Eravamo in caffetteria. Laura era appena arrivata ed io la stavo aspettando al tavolo. Mi ero presa un cappuccino e lei un caffè, eravamo entramebe imbarazzate e nessuna di noi due ebbe il coraggio di tirare fuori il discorso del bacio. Le chiesi scusa e andai in bagno, dovevo darmi una svegliata, ricompormi, tornare di là e chiedere spigazioni a Laura. Uscii dal bagno e vidi Laura lì davanti a me con le braccia incorciate.
"Questa situazione mi è familiare.." disse lei con tono sexy. Diamine, era lì che mi guardava maliziosamente, mi aveva sedotta. Non potevo resistere, l'attrazione nei sui confronti cresceva ogni secondo di più. Le saltai addosso e incollai le mie labbra alle sue. Le nostre lingue si incontrarono ed io non riuscivo a staccarmi. Lei rispose molto positivamente alla mia azione, mi prese in braccio e io mi avvinghiai a lei incrociando le mie gambe dietro la sua schiena. Mi porto in bagno e sbattè la porta alle sue spalle. Mi spinse contro il muro dove la mia schiene aderì completamente. Pensai che nonostante fosse etero sapeva farci molto bene con le donne, forse recitare nel ruolo di Alex le aveva insegnato qualcosa. Mi teneva sollevata da terra tenendo i suoi palmi sulle mie chiappe. Io nel frattempo avevo inserito le mani nella sua maglietta facendole passare dalla sua nuca, accarezai la sua colonna vertebrale e successiavamente le graffiai la schiena. Lei dopo essersi staccata dalle mie labbra, inizio abaciarmi letamente il mento, poi scese sul collo dove lasciò un succhiotto.
Sentii bussare alla porta ma per mia sfortuna non bussarono alla porta del bagno, ma alla porta di casa mia. Mi svegliai di colpo. Era tutto un sogno..
Guardai l'ora, era mezzogiorno. Cazzo erano le 12:00, avevo appuntamento con Laura alle 10:00, chissà cosa avrà pensato, sicuramente che le ho dato buca apposta.
I miei pensieri furono interrotti dal camapanello che non smise di suonare fino a che non andai ad aprire.
"Tay, finalmente hai aperto, sono 5 minuti che busso. Ma cosa ci fai in pigiama, non dirmi che ti sei svegliata adesso!" disse Uzo tutta agitata.
"Purtroppo sì" dissi io rassegnata.
"E quindi con Laura non ci hai parlato.." chiese lei.
"Se mi sono appena svegliata, spiegami come avrei potuto parlare con lei, cazzo Uzo!" dissi furiosa. Quella mattina non ero molto di buon umore.
"Ok ok, scusa, era una domanda retorica.."
"No, perdonami tu, sono un po' turbata sta mattina" dissi io dopo essermi accorta di aver esagerato.
"Non ti preoccupre. Ero venuta a sapere cosa vi eravate dette tu e Laura, ma, ora vado, ti lascio decidere quello che vuoi fare.. con Laura. Ciao Tay! Chiamami!" disse Uzo e uscì da casa mia chiudendo la porta alle sue spalle. Dovevo fare qualcosa per scusarmi con Laura. Siccome sapevo che viveva da sola avevo deciso di andare a casa sua sperando di trovarla lì e sperando che fosse effettivamente sola. Mi camibiai in fretta, presi le chiavi di casa e dell'auto ed uscii di corsa. In 20 minuti ero arrivata a casa di Laura. Bussai e subito la porta si aprì.. era Ben in accappatoio. Cazzo e ora cosa gli dico...
"Ciao Taylor, cosa ci fai qui?" mi chiese lui divertito.
"Stavo cercando Laura, è in casa?" chiesi sbirciando l'interno della casa.
"Sì, dovrebbe uscire dalla doccia a momenti.." affermo facendomi l'occhiolino e rivolgendomi un sorriso malizioso. Avevo afferrato il fatto che avevano appena finito di fare sesso sotto la docciao. Grandioso.
"Oh scusa, non volevo disturbarvi.." dissi io un po' imbarazzata.
"Non ti preoccupare, non hai interrotto nulla, purtroppo.." disse lui abbassando lo sguardo. "Ora te la chiamo.." disse dirigendosi verso il bagno. Io nel frattempo ero rimasta sulla porta, non mi aveva nemmeno invitata ad entrare quello straccio d'uomo.
"Taylor, cosa ci fai qui?" chiese Laura dirigendosi verso di me. Lo sapeva benissimo cosa ero venuta a fare a casa sua, ma a causa della presenza di Ben decisi di mentire.
"Oh nulla, volevo solo discutere dello show con te. Ma se hai da fare non ti preoccupare, possiamo parlare un'altra volta.." dissi io con fretta di andarmene da lì.
"Non preoccupatevi ragazze, se avete da fare vado a fare la doccia a casa mia.." disse Ben.
Stavo per dirgli che sarei andata via io per lasciarli soli, ma Laura parlò prima di me.
"Sì, grazie Ben, ci faresti un piacere!" disse lei invitandolo ad uscire. Lui annuì, andò a cambiarsi e subito dopò tornò da noi con addosso una t-shirt e dei jeans. Salutò Laura con un bacio sulla guancia e poi se ne ando chiudendo la porta di casa lasciandoci sole.
"Sta mattina non sei venuta." disse Laura rompendo il ghiaccio.
"Mi dispiace, mi sono svegliata tardi.." replicai io.
"Non ti preoccupare.." era sempre così dolce, adoravo il fatto che fosse così carina e gentile con me.
"Comunque.. sono venuta qui per.." mentre parlavo Laura si avvicinava sempre di più a me e questo mi faceva abassare il tono della voce e rallentare il ritmo delle parole, infatti avevo iniziato a fere delle brevi pause tra una parola e l'altra. "...sono venuta qui per.. parlare.. di..quel.." non riuscii a finire la frase che Laura mi baciò di nuovo. Un bacio dolce, ma furtivo. Avrei voluto continuasse ma si staccò da me.
"Di questo?" chiese lei con voce roca. Cazzo quanto era sexy. Volevo baciarla ancora, ancora e ancora, ma decisi di resistere al mio impulso e chiarire la questione. Dovevo sapere cosa significasse per lei.
"Esatto!" le dissi cercando di essere più lucida possibile. Non volevo cedere di nuovo, oppure si, sarebbe stato meglio cedere. Era troppo seducente quella donna, dannazione.
"Devo sapere cosa significa per te.." dissi lentamente.
"Per me significa molto, sei la prima donna che io abbia voluto baciare, la prima alla quale non riesca a resistere.. susciti in me un sentimento d'amore nei tuoi confronti, sei tu, e solo tu in grado di farmi questo effetto.." era possibile che Laura Prepon provasse per me quello che io provo per lei? Non riuscivo a crederci. Dopo il suo discorso mi spuntò sul viso un sorriso gigante, che non riuscivo a trattenere, ero troppo felice. Decisi di fare io la prima mossa questa volta. Volevo baciarla, mi avvicinai, ma lei mi fermò.
"Ora tocca a te dirmi cosa significa.."disse lei.
"Ecco vedi.. sei tu la persona che mi scombussola la vita! È a te che penso ogni volta che sono distratta, mi sono persa nei tuoi occhi e non riesco a fare meno di te, sei tu, e solo tu in grado di farmi questo effetto.." dissi ripetendo le ultime parole che aveva detto lei. E come a me anche a lei spuntò il sorriso.
Ci guardammo per un pò, indecise sul da farsi. Eravamo lì in piedi, l'una di fronte all'altra, con il cuore in mano.
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LAYLOR _ impossible
Fiksi Penggemar"Era tutto ciò che desideravo, ma perché? perché l'avevo fatto? perché ero scappata via? perché non ero rimasta?... Tutte queste domande rimbombavano nella mia testa ed io non riuscivo a darmi una risposta. Era tutto così fottutamente complicato."