7;c'è sempre una prima volta

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-Grazie,Álvaro-affermò Ana sorridente.
-Per cosa?-domandò lo spagnolo confuso.
-Per tutto.
Sono felice di averti conosciuto.-gli rispose convinta.
-Beh,sono fortunato io ad averti conosciuta.-

Álvaro le si avvicinò piano piano alle labbra,rimanendo a pochi millimetri da lei.

La giovane provava una strana sensazione nella pancia,come delle fitte.
Chiuse gli occhi e si avvicinò al ragazzo.
Mancò poco per far congiungere le loro labbra,quando una voce richiamò Ana.

Lei si allontanò imbarazzata da Álvaro e scorse Marko fissarli.

-Ehm...ciao ragazzi...ecco io non volevo interrompere nulla.
Ma Ana,tra poco comincia la seconda parte dell'intervista.-
-Uh,okay...-rispose la ragazza imbarazzata e salutò Álvaro con un gesto della mano.

[...]

-Bene,anche la seconda e ultima parte dell'intervista,è andata!
Ottimo lavoro ragazzi!-si complimentò l'addetto alle riprese.

Successivamente,Patrick prese Ana in disparte:
-Potresti farmi un enorme favore?-domandò speranzoso.
Ana annuì.
-Beh,ecco,la prima intervista di Marko è andata,ma a breve dovrebbe arrivare un altro calciatore,questa volta argentino...parla italiano,ma fare l'intervista nella sua lingua madre sarebbe il massimo perchè così può esprimere ciò che dice con i termini che vuole.
Ecco...potresti tradurre anche la sua?
Allora,ci stai?-
-Certo.-acconsentì Ana sorridente.
-Bene,grazie mille.-
-Si figuri...grazie a lei.-esclamò.

La giovane si allontanò da lui,prese le sue cose e scrisse un messaggio ad Álvaro:
'Ehi Morata,io ho finito.
Tu?'

La riposta non tardò ad arrivare:
'Sono fuori.
Ti aspetto.'

-Ana,sei pronta?-le chiese Marko.
-Pronta per cosa?-rispose lei confusa.
-Per tornare a casa...ti devo accompagnare no?-domandò sorridendole.
-Ah,ma oggi la tua ragazza non ha bisogno di un passaggio per andarsi a fare la manicure?
Io credo di sì.
Vai da lei,ne avrà sicuramente bisogno,tanto di amici veri ne ho già.-gli rispose in modo più sicuro possibile.

Marko rimase sbalordito.

-C-cosa stai insinuando?-domandò incredulo.

Mai nessuno gli aveva parlato così.
Ma c'è sempre una prima volta,in fondo.

-Non sto insinuando nulla.
Mi hai lasciato sola sotto alla pioggia,se non ci fosse stato Álvaro,mi sarei presa l'influenza,è una cosa concreta.
Se mi dovevi lasciare a piedi,potevi evitare di accompagnarmi la mattina,o almeno potevi avvisarmi,così mi organizzavo.-prununciò le parole con un leggero rancore.

Seppur arrabbiata,provava dispiacere nel discutere con lui.

-Hai ragione,scusa.-ammise lui chinando il capo.

Ana rimase un po'scossa,ma poi accettò le sue scuse,lo salutò e si diresse verso l'auto di Álvaro.

-Ehi,bella!-Ana arrossì al complimento dello spagnolo,successivamente si limitò a salutarlo con un bacio sulla guancia e con un sorriso.

-Ma Álvaro,di lì e casa mia...-disse Ana a metà viaggio.
-Chi ti ha detto che stiamo andando a casa tua?-gli rispose lo spagnolo,di rimando e lei,come risposta,fece una faccia confusa.
-Non ti preoccupare piccola Ana,ci pensa il tuo Álvarito-le sorrise.
Lei sorrise di rimando.

Con lui era diverso,si sentiva accettata per quello che era.

Forse lui era quello giusto.

Forse era ora di dimenticare Marko.

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Ehi❤

Spero che questo capitolino vi sia piaciuto❤

Voi chi shippate:Álvana o Marna (?)

Grazie per tutto...alla prossima!❤

I NO LONGER LIVE WITHOUT YOU/ In revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora