4. In presidenza

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"Solo questo sai dire, faremo tardi"
Lascia la mia misera mano e si allontana da me.
Basta poco e della sua visuale non v'è solo alone di polvere.
A testa completamente persa nelle nuvole proseguo la retta linea che mi condurrà a scuola. A farmi compagnia è soltanto un sassolino che ho adocchiato al suolo,rotola ad ogni mio calcio, ad ogni mia mossa.
Piccolo e indifeso quel sassolino non si ferma aspetta che lo colpisca ripetutamente, non ha paura dei colpi che riceverà ne è abituato, lui al di fuori ha una corazza e al suo interno tanti piccoli frammenti di pietra a non fargli sentire dolore.
Un calcio deciso e la sua distanza arriva fino a toccare la ruota di un automobile e ancora li inerme senza un graffio, senza nessuna frattura!
Poi ci sono io che a sua differenza ho una corazza che è inutile, non sono forte, non sono coraggiosa, non sono niente.
Io sono il niente!
" Potevi lanciare il sassolino ancora più lontano, ma sei una schiappa "
Ora divento anche pazza sento voci di persone che non ci sono.
Ma per fortuna non lo è, al cancello della scuola c'è lei quella che forse non mi abbandonerà mai anche se non sono forte come lei.
Si avvicini a passa lenti, sono immobile come un ghiacciolo.
Lei è la rugiada del mattino, la bussola del mio cammino, la ninfa vitale del mio esistere, lei in poco e semplice parole è Marta.
"Dai muoviamoci, se no faremo davvero tardi" avvolgo il suo corpo minuto in un mega abbraccio.
La campanella è suonata e siamo in perfetto orario.
Ad accoglierci c'è la prof di scienze, sono già angosciata per cavoli miei, ora si metterà anche lei con animale, anfibi, rettili, e chi più ne ha più ne metta.
Mi siedo al mio solito banco scocciata di tutto e di tutti, una carta volante arriva in perfetto atterraggio sul mio banco, con gli occhi vedo una mano che saluta e comprendo che sia Marta, le rispondo grattandomi il capo. Nascondo quel foglio sotto al quaderno e prendo appunti.
Di nascosto leggo il biglietto.
"Emilin, non c'è dove si è cacciata"
Mi volto per guardare la fila centrale,terzo banco ultimo posto ma non c'è.
Cerco lo sguardo di Marta per dirle che non so il motivo.
Ma in realtà il motivo e come se lo conosco.
Ogni volta che si litiga con Emi due sono le cose o per intere settimane non parla oppure si da malata e non viene a scuola, anche se la conosco da due anni questo suo comportamento non mi è mai stato chiaro.
" Allora ragazzi per la prossima settimana non so quando di preciso, farete una relazione a vostro piacimento" la campanella mi porta alla realtà.
È già volata la prima ora ma di Emi niente e mi sono persa sia la spiegazione e gli appunti.
Marta si avvicina come solito fare, mentre picchietto la penna sul diario guardando fuori dalla finestra.
" Non fissarmi cosi, metti ansia" la guardando finalmente negli occhi.
" Comunque una relazione dobbiamo fare..."
"Quale relazione" ho scordato di certo qualche compito da fare con la memoria che mi ritrovo.
"Scienze assegno, compito, come lo chiamato sul vostro pianeta"
Inarco un sopracciglio e lei ride di me, che faccia tosta.
"Vabbe ho capito dopo ti passo TUTTO" urlando prima di andarsi a sedere perché la prof di diritto è entrata in classe.
Ora inizia il suo monologo, parlando anzi no, riassume tutto quello che abbiamo fatto al terzo anno, ovvero la norma giuridica, le persone fisiche, le fonti del diritto, ecc.
Poi inizierà l'argomento che interesserà noi quest'anno.
Mentre spiega la norma giuridica, riprendo appunti su appunti. Anche se sono argomenti vecchi comunque mi potranno servire quando affronterò la maturità. Passo dopo passo riaffiorano in me alcuni eventi dell'anno scorso, la prima volta che ho visto Manuel, e tutto.
Poi tutto bianco come il colore candito della mia aula, nessun colore vivace. Solo vernice bianca stop.
Una nuova campanella suona, ma di Emi nessuna traccia, dove è andata a finire. Quella ragazza un giorno mi farà scoppiare.
Abbiamo dieci minuti di buca prima di fare merenda , Marta come sempre è al mio posto non so come faccia a non fare rumore.
" Stanne certa che un giorno mi ritroverò un bel infarto." usa la sua linguaccia come risposta.
"Non sai niente di Emi" sussurra Marta mentre addenta un cracker .
Faccio di no con la testa, e guardando fuori alla finestra un barlume di idealità si accende.
" Forse so dove si trova dopo l'andiamo a cercare" pronuncio con enfasi la frase.
Marta per risposta urla e per poco non si strozza!
Per scienze bisogna fare una relazione a nostro piacimento, per diritto ripasso generale, tutto scritto accuratamente da Marta che differenza di me, presta attenzione.

Ecco l'inizio della terza ora, l'inizio della mia materia preferita: spagnolo.
"Buenos dia a todo" pronuncia la prof Rossi.
Le rispondiamo a coro con un semplice buongiorno.
Nella sua ora nulla può distrarmi, almeno che non passi un dio della Madonna.
A parte le solite cretinate, vorrei che la sua ora non finisse mai.
Mentre spiega la grammatica, bussano alla porta.
"Adelante"
Compare un ragazzo minuto, riccio.
Anche se piccolo di corporatura non è niente male.
"Buongiorno, prof scusi se la disturbo'' la prof per galanteria li sorride.
"Habla, por favore" proferisce la Rossi.
Tutti siamo in pazienti di sapere cosa uscirà dalla sua bocca, mi auguro che la prof di scienze manchi tutto l'anno sarebbe stupendo.
Il ragazzo ecco che ora parlerà.
Quindi niente distrazioni...

"Martino, in presidenza!"

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Udite udite, vabbe udire no, perché non potete sentirmi ahahhahahh
Allora storie della settimana:
DaphneAli con "Un passo dal sogno"
rebelangel53 con "Diamonds in the sky"
Light_Blue_ con "L'amore in un calcio d'angolo"
ASimpleGirlWhoWrite con "Il sapore di una rosa blu'
DesireViglianisi con "Almeno tu resta"

Quando le leggerete ve ne innamorerete, quindi passate a leggere .

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