" - alzo la testa e.. Oh. Mio. Dio. Una dea. Una fottutissima dea. Questa ragazza dagli occhi profondi come l'universo mi fissa e.. - "Scusami? È libero" - "Ehm.. Si.. Scusami.. È libero.." - continuo a guardarmi le dita; perché non riesco a guardarla? - "Ciao.. Io sono Ashley ma tutti mi chiamano Ash" - ha una voce angelica, dolce e mi porge la mano; con coraggio, perché si, signori miei, parliamo di coraggio, mi giro perdendomi di nuovo in quello sguardo e le stringo la mano - "Perfetta.." - "Prego?" - Cristo ma che?! - "No.. Ehm.. Perfetto.." - continuo a stringerle la mano - "Io sono Jake ma tutti mi chiamano... Jake" - smettila di fare l'idiota! Lei mi sorride ma devo riprendere il controllo. Insomma sei un uomo Gallagher comportati come tale!

Finalmente è finito il primo giorno. È stato sfiancante. Non stare a sentire quei vecchi bacucchi tutto il giorno no, quanto stare con lo sguardo fermo contro il banco tutto il tempo, ho un mal di collo assurdo. Stiracchio un pò il collo e mi dirigo verso la macchina.
"Allora fratellino!" - "Oh Gesù Santo Jane! Quando sei salita?! Non dovevi andartene con Jamie?" - Gesù che spavento - "E ma come siamo sensibili! Allora che mi dici della nuova ragazza?" - "Niente. Cosa devo dirti?" - fai il sostenuto Jake, fai il sostenuto e .. OH MIO DIO MI È PASSATA DI FRONTE SALUTANDOMI ma mantieni la calma - "Beh ho visto che si è seduta vicino a te oggi e.." - "...eeee niente false speranze Jane.. 1) sarà già fidanzata 2) non sono tipo da relazioni" - "Ma.." -"Aaaah ah" - la indico con il dito inquisitore; niente false speranze Jane perché ho molte cose da risolvere prima di cercare qualcuno... Non molte approverebbero ciò che mi passa per la testa ora come ora. Lei fa il broncio ma non riesce a tenere testa al mio sguardo (posso far fare qualsiasi cosa a qualsiasi persona guardandola.. mi riesce facile sin da piccolo intimidire le persone), mi da un bacio sulla guancia e ripartiamo per casa.

JAKEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora