Capitolo 34

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La tensione che c'è fra me e Christian sta complicando la vita in casa Tognetti.
In realtà sono io ad essere scostante nei suoi confronti mentre lui alterna momenti di gentilezza a momenti di apatia totale, in ogni caso gli rivolgo la parola il meno possibile, ad esempio quando siamo a tavola.
La mattina siamo sempre costretti ad andare a scuola insieme e devo ammettere che è abbastanza difficile ignorarlo quando siamo soli in macchina e lui si inventa mille scuse per attaccare bottone.
Quando invece il tempo lo permette andiamo con la sua moto e lui si mette a correre come un pazzo costringendomi ad abbracciarlo.
A scuola ha smesso di punzecchiarmi e da una parte ne sono felice, mentre dall'altra un po' mi mancano le sue attenzioni, seppur particolari.

La festa delle gemelle è imminente e io ho sfruttato la nuova amicizia con Raffaele per ottenere dieci tavoli al Nest, un locale molto in che si trova in centro, e nel primo pomeriggio io e lui andiamo insieme a consegnare gli addobbi per domani.

Alla fine delle lezioni Io e il mio gruppetto di classe, più Costa, Lucas, Christian e Mary ci troviamo, più o meno insieme, al muretto di fronte alla scuola, quando da lontano scorgo Raffa che finalmente sta uscendo da scuola.

Si avvicina spedito a noi e si dirige direttamente verso di me, mi abbraccia per circa cinque lunghissimi, imbarazzanti secondi e mi da un bacio sul collo. Mentre io resto immobile domandandomi chi gli abbia mai dato tanta confidenza, il ragazzo avvicina la sua bocca al mio orecchio e bisbiglia: "Scusami, non sono pazzo, dopo ti spiego tutto. Ti devo un favore". Poi si stacca velocemente come è arrivato e si mette a salutare gli altri cominciando dalle ragazze, causando un violento attacco ormonale alle gemelle.

Mi accorgo che Christian mi sta guardando di sbieco, palesemente nervoso, e che non sta affatto prestando attenzione al discorso di Mary, che continua a parlare senza realizzare di non essere ascoltata.

Quando Raffa va a salutare anche lui Chris lo guarda a malapena e io trattengo un ghigno di soddisfazione.

"Andiamo Charlotte?" mi chiede il PR.

"Certo, sono pronta. Volevo chiederti... mi riaccompagni tu a casa?"

"Chiaro, ma prima andiamo a mangiare qualcosa, sto morendo di fame" esclama lui portando una mano all'altezza dello stomaco.

"Per me va più che bene. Allora do il casco a mio fratello, tanto per oggi non ne avrò più bisogno" dico alzando la voce quando pronuncio la parola <fratello>.

Mi avvicino a un Christian più contrariato che mai e gli porgo il mio elmetto rosa. "Tieni, torno con Raffa" poi mi rivolgo a Mary "Se vuoi te lo presto, a me non serve, se vuoi farti un giro con lui..." esclamo con un tono ambiguo che lascia aperta la possibilità di interpretare le mie parole in due modi diversi, poi mi volto senza neanche aspettare la risposta.

Do un bacio a Scar e uno a Costa che
mi guardano con fierezza, saluto gli altri mandando bacetti e vado via con Raffaele.

Quando entriamo in macchina sua, una Golf color argento, vengo colpita dall'intenso profumo di menta e noto stupita l'incredibile pulizia degli interni, a differenza del mio abitacolo che è sempre lercio e pieno di bottiglie vuote, carte di caramelle e quant'altro.

"Ehi perdonami per prima, avrai pensato che sono un tipo strano, ma c'era la mia ex e volevo farla ingelosire. Ho agito senza riflettere, davvero scusami tanto" ammette mentre svolta sulla tangenziale.

"Onestamente mi era sembrato un po' eccessivo, ma non ti preoccupare non è un problema. Se posso chiedertelo, chi è la tua ex ragazza? La conosco?"

"Figurati, certo che puoi saperlo, è Lidia della terza H, l'avrai notata sicuramente a scuola visto che porta i capelli rosso fuoco, come Jessica Rabbit"

C+C. Truly. Madly. Deeply.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora