È solo innamorato!

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Tarrant

Mi sveglio con un terribile rumore di sottofondo, sembra che il leprotto si sia di nuovo accanito sulla mia porta.
Eppure sento tutto ovattato, cammino sulle nuvole, le parole di Alice coprono il rumore delle tazze e delle teiere che si schiantano sulla mia porta.
"Ti prego, non perdiamo altro tempo."  mi ha detto, poi mi ha baciato.
Continuo a camminare verso la porta, e per poco il leprotto Marzolino non mi spacca una teiera in testa.
-È l'ora del tè, è l'ora del te!- urla quella palla di pelo.
Mi avvicino al suo orecchio con un sorriso dolce e gli sussurro:
-Amico mio, se non la smetti di svegliarmi in questo modo, ti faccio ingoiare un servizio da tè.- torno dritto e gli faccio un sorriso amorevole mentre gli accarezzo la guancia pelosa.
Poi giro i tacchi e torno dentro, sbattendo la porta.

Leprotto Marzolino

-È matto...- saltello via, alla ricerca della Regina Bianca.
-Il cappellaio è matto, il cappellaio è matto!- urlo mentre continuo a saltellare.
-Uh, ma come siamo perspicaci.- dice lo Stregatto, che intanto era comparso su un ramo.
-Non capisci! È matto è matto!- e corro via.
Conosco la strada per andare dalla Regina, quindi ci arrivo in fretta.

Mirana

Sto passeggiando tra alberi dai fiori rosa, e ci faccio due chiacchiere per tirarli un po' su di morale.
-Regina! Regina!- l'inconfondibile voce del leprotto attira la mia attenzione.
-Dimmi pure Leprotto.- gli dico dolcemente.
-Il cappellaio è matto!!- dice lui preoccupato.
-Oh, piccolo mio, stai tranquillo...- gli dico inginocchiandomi di fronte a lui per arrivare alla sua altezza -...è solo innamorato!-
-È matto! È matto! Ha detto che se lo sveglio ancora mi farà mangiare un servizio da tè!- mi dice tirandosi le orecchie verso il basso.
-Oh, questo è poco carino da dire.. non temere Leprotto, tu evita di svegliarlo e vedrai che non ti minaccerà più.-
Annuisce e se ne va borbottando qualcosa sulle tazze e sulle porte.

Alice

Dopo una dura giornata di navigazione,(che non sto qui a raccontarvi) torno nella mia cabina, aspettando l'arrivo del cappellaio.
Scelgo la camicia da notte più carina che ho e mi sistemo sul letto.
Questa volta non mi fa aspettare tanto, dopo una mezz'ora di attesa sento un certo calore dietro la schiena.
-Ti sono mancato?- mi sussurra mentre mi stringe a se con un braccio.
-Molto.- gli dico, facendogli allargare la presa per girarmi.
Indossava una camicia da notte bianca, i primi cinque bottoni erano sbottonati e da lì si vedeva il suo petto pallido.
Mi stringe a se con un braccio, e l'altro lo mette sotto la mia testa, facendomi da cuscino.
-Sai Tarrant, sei l'unica persona capace di farmi sorridere, sul serio.- a queste parole, sul suo viso spunta quel sorriso che io amo tanto.
-Alice, io ti amo.- dice quasi in un sussurro. È la prima volta che me lo dice! Sono così emozionata che non riesco a trattenermi, scoppio in lacrime.
-No tesoro, perché piangi? Non fare così, fai piangere anche me.- mi dice mente mi stringe a se e mi bacia la testa.
-Dai..- dice con voce tremante mente mi alza il volto con due dita.
Tra i singhiozzi gli rispondo:
-Anche io ti amo Tarrant.- mi sorride, si avvicina lentamente a me e mi lascia un bacio sulle labbra.
-Se smetti di piangere ti faccio un cappello!- mi dice sorridendo, io scoppio a ridere.
-Che ho detto?- dice aggrottando le sopracciglia.
-Nulla, nulla.- gli dico continuando a ridacchiare. L'espressione confusa che aveva sparisce, lasciando spazio ad un dolce sorriso.
-È così che ti voglio.- dice asciugandomi le lacrime.
-Sei così bella..- mi sussurra, mentre fa scorrere la sua mano dalla mia guancia fino alle mie cosce. Per un attimo mi è sembrato di vedergli uno strano luccichio nei suoi occhi...
Mi stringe fortissimo, quasi facendomi mancare il fiato. Non me lo lascerò scappare mai più, questo è assodato!

Alice alla ricerca della felicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora