Quei due lo sapevano. Lo avevano sempre saputo. Eppure avevano scelto di morire.
Albus Silente non riusciva a capacitarsene. Certo, il loro legame era puro e nobile, ma talmente avventato e corrosivo che li avrebbe portati alla distruzione delle loro vite. Come potevano accettare una cosa del genere?
Un tempo, anni prima, non avrebbe trovato una risposta. Per lui sacrificare il potere era inconcepibile. In quel momento, però, fu un altro il sentimento che lo attraversó: l'ammirazione. Il loro era stato un coraggio fuori dal comune, assolutamente unico. C'era da aspettarsi che Harry ne fosse uscito così forte. Un legame talmente puro da provocare un cambiamento del destino e il rovesciamento del male.
Il pensatoio era ancora lì, sulla scrivania in mogano. Silente lo osservava con una punta di rammarico: avrebbe preferito non sapere.
Quando udì dei colpi alla porta, si disse che era arrivato il momento. Per un attimo pensò di nascondersi, poi si diede del vigliacco. Era talmente stanco di aver paura della verità. Nel momento in cui il rintocco di un pugno sbattuto ricominciò, decise di rispondere.
-Si, avanti!-
La porta si aprì ed entrò Lily, seguita da James. Nei suoi occhi verdi, lei, aveva ancora una luce tagliente che si sarebbe addolcita solo qualche anno dopo. Era difficile per Silente vederla come una ragazzina, si era abituato, non senza difficoltà, a trattarla come una donna. E anche James. Vedeva la sua immaturità negli sguardi, nei movimenti, nell'ossessione che aveva nello scompigliarsi i capelli. C'era ancora molta strada da affrontare, prima di diventare l'uomo che lui aveva conosciuto.
-Sono contento che siate venuti, ho fatto delle scoperte-.
James annuì. -Sappiamo già tutto, i nostri ricordi sono tornati-.
Silente si sorprese per un attimo, ma poi sorrise: c'era da aspettarselo.
-Oh- mormorò.
Lily si fece avanti. Era un po scocciata, probabilmente perché James non le aveva permesso di parlare.
-Quindi ha scoperto anche perché siamo qui?-
Ecco. La domanda di Lily lo colpì in un punto molto sensibile. Aveva trovato i suoi ricordi, ma non quello. Per quale assurdo motivo?
-Quando vi ho mandato qui, ho cancellato i ricordi riguardanti i vostri ultimi avvenimenti. Li ho estratti dalla mia mente e deposti in un angolo della mia collezione. Oggi, con il pensatoio, li ho riavuti. Ho memoria dello Specchio, della decisione di stare lontani per salvaguardare le vostre vite e del futuro cambio di piano. Ma non ricordo altro-.
Lily non si accigliò durante il discorso di Silente. Tranne che per un misero momento, in cui aggrottò la fronte. Il preside aveva nominato lo Specchio delle Brame.
-Ho parlato con voi, poco prima del salto, perché non dovrei ricordarlo?- continuò, più rivolto a se che agli altri.
-Sono abbastanza certo che lei abbia già la risposta a questa domanda, Signore- fece James.
Silente sorrise. -Si, infatti. L'ho rimosso dalla mia memoria perché saperlo prima del momento giusto avrebbe comportato dei rischi. E ancora non me lo ricordo, semplicemente perché non è un mio ricordo. Siete voi due, la chiave. James, Lily, non siete qui per riferire un messaggio. Dovete farmi vedere qualcosa, non è così? Qualcosa che l'ultima volta non ho visto, proprio per impedire un cambiamento della storia!-
Silente concluse soddisfatto il suo discorso, studiando lo sguardo dei ragazzi. Aveva fatto centro, ne era sicuro. Tuttavia, c'era ancora qualcosa da fare.
-Molto bene, Signore. Ha ragione su tutto. Se non le dispiace, faremo meglio ad andare, in modo da poter tornare nella nostra epoca il prima possibile. Stiamo già apprendendo troppo- disse Lily.
-Mi dispiace, cara. Temo che non sarà possibile, momentaneamente. Sono cambiate molte cose, dal giorno in cui vi ho spedito qui. Credo che fareste meglio a tenervi per voi la questione. Sarebbe troppo pericoloso diffondere le informazioni, se non siamo sicuri della loro utilità-.
Lily stavolta era davvero accigliata. -Con tutto il rispetto, Professore. È stato lei a mandarci qui. Se avesse creduto che l'informazione non fosse utile..-
-Lily, ripeto che io non avevo visto ciò che avete da mostrarmi-.
-Quindi è stato tutto inutile?!- intervenne James. -Abbiamo viaggiato per vent'anni senza alcuna garanzia, per niente?-
Silente si sentiva in colpa. Perché doveva sempre avere quei due sulla coscienza?
-È possibile, mi spiace. Però posso riportarvi a casa in un paio di giorni-.
Questo sembrò placare l'animo infuocato di Lily. Tuttavia non sembrava disposta a perdonare Silente. Nonostante, tecnicamente, fosse il suo Preside. Si alzò, rigida, afferrando James per un braccio e trascinandolo fuori dalla porta. Così uscirono, portandosi sulle spalle il peso di quelle informazioni. E per la prima volta nella vita Albus Silente si diede del vigliacco.
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You swore
Fanfic《Non si sarebbe arreso così facilmente. Non con tutto quello che c'era in gioco. Osservò l'ufficio, cercando di mantenere la calma. Era un salto nel vuoto, lo sapeva benissimo. Ma si sarebbe gettato mille volte ad occhi chiusi, senza rimorsi. Aveva...