CAPITOLO 6

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BOLLINO ROSSO

"Mi spieghi cosa è successo?"
"Non ho voglia di parlarne adesso..." Stephan continuava a stringermi come se ne andasse della sua vita ed io gli accarezzavo i capelli..non sapevo cosa fare "Ok...allora mettiamoci sul divano...ti preparo qualcosa da mangiare? Ordino qualcosa?"
"Dovevi uscire?" lui fece un passo indietro e squadrò il mio vestito "Aperitivo in centro..ma ora disdico stai tranquillo"
"No no non voglio intromettermi nella tua vita...davvero...andrò a casa..veramente"
"Stephan..non preoccuparti...mando un messaggio e avviso la mia amica...tu mettiti sul divano...mi vado a cambiare"
"Sicura?" annuii e poi chiusi a doppia mandata la porta prima di salire la scala...mandai un messaggio a Viola, avrebbe trovato sicuramente qualcuno con il quale sostituirmi, in fondo la nostra non era un'amicizia di quelle della quale non potevi fare a meno...ci piaceva uscire a cena insieme a volte ma non se la sarebbe presa a morte..
Buttai il cellulare sul comodino e poi andai verso la cabina armadio...poi sentii dei passi "Ste?"
"Fattelo togliere quel vestito" lo guardai e l'intensità del suo sguardo mi fece vacillare..come se ogni cellula del mio corpo fosse proiettata verso di lui...la carica magnetica che andava da me a lui era fortissima e mai con nessun'altro avevo sperimentato quella cosa...sentii le mutandine bagnarsi immediatamente e mi appoggiai alla parete "Ho bisogno di entrarti dentro..adesso..."
"Perché?" indietreggiai non perché volessi realmente allontanarmi da lui ma perché quello che si agitava dentro di me era troppo "Perché ti voglio...solo tu mi sai calmare...solo tu mi sai capire" le sue parole mi colpirono come una bomba...quello implicava un passo ulteriore verso una complicazione nel nostro rapporto lavorativo...ma me ne fregai..in 72 ore quel ragazzo mi aveva letteralmente incendiato i sensi e sconvolto la vita....
"Allora prendimi" alzai le mani fino a portarle sopra la testa ed allargai le gambe...in pochi passi lui fu davanti a me...mi prese il viso fra le mani e mi passò i pollici sulla labbra mentre io ansimavo "Dio se sei bella..." mettendo le mani sulle mie spalle mi girò e poi fece scorrere lentamente giù la lampo del vestito...quando il tessuto si raccolse per terra lo prese e lo appoggiò alla sedia che c'era lì vicino...lo spazio che di solito mi sembrava sufficiente dove raccoglievo tutti i miei abiti ora mi sembrava piccolo e soffocante...quando le sue labbra mi baciarono il punto posteriore del collo sentii di star perdendo già il controllo...il filo che mi teneva assieme stava già per spezzarsi e praticamente lui non mi aveva neanche toccata né baciata...spostai una mano dal muro e cercai la sua..quella che mi aveva posato sulla pancia...intrecciai la mano alla sua e le feci scendere "Toccami..."
"Ti sfilo le mutandine così ti posso toccare meglio..anzi ho un'idea migliore" le sue mani tirarono giù il tessuto ormai fradicio poi la sua bocca tornò a sussurrarmi all'orecchio "Ora ti faccio girare..." mi ritrovai a guardarlo in faccia...io vestita solo con reggiseno e tacchi a spillo argentati..lui ancora con felpa, maglietta e jeans "Spogliati"
"Dopo ...ora zitta"
Deglutii perché sapevo esattamente cosa lui avesse in mente...quando si inginocchiò davanti a me prese lo sgabello che usavo per raggiungere i punti più alti poi mi prese in ginocchio e spostò la gamba fino a quando la mia scarpa non toccò la superficie di legno. Poi si tolse la felpa e la maglia probabilmente per mandarmi ancora più su di giri...
Mi guardò poi puntando i suoi occhi nei miei abbassò la testa ed iniziò a leccarmi "Cazzo..." come animati di vita propria i miei fianchi gli andarono incontro ed io gli spostai le mani fra i capelli per assecondare le sue spinte con la lingua. Quando lui contemporaneamente mi toccò con il pollice sentii la marea dell'orgasmo montarmi dentro...urlai il suo nome e ansimai fino a quando il mio respiro non tornò normale..la sua bocca baciò l'ombelico, l'attaccatura del reggiseno prima di catturare la mia...intrecciammo le lingue e io spostai il ginocchio dallo sgabello al suo fianco...Stephan mi prese anche l'altro ed io gli intrecciai i piedi dietro...il suo inguine sbatteva contro il mio...io nuda e lui che sfregava contro con il tessuto dei jeans "Hai bisogno di riposare?"
"Ho bisogno di te..dentro di me"
"Mi vuoi dentro di te?"
"Sempre" ci guardammo perché quelle parole dette nel vortice della passione erano forti "Io ci starei tutta la vita dentro di te" lui rincarò la dose...poi si mosse per andare verso il letto...

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