Capitolo 16

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Stamattina proprio non ce l'ho fatta a svegliarmi in tempo così sono costretta ad entrare  alla seconda ora.

Mi dirigo in segreteria per firmare il permesso. Entro nell'ufficio sbadigliando distrattamente e per poco non mi prende una sincope.

Davanti a me c'è Christian chino sulla scrivania della segretaria, intento a firmare. A quanto pare anche lui ha fatto tardi oggi.

Sentendo il rumore dei miei passi si gira in direzione della porta.
Quando i nostri sguardi si incrociano gli angoli della sua bocca si inarcano e con una mano si accarezza la nuca.

Gli restituisco il sorriso e agito il foglietto del permesso.

"Fatto tardi stanotte signorina?" mi domanda malizioso.

"Non riuscivo a dormire." Sto al gioco.

Mi passa accanto per uscire e mi sussurra all'orecchio: "La clausola dell'accordo è saltata".

Resto lì impalata . Un po' per riflettere sulle sue parole e un po' perché il suo respiro caldo sul collo mi ha fatta rabbrividire.

La segretaria deve chiamarmi più volte per riportarmi alla realtà .

••••

Sono fuori dalla mia aula in attesa che suoni la campanella della seconda ora.
Sto al davanzale della grande finestra, che affaccia sul campo da calcio adiacente alla palestra, con la testa poggiata sui pugni.
Guardo di sotto le terze che fanno educazione fisica .

I ragazzi stanno terminando una partita di calcetto mentre le ragazze sono nella palestra coperta a giocare a pallavolo, lo capisco dallo stridio delle scarpe sul pavimento.

Qualcuno mi si mette di fianco imitando la mia posizione.

Non ho nemmeno bisogno di girarmi a controllare perché già so che quel l'essenza di One Million proviene da Christian.

"E adesso?" mi chiede.
Un sorriso malizioso mi si stampa sul volto e lo nascondo con i lunghi capelli  biondi che stamattina ho lasciato sciolti per motivi di tempo.

"Adesso entriamo nelle nostre rispettive classi e studiamo" dico sarcastica.
Cerco di mantenere le distanze perché ho deciso che questa storia non può continuare, devo risolvere la questione Nikolas e comunque non potrò mai avere una relazione col mio fratellastro, quindi tanto vale smettere subito.

"Cosa c'è? Ti ha morso una vipera? Sei velenosa stamattina. Mi piace di più la tua versione di ieri sera" asserisce lui.

Sbuffo. "È meglio se non ti piaccio. Quello che abbiamo fatto ieri sera è stato un tremendo errore e non dovrà capitare mai più". Cerco di avere un tono convincente.

Missione fallita. Chris sta sorridendo.

"È come se mi avessi detto che muori dalla voglia di baciarmi ancora " mi dice sollevando un sopracciglio.

"E infatti è proprio quello che penso, ma non è quello che farò." Ammetto schietta, non ho paura di dire quello che penso.

"Vedremo" mi dice con aria di sfida. La sfida più sensuale di tutti i tempi.

Ormai siamo faccia a faccia.
Mi guarda dritto negli occhi ed è una cosa che adoro, così posso ammirare il suo viso stupendo.

A partire dai due bellissimi buchi neri capaci di risucchiarmi all'interno della sua anima, corredati da sopracciglia perfettamente simmetriche senza l'aiuto di un'estetista .
Naso piccolo e ben proporzionato e le labbra... sono sicuramente la parte che preferisco.
Sode e carnose al tatto e poi gli conferiscono un'espressione perennemente imbronciata.

C+C. Truly. Madly. Deeply.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora