Capitolo 24

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Ieri sera sono tornata a casa come una furia. Ho rischiato di schiantarmi con la macchina almeno tre volte.

Una volta a casa ho spento il cellulare e sono andata a dormire senza cenare (cosa di cui mi sono pentita amaramente).

Stamattina mi sono svegliata prestissimo e adesso sono appostata davanti al cancello della scuola, in attesa di Christian. Devo parlare con lui assolutamente.

I miei compagni di classe si fermano affianco a me e si mettono a discutere del compito di storia in programma per oggi. Pare che abbiano tutti il terrore di essere impreparati, tranne Lisa. Figuriamoci! Lei si impegna come una matta in tutto quello che fa. Vuole essere la numero uno, peccato che i miei voti siano sempre più alti dei suoi.

Vedo Luke e Scarlett arrivare insieme e dopo pochi istanti, compare anche Christian.

Rubo il casco di Daniel dalle sue mani e mi fiondo in direzione del mio futuro fratellastro.

Se fossi un cartone animato adesso ci sarebbero delle fiamme ardenti nei miei occhi.

Christian mi guarda arrivare e, appena sono abbastanza vicina, mi chiede come sia andata ieri da Nikolas e perché avessi avuto il cellulare spento per tutta la sera.

Non gli rispondo, mi infilo il casco del mio amico e gli ordino di salire in moto.

Lui fa come gli ho detto e partiamo mentre la campanella suona per l'inizio delle lezioni.

Dopo pochi metri incrociamo Costa che ci guarda esterrefatto e gli faccio un cenno con la mano per fargli capire che lo chiamerò più tardi.

Christian accelera di botto e sono costretta ad abbracciarlo per non cadere.

Il solo contatto con il suo corpo mi fa stare bene, anche se ho un milione di motivi per avercela con lui, in questo momento me ne sono quasi dimenticata.

"Dove vuoi andare?" mi domanda alzando la voce per farsi sentire attraverso il casco.

"Non lo so! Un posto dove non ci possa sentire nessuno " urlo a mia volta.

••••

Dopo venti minuti Christian devia su una stradina sterrata, inoltrandosi nel fitto della vegetazione.

Il percorso è tutt'altro che agibile e ho il terrore di cadere.

Ad un tratto ci fermiamo. Non capisco cosa abbia in mente.

Quando scendiamo dalla moto lui mi prende per mano e mi fa strada fra gli alberi. Sembra conoscere molto bene il sentiero, infatti lo attraversa senza esitazioni.

"Chris dove mi stai portando?"

"Ancora pochi metri e siamo arrivati. Ti piacerà questo posto" promette.

Ed ha perfettamente ragione: superata la barriera di piante, si apre davanti a noi un panorama mozzafiato. Il percorso termina su uno strapiombo e in lontananza si scorge la nostra città.

Sento un rumore di acqua e spinta dalla mia solita curiosità, mi avvicino al bordo ripido, senza mai lasciare la mano di Christian, anzi stringendola più forte perché soffro di vertigini.

Sotto di noi una piccola cascata si genera dalle rocce, creando uno specchio d'acqua cristallina che poi si restringe fino a formare un fiumiciattolo.

"Sapevo che ti sarebbe piaciuto qui!" esclama Christian osservando il sorriso che mi è comparso sulle labbra.

"Come hai trovato questo posto?" domando.

Lui fa spallucce e non risponde, tenendo lo sguardo puntato verso la vastità del cielo, poi mi tira a sé e mi abbraccia.

C+C. Truly. Madly. Deeply.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora