La lacrima di Alice

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Mirana

Siamo di nuovo tutti insieme, finalmente tranquilli.
Mi sembra che il Cappellaio sia perso nei suoi pensieri.. strano, è immobile, con la bocca aperta e gli occhi sgranati.
Inizialmente non ci faccio caso, ma poi la faccenda si fa preoccupante.. ormai non si muove da un bel po'.
-Cappellaio, tutto bene?- chiedo, posando dolcemente la mia mano sulla sua spalla. Nulla, non risponde.
-Tarrant?- dico passandogli la mano davanti agli occhi. Ancora niente.
La lepre si piazza accanto a lui e comincia a scuoterlo energicamente.
-Cappellaioooo!! Cappellaio Svegliatii!- continua a ripetere queste parole fin quando la biglia non gli scivola dalle mani e lui, torna "con noi".
Aspetta un secondo, e se quella fosse quella lacrima di cui mi parlò tanti anni fa mio padre?
-Tarrant, dobbiamo parlare.- lo presi per mano e lo trascinai in casa sua.
-Cappellaio, non hai notato nulla di strano in questa biglia?- lo guardavo dritto negli occhi era ancora disorientato.
-Sai cos'è questa?- questa volta gli piazzo la "biglia" davanti agli occhi.
-Beh si, questa è una biglia.- disse leggermente più lucido.
-Perché non rispondevi prima?- è come se gli avessi offuscato di nuovo la vista...
-Ero con Alice..-
-Come immaginavo..- dico cominciando a camminare per la stanza.
-Cosa vuol dire?- è visibilmente sorpreso.. non si aspettava che io gli credessi.
-Questa è una lacrima di Alice. Il sentimento che provava era talmente forte che si è solidificata e ti permette di andare da lei. Ma difficilmente lei riuscirà a vederti, poiché il tuo corpo resta a Sottomondo. È complicato Tarrant, è una cosa rara e nessuno è mai riuscito a studiarne una, dato che molto probabilmente poi non potrebbe più essere utilizzata e nessuno dei pochi ha mai rinunciato a vedere la persona amata.- Tarrant mi guardava con un sorriso stampato sul volto. Forse era il primo che gli vedevo dalla partenza di Alice.
-Quindi, mi stai dicendo... che ero davvero con Alice..- gli ridò la lacrima e lui la prende con delicatezza -Sapevo che non erano solo un sogno.-  io gli sorrido dolcemente, ma lui poi si incupisce di colpo..
-Però.. lei non può vedermi, non è così?- i colori vivaci intorno ai suoi occhi cominciano a farsi più scuri.. non era come quando gli mancava la sua famiglia, erano tristi. Quella volta i suoi occhi erano anche arrabbiati, perché nessuno gli credeva, ora sono solo vuoti.. come se gli mancasse qualcosa.
-Non ho detto questo, ho solo detto che non sarà facile.- un po di colore in più tornò sul suo volto.
-L'ho toccata regina, lei ha sentito la mia mano e ha sentito la mia voce..-
-Davvero Tarrant? Forse continuando a parlarle potresti fare altri progressi!- continuo a girare per la stanza mentre lui guarda la biglia come se fosse il suo tesoro più grande.
-Lo spero tanto.- il volto di Tarrant tornò normale.. anche se la sua voce era ancora storpiata dal dolore..
-Regina Mirana?- disse alzando lo sguardo.
-Si?-
-Se il mio corpo resta qui, come è possibile che lei abbia sentito la mia mano?- domanda intelligente, peccato che io non ne abbia la più pallida idea.
-Non so... se solo potessi studiarla un po'...- dico mentre allungo la mano verso di lui, ma lui si ritrae subito, incupendosi.
-No. Non ho intenzione di perdere Alice.- per un attimo mi ha spaventata... i colori vivaci intorno ai suoi occhi si sono spenti, diventando appena visibili, poi ha sgranato gli occhi tornando normale.. uh ma guarda.. la lacrima sta brillando..

Helen

-Tarrant! Tarrant!- ma.. questa è Alice!
Corro nella sua cabina appena in tempo per vederla crollare
-Alice! Guardami Alice!- nulla, è svenuta, devo correre a cercare aiuto!

Tarrant

Eccomi di nuovo qui, vidi una donna correre in cerca di aiuto.. ma non sarei stato molto utile, quindi mi avviai verso la cabina di Alice che sta.. Alice!
-Alice! Alice, ti prego apri gli occhi!-
-Cappellaio..- disse con gli occhi ancora chiusi.
-Si, Alice sono io!- la alzai di peso e la sistemai sul letto. Dev'essere stato un trauma rivedermi... Cercai nella giacca qualcosa per farle recuperare le forze... trovai una bacca rigenerante..
la infilai tra le sue labbra morbide, e riprese subito colorito.
Per un attimo fui tentato dal posare le labbra sulle sue... No, non posso, e se lei non volesse?
-Tarrant?- disse aprendo gli occhi.
Era stranamente tranquilla.
-Tu mi vedi?- le chiesi facendole il sorriso più grande e vero della mia vita.
-Certo Tarrant, non ho ancora perso la vista..- disse con naturalezza, mente si alzava sugli avambracci poi continuò - aspetta, Cappellaio! Tu sei qui!- scattò in piedi con un sorriso a 3000 denti.. per un attimo mi sembrò lo Stregatto.
-Si Alice sono qui!- le risposi alzandomi.
Mi buttò le braccia al collo, lasciandomi un bacio appena sotto la mascella... i brividi partirono dal punto in cui mi baciò per poi continuare ad espandersi per tutto il corpo..
-Mi sei mancato Tarrant.-
-Anche tu Cara...- dissi stringendola ancora di più a me, baciandole la testa... quanto ti amo Alice...

Alice alla ricerca della felicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora