Sono qui

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Tarrant

Continuo a pensare alle sue braccia calde che mi stringevano, era come guardare un arcobaleno, comparso dopo una terribile tempesta.
Tra quei ricordi magnifici e altri meno gradevoli.. mi addormento, mentre la piccola biglia è ancora stretta nella mia mano.. potrei giurare di averla vista brillare, giusto un secondo prima di chiudere le palpebre... ed entrare nel palazzo dei sogni.

Stavo passeggiando in un luogo sconosciuto, pieno di persone.
Mi guardavo intorno e vidi una nave che attirò subito la mia attenzione, mi avvicinai e... la vidi.. in tutto il suo splendore! Alice.
Lei stava per salire sulla nave, quando si girò di scatto e mi guardò come se avesse visto un fantasma. Ero sconvolto, sembrava tutto così reale! Lei cominciò a correre verso di me, non appena fu abbastanza vicina feci per abbracciarla.. ma poi lei attraversò il mio corpo, portando con se un altro pezzetto del mio cuore.
La seguii con lo sguardo, e notai che stava rincorrendo un tizio con il cilindro uguale al mio!
Corsi da lei, appena in tempo per osservare la sua espressione nel vedere il volto di quel signore.
Sembrava che le fosse caduto il mondo addosso.
-Signorina, tutto bene?- le chiese l'uomo.
-Si, certo signore, non si preoccupi.- si allontanò, con passi lenti e ciondolanti, poi salì sulla nave.
Si guardò intorno, con un briciolo di speranza negli occhi, come per cercare qualcuno.
Allora anche lei sente la mia mancanza... corro sulla nave e mi piazzo davanti a lei.
-Alice! Ei Alice, sono qui! Guardami!- dissi alzando le braccia - Concentrati! Sono Tarrant!!- continuo passandole una mano davanti agli occhi.
Per un attimo ebbe un espressione concentrata, come se cercasse di capire qualcosa, o magari come se cercasse di sentire qualcosa...
-Sto impazzendo..-sussurrò, poi cominciò a camminare con decisione.
Io rimasi lì, a guardarla.
-Alice, ti prego.- sussurrai.
Lei si bloccò, si girò verso di me e scosse la testa, aggrottando le sopracciglia.
-Sono pazza.- disse questa volta.
Corse via con gli occhi lucidi.
Abbandonai a se stesso ogni muscolo del mio corpo, e caddi sulle ginocchia con gli occhi che mi bruciavano.. poi mi svegliai

-Alice!-  urlai quasi saltando giù dal letto. La biglia che brillava fino a qualche secondo fa è tornata ad essere normale.. anche se tanto normale non è, che ci vuoi fare, siamo pur sempre nel paese delle meraviglie, no?

Alice

Salgo sulla nave, triste e amareggiata.
Pensavo davvero che fosse Tarrant.
Mi sembra anche di sentire la sua voce.. aspetta! Mi blocco e mi sembra di sentirla davvero, ma è come se fosse lontana, sbiadita... forse se mi concentro... No..
-Sto impazzendo...- dico a bassa voce.
Riprendo a camminare in modo più sicuro, quando sento chiaramente la sua voce.
-Alice, ti prego.- mi blocco di colpo e mi giro.. sono sicura di averlo sentito, deve essere qui!  "Non dire sciocchezze Alice!" di nuovo quella vocina..
-Sono pazza.- dico con gli occhi traboccanti di lacrime, la gola diventa un groviglio spinoso, quasi non riesco a respirare. Ora basta, corro via, non voglio che qualcuno mi veda piangere... sono pur sempre il capitano.

Alice alla ricerca della felicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora