Ch.16

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Mi sveglio alle 7.30,è sono in ritardo. Oggi è domenica, i bambini rimangono a casa,e siccome i genitori e justin non ci sono,devo occuparmene io.

"Tesoro,vai già di fretta" dice William addormentato. "Vieni qua amore mio" gli sorrido dicendogli di no,è lui scherzando mi manda a fanculo. Nel frattempo mi preparo,top nero,jeans,e mi porto anche una giacca verde. William la chiama 'giacca di pisello' ed è davvero buffo. Ma non importa.  Decido di farmi una coda,e mi metto gli occhiali da sole in testa per sicurezza,non si sa mai se c'è il sole.

"Dammi un bacio prima di uscire" dice William.  Vado da lui e lo bacio,mi prende il viso e mi bacia ancora. Il cellulare Squilla. "Scusa Will,devo andare,a stasera allora" rido.
"A sta sera amore".
Mentre mi avvio verso la porta guardo il cellulare, ed è Justin. Rifiuto la chiamata,sicuramente voleva ricordarmi che devo essere a casa in tempo. Quando esco la moto non c'è. Chiamo William.

"Will,sai tu dov'è la mia moto?"

"No,perché?"

"Ehm,mi faresti il favore di accompagnarmi tu in macchina? Sono già in ritardo" Dico nervosa.

"Certo,tra due secondi sono fuori" si veste e prende le chiavi della macchina. Mentre mi accompagna, mi racconta di aver avuto una relazione quando aveva 13 anni,e che è durata 3 mesi.
William è davvero il ragazzo piu dolce del mondo,sta facendo davvero di tutto per me. Ci siamo incontrati in un bar,e da ubriaca gli ho raccontato la storia della mia tristissima vita.  Da quel momento lui c'è sempre stato. Forse un mese e mezzo è poco, ma ogni ora passata con lui significa davvero  tanto per me.
Siamo arrivati,e scendo dalla macchina. Will abbassa il finestrino,e mi augura una buona giornata. Io alzo gli occhi al cielo,ci avviciniamo e ci diamo un bacio. Mi saluta e se ne va,quando mi giro verso la villa,c'è Justin che mi sta guardando.

"Ouch,pensavo che non ci fosse nessuno in casa. Insomma,mi hai chiamato per farmi venire.  Potevi avvisarmi,sarei arrivata più tardi."

"Veramente ti avevo chiamato per dirti di rimanere a casa,ma l'hai ignorata, quindi la prossima volta evita di scaricare la colpa a qualcuno che non sei tu." Dice. E comincia a camminare per rientrare a casa.

"Beh,perché sei rimasto qua fuori quando sono scesa dalla macchina?"

"Stavo aspettando che venisse Sofia,ma adesso mi ja appena scritto che non potremmo vederci per 3 giorni perché sta organizzando tutto quanto insieme a mia madre." Che figura di merda. E mentre se ne va,decido di seguirlo ed entrare. Saliamo le scale,lui va in camera sua,e io nella mia. Mentre tolgo la giacca e appoggio la borsa sulla scrivania,Justin è appoggiato sulla mia porta.

"Allora,come va con Willy Kiwi?" Dice  ridendo.

"Sì chiama William,non prenderlo in giro"

"Stai trattenendo la risata. So che ti fa ridere" dice sorridendo.  "Insomma, siete così carini poi". Sospiro.

"Dove vuoi arrivare?" Dico irritata. "Justin,io e te non possiamo stare insieme. Tu ti stai per sposare,e io ho un ragazzo. La nostra storia è acqua passata. Anzi,non abbiamo mai avuto una storia. Ma i baci e le parole sono acqua passata,e ora vorrei vivere di presenze future,non di rimpianti e ricordi." Cerco di sorpassarlo,  ma blocca la porta con il braccio.

"Just.."

"Non ho scelto io di sposarla,Selena".

"Avresti dovuto pensarci due volte quando hai detto a tua madre che l'amavi.  Sai,un conto è avere una relazione da fidanzati,e se c'è una rottura non succede nulla. Ma questo è un matrimonio,e adesso prenditi la responsabilità della scelta che hai fatto e non venire da me." Me ne vado,e scendo le scale. Vado in cucina a bere un bicchiere di latte,vero il latte nel bicchiere,e lo porto in giardino,sedendomi sul divanetto sotto il gazebo. Justin si siede accanto a me e mi prende le mani,io mi allontano e le tolgo dalle sue.

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