La nostra estasi

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I tuoi occhi si scontran contro i miei,
respiro del mare avvolge la terra.
Uno sguardo, il tuo, profondo, che ride,
mentre adesso mi immergo nel profondo.
La mia mente è ingenua e sorride
per quel sorriso che nasce veloce,
che mi rende felice,
sebben sembri feroce.
Un limite rotto, reso estraneo
e da me, da te, da noi,
che,in un modo tutto e solo nostro,
che ci vien spontaneo
in là ci trasciniamo
faticando, arrancando e ansimando
perché non siamo eroi,
ma ci stiamo salvando
grazie a quell'espressione
generata dal fremito
che mi soggiunge ora per le tue dita
e tu, che sei gemito silenzioso,
mi fai di te divenire smanioso
facendomi percepire la vita.
Davvero dalla precedente
io mi sento cambiato
come quasi mutato
perchè ora, giuro, non mi interessa
quello che sarà e quel che fu
perch'ho perso la testa
in un gran vortice di sensazioni
che ben si accordano con le emozioni.
E tutte compongono la melodia
le cui note forse non so leggere
ma che dentro, dentro sento fremere.
Creiamo il nostro puro sincronismo
accordato con la mia fantasia
che plasmo sul tuo corpo,
già non più con parole sussurrate,
ma frasi tangibili
e con suoni interiori,
che ora sono sensibili,
che ti smuovono le calde interiora
mentre sopra e sotto di me ti porto
per unire due anime abbandonate
che adesso si perdono,
poi si danno la mano,
ma che ora litigano
per dopo ridersi addosso anche invano,
un istante piangono,
tenaci rimangono,
che ora si distruggono,
ma mentre si guardano,
fuggono, si toccano,
ma non vanno lontano,
dischiudono le labbra,
sentono il loro odore,
e mentre si muovono,
allentano la rabbia,
il loro suono odono,
assaggiano il sapore,
ma ora, infine, godono.

Piccoli passi (o l'Eco del Diluvio) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora