Sono passati 6 mesi dalla morte dei miei genitori. Eravamo in macchina,tornando a Beverly Hills, dopo aver passato una bella giornata insieme. Stavamo ridendo,mi ricordo ancora quando io e mio padre cantavano a squarciagola,a un certo punto un'ombra nera ha coperto la macchina,e non ho visto più nulla. Mi sono svegliata per strada,di fronte a me c'erano i soccorsi. L'ambulanza ha caricato una barella sulla quale mi ci hanno messa e trasportata sopra. I miei pensieri erano così confusi,gridavo, urlavo, non sapevo ancora se i miei genitori fossero sopravvissuti a quell'incidente.
"Selena" grida mia zia. Eh si,ora vivo con mia zia. Dopo la morte dei miei ha promesso a se stessa che si sarebbe presa cura di me,anche se è spesso molto assente per lavoro. Mi da tutto quello che può permettersi,acqua, cibo,vestiti,scarpe. Cerca in tutti modi di rendermi felice,e pensa che lo sia,anche se così felice non sono.
Scendo dalle scale a mi dirigo verso la cucina. Anne si gira verso di me e mi abbraccia piangendo. Non capisco il motivo del pianto finché vedo che sul foglio che stava leggendo ci sia scritto che può fare l'operazione. Mia zia ha il cancro al seno e ha intenzione di rimuoverlo prima che possa andare storto qualcosa. Sono davvero felice per lei,perderla è l'ultima cosa che vorrei. Ora non ho nessuno tranne lei,sarei completamente sola.
Mi guarda negli occhi e si porta una mano per asciugare le lacrime.
"So a cosa stai pensando tesoro,ma ti assicuro che l'operazione andrà bene,va bene? Quindi,che non ti venga in mente di essere pessimista a pensare che io muoia" Dice scherzando. Ma come fa a scherzare con questo problema? Ovviamente non penso che prenda questo alla leggera,so che lei sta più male di quanto lo stia io,quindi cerca di essere ottimista solo per farmi stare bene.
"Ti prometto che dopo l'operazione,ci rivedremo ancora,e da quel momento staremo sempre insieme,ho giurato sulla tomba dei tuoi genitori e a me stessa che mi sarei presa cura di te".
"Non fare promesse che non puoi mantenere,allora." Comincio a sentirmi in colpa quando abbassa lo sguardo e inizia a fissare il vuoto.
"Le promesse non saranno mai come il destino vuole che siano,zia." Le do un bacio sulla fronte,e esco di casa. Fa molto freddo fuori,ma non importa. Ho bisogno di distrazioni,e correre penso sia la cosa giusta da fare. Arrivati a un certo punto della mia vita,vorrei a volte dimenticare chi sono e cos'ho perso.
Sento davvero freddo. Sono uscita con una canotta scollata,e ora che me ne accorgo mette in risalto il mio seno. Vorrei ritornare indietro a prendermi una giacca, ma è troppo lontano. Mi sono allontanata troppo.
"Ehi" Sento dire da qualcuno dietro me,mi volto di scatto per vedere chi è. Ha le labbra carnose,e rosee. Ha un pearcing sul naso,e lo stesso colore dei miei occhi. I suoi capelli sono color biondo platino,e si riesce a notare il suo lungo ciuffo.
"E tu chi sei?" chiedo interrogativa.
"Ouch,sono Justin" mi porge la mano con gentilezza,e mi fa un sorrisetto falso.
"E tu,bella ragazza?"
"Selena,mi chiamo Selena" Dico agitata,e gli stringo la mano.
Sapevo che dal momento in cui gli avevo stretto la mano, nulla sarebbe andato a buon fine.
Se la storia vi incuriosisce,scrivetelo nei commenti. A due commenti scriverò la seconda parte. Buona giornata a tutti.