Finalnente, ci sono.

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Tarrant

Sono tre ore che mi giro e mi rigiro nelle lenzuola. Più penso a quello che è accaduto, è più mi agito. Però sono contento... lei voleva baciarmi..
Ho paura che possa cadermi di nuovo di mano, devo fare qualcosa.
Mi alzo e vado nella mia stanza preferita, quella in cui realizzo i miei cappelli, e con un paio di cianfrusaglie che trovo in giro costruisco un piccolo "gabbiotto" senza porticine. Per toglierla da lì dovrebbe solo rompersi ma è impossibile, visto che non permetterò mai a nessuno di avvicinarsi alla lacrima.
Fatto questo, lo aggancio ad una catenina e la metto al collo.
Mi avvicino allo specchio e guardo la mia immagine riflessa, mh... molto elegante Tarrant! Non ti smentisci mai! Detto questo torno in camera mia, soddisfatto della mia creazione.

Alice

Perché Tarrant ci mette tanto ad arrivare? È quasi mattina ormai. Vorrei sentire il calore del suo corpo accanto al mio... vorrei che mi accarezzasse i capelli... vorrei che mi baciasse...
Come mai non viene? Forse la mia lacrima si è rotta, potrei non vederlo più...
-Tarrant ma che fine hai fatto...- sussurro mentre mi alzo.
Raggiungo lo specchio e mi osservo... ho i capelli arruffati, sembro un pagliaio... occhiaie profonde, che hanno un forte contrasto sulla mia pelle chiara, quasi bianca.. con questa camicia da notte sembro un fantasma.
Anche le mie labbra sono chiare, e questo non aiuta.. mi meraviglio di come Tarrant non sia scappato in preda al panico.

Tarrant

Stavo guardo la biglia quando le mie palpebre cominciarono a farsi pesanti, e la biglia cominciò a brillare lentamente.

Ero alle spalle di Alice, si stava guardando allo specchio e non mi vide arrivare. Le circondai la vita con le braccia e le sussurrai
-Eccomi Alice, ti prometto che non succederà più.- le scostai i capelli e partendo dal suo orecchio, le lasciai dei morbidi baci fino ad arrivare alla spalla.

Alice

Ad un certo punto sento delle braccia cingermi la vita, è il cappellaio.
-Eccomi Alice, ti prometto che non succederà più.- dice scostando i miei capelli, poi cominciò a lasciarmi piccoli baci sul collo.
-Tarrant...- gli dico, mentre socchiudo gli occhi, morendo ad ogni singolo bacio. Mi fa girare su me stessa, mi guarda negli occhi dicendo:
-Ora nessuno ci interromperà.-
Mise una mano sulla mia guancia e con il pollice disegnava il contorno delle mie labbra, l'altra mano era dietro la mia schiena, a spingermi verso il suo corpo. Poi ricomincia la sua meravigliosa tortura, comincia a baciarmi la spalla, poi sale fino ad arrivare all'angolo della bocca.
-Alice, io ti..- questa volta sono io a zittirlo, prendendo il suo viso tra le mani gli dico
-Ti prego, non perdiamo altro tempo.- poi poggio le mie labbra sulle sue. Sento il cuore battere violentemente contro il mio petto. Poi il bacio diventa meno casto, lui con gli occhi ancora chiusi comincia a far scorrere le sue mani sulla mia schiena, fino ad arrivare al mio sedere. Poi mi alza con dolcezza, prendendomi in braccio, sistemandosi tra le mie gambe. Mentre continuava a baciarmi, mi fece sedere sul comò davanti allo specchio, poi svanì. Scesi da lì e andai a letto, mi addormentai subito, eppure, continuavo a sorridere. "Ci siamo baciati! Ci siamo baciati!" continuavo a pensare.
Quella notte lo sognai, sognai di tornare con lui a Sottomondo, mano nella mano.

Alice alla ricerca della felicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora