capitolo 8

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"Che questa cosa rimanga tra noi,Emily..."

le sue parole mi girano e rigirano in testa come un disco rotto.Sono distesa a pancia in giù sul mio letto,nella mia camera,nella mia casa.Non fuori a sbaciucchiarmi con ragazze che non sono neanche lesbiche.Nonostante tutti i miei pensieri di ribrezzo verso Alison continuo a mordermi il labbro al pensiero delle cose che abbiamo fatto,nel modo in cui mi afferrava i fianchi,mi baciava il collo...mi toccava le parti intime come se stesse toccando qualcosa di 'facilmente infrangibile'e non voleva rischiare di romperlo.Lo sfiorava delicatamente come se non volesse lasciargli ditate o impronte della sua presenza. "come se non volesse farsi scoprire..." mormoro. Il fatto che sia successo mi da un senso di rabbia e di benessere, cose che insieme stanno da schifo. come la mia autostima. Se parlassi con qualcuno di questo 'avvenimento' mi prenderebbe a schiaffi e non per il fatto che l'ho fatto in un bagno di un qualsiasi locale e con una persona che conosco a malapena ma perché mi sento da schifo e in colpa per questo. "io non sto bene."


dopo un lungo viaggio nella mia mente girovagando nella mia coscienza ho finito col risultare paranoica e complicata. "Cazzo Em, lo hai fatto! e per giunta con una gran bella gnoccona! Fottitene se ti ha usata per farsi un giro nel 'magnifico e bel mondo delle lesbiche', lo hai fatto e conta solo questo."sorrido. Non credevo che parlare con se stesso aiutasse davvero, ma adesso lo so per certo.Voglio uscire da questa camera e ricominciare tutto d'accapo,mi scorderò della 'scopata' con Alison anche se -ammettiamolo- è stato molto bello e desiderato.Mi rotolo in modo da essere a pancia in su e mi alzo come fossi un guerriero pronto per la battaglia. Apro il mio grosso armadio e prendo la mia giacca di pelle nera,scendo sotto a tutta velocità e afferro le chiavi di casa "Mamma io esco!non aspettarmi!"detto questo apro la porta e senza voltarmi la chiudo alle mie spalle.


il mondo senza problemi è fantastico.Tutto è libero e spensierato.Tutti i pensieri svaniscono e finiscono nel dimenticatoio pronti per essere tagliuzzati pezzetto per pezzetto.Il sole abbagliando gli alberi spogli e secchi fa si che inganni la mia vista facendoli sembrare più belli e luminosi "Tutto è più luminoso".


Passano ore,minuti e secondi.Il tempo vola e credo che sia il momento di tornare a casa,non vorrei far spaventare mia madre.Il sole che prima abbagliava gli alberi spogli e secchi svanisce,facendoli tornare al loro brutto aspetto.Le nuvole iniziano a colorarsi di un grigio scuro,la dolce brezza che prima mi scuoteva i capelli si trasforma in un vento che gradualmente si fa più pesante e insistente.In strada,i bambini che prima giocavano spensierati e divertiti spariscono e anche le altre persone fanno lo stesso.Deserto.Una goccia mi bagna la fronte e un'altra il naso,goccia dopo goccia inizia una pioggerella leggera che -anche questa-si trasforma gradualmente in una pesante e insistente pioggia.Sfortunatamente non ho portato l'ombrello e neanche vestiti abbastanza caldi,il freddo mi attraversa la pelle facendomi rabbrividire e la pioggia mi infracidisce i vestiti e i capelli. Accelero il passo,mi muovo il più velocemente possibile ma ancora senza correre,mi godo la pioggia.la lunga strada che percorro è desolata tranne per una macchia rossa-ancora lontana-che si muove verso la mia direzione.Ad ogni passo il corpo inizia a prendere forma fino a quando riesco a vedere ogni singola parte del corpo tranne il viso coperto dall'ombrello. Distante ormai qualche metro si riesce a individuare una ciocca di capelli bionda. Avvicinandosi sempre di più si vede il collo fino a quando riesco a riconoscere il viso.Mi fermo.Il corpo si blocca e si spegne, il cuore inizia a battere più velocemente,le gambe tremano e gli occhi non battono più ciglio. è Alison. Quei pensieri ormai buttati e tagliuzzati nel dimenticatoio iniziano a rifiorire come se si stessero riattaccando tra di loro. Lei si ferma ad almeno due metri di distanza. Ci guardiamo dritti negli occhi senza distogliere lo sguardo.Non riesco a farne a meno.Lei muove la bocca come se volesse proferire parola,ma non lo fa e continua a guardarmi. Vai via!Va Via! Ma non lo faccio.Rimango esattamente immobile.



Alison POV'S


Continua a fissarmi senza dire una sola parola e so,che non parlerà.Dopo che siamo uscite da quel bagno tutte scompigliate e tutte accaldate mi ero dimenticata di aspettare una persona,una persona molto importante.Lui era seduto davanti al bancone con un bicchiere di scotch tra le mani e lo sorseggiava pian piano,come se non volesse finirlo subito.Quando ha incrociato il mio sguardo era come seccato,e lo capivo...lo avevo fatto aspettare li per almeno quaranta minuti pieni.Si era avvicinato a passo minaccioso verso di me,credevo che mi sgridasse ma non lo ha fatto.Si era messo davanti a me e mi ha baciato,ma non un semplice bacio,uno di quelli da film.Emily era sbigottita,lo si capiva dalla faccia che aveva in quel momento.Io non sapevo che dire,mi sono fatta trasportare dal panico e quindi ho detto "Emily lui è Noel...il mio ragazzo."

Emison:Vedo Solo Il Suo Sorriso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora