CAPITOLO 1

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Camminavo per le vie di Roma in un'assolata mattina di fine settembre...i miei tacchi picchiettavano veloci sull'asfalto mentre io cercavo di scansare l'orda di turisti che affollavano Via Condotti. Di solito adoravo quella via, meta dello shopping più esclusivo della capitale, ma cercavo di andarci in orari in cui non dovevo dividere i negozi con giapponesi o cinesi che mi davano sui nervi in modo impressionante. Mi spostai giusto in tempo per non essere travolta da almeno sei o sette bambini di un'etnia non meglio precisata che scorrazzavano liberi mentre i genitori parlavano tra loro a mo di mitraglia...odiavo i turisti...in realtà odiavo la gente in generale...mi beccai l'occhiata lasciva di una coppia di ragazzi romani che mi additò con un "A bonazza..." a cui io risposi con un semplice dito medio..loro risero mentre io facevo una faccia schifata...entrai in un bar, quello che era ormai mia meta fissa e ordinai il solito "Latte macchiato con molta schiuma e una spolverata di cannella e uno dei vostri dolcetti al cocco..grazie" poi mi sedetti ad un tavolino d'angolo e tirai fuori il cellulare...le mie mail non davano grosse novità, idem il meteo che tenevo d'occhio in modo ossessivo dato che non avrei mai voluto rovinarmi le mie amate Loboutin rosso sangue con qualche goccia di pioggia...per fortuna il tempo sarebbe rimasto buono, sole e poche nuvole sulla capitale. Quando la cameriera mi mise davanti quello che avevo ordinato più un bicchiere d'acqua potei finalmente fare colazione anche se ormai erano le dieci passate. Odiavo fare colazione a casa da sola e quindi appena alzata bevevo solo un succo di frutta ed un caffè prima di dedicarmi alla mia sessione mattutina di esercizi di joga...per sopravvivere in quella città era necessario che fossi ben rilassata prima di mettere piede fuori di casa...
Finii la mia colazione velocemente per poi pagare lasciando la mia solita mancia, andai in bagno per ridarmi il rossetto ed il gloss poi uscii infilandomi gli occhiali da sole Vogue..avevo scelto quel modello quella mattina dal fornitissimo primo cassetto del mio mobile in camera..ne avevo almeno una trentina, ognuno adatto per un look diverso...quel giorno ero molto donna in carriera, con un abitino nero molto semplice e castigato che veniva ravvivato dalle tre note di colore della cinturina in vita, delle scarpe e della borsa, tutte e tre rosse...
Camminai fino ad un palazzo d'epoca, suonai il citofono della mia datrice di lavoro e poi entrai nel palazzo, il suono dei miei tacchi smorzato dalla passatoia rossa. Aspettai l'ascensore e poi salii al quarto piano, uscita girai a destra e aprii la pesante porta contraddistinta solo dalla targhetta "Miss R" dove R stava per Raimondi, ma poche persone lo sapevano. Io stessa c'avevo messo 3 anni per entrare nell'élite molto ristretta che conosceva il nome di quella che era diventata non solo la mia capa ma soprattutto la persona di cui mi fidavo di più al mondo. Feci un cenno a Silvia, segretaria di Miss R e poi aprii la porta del suo ufficio o meglio del suo regno. Clarissa Raimondi aveva 75 anni ma una forza che avrebbe ammutolito anche una venticinquenne....quel giorno sfoggiava un tailleur color pesca, ed i suoi capelli argentei erano perfettamente ordinati in uno chignon così tirato che mi faceva male la testa solo a vederla "Tesoro mio...vieni..the, tisana?"
"Tisana grazie" andai a dare i soliti due baci sulla guancia a Clarissa per poi sedermi sulla poltrona. Il suo ufficio era immenso, dominato da una scrivania antica e da un'altrettanto antica sedia, che sembrava più un trono. Noi sedevamo altrove però durante le nostre chiacchierate d'affari, lei sul divano ed io sulla poltrona con in mezzo un tavolino basso dove Silvia depositò due tazze, la caraffa con la tisana e dei biscottini che sarebbero rimasti immacolati "Sei incantevole oggi"
"Grazie..."
"I capelli più scuri ti donano molto...e questo stile è...molto serio ma anche molto da..dominatrice"
"Sai che amo dominare"
"Lo so bene..." lei mi sorrise e poi andò a prendere un plico dalla scrivania "Ho un lavoro per te..molto..come dire? Stimolante"
"Spero non sia un altro sessantenne"
"Assolutamente no...è un ragazzo di 24 anni...anzi..non ancora 24.."
"Passo dai nonni ai ragazzini...ma un bel trentenne no?"
"Credo che non ti lamenterai...dovrai accompagnarlo ad una cena di beneficenza...poi se da cosa nasce cosa potrebbe chiamarti per altri servizi..i soldi non gli mancano"
"Scusa ma un ragazzo di 24 anni che chiede una escort per una serata..o è un cesso allucinante o...c'è qualcosa sotto vero?"
"Diciamo che deve ripulire la sua immagine...tu dovrai fare la parte della fidanzatina innamorata e molto brava ragazza insomma"
"Bella sfida...non ho mai fatto la fidanzata modello..sono sempre stata più ragazza trofeo di ricchi e molto vecchi miliardari..mi piace"
"Non avevo dubbi...vi incontrerete prima della serata di beneficenza per conoscervi meglio..."
"Cena? Pranzo?"
"Dovrai andare a pranzo con lui fra tre giorni e poi presenziare all'Olimpico"
"Al...dove scusa?"
"Allo Stadio Olimpico..." Clarissa mi guardò divertita e poi mi allungò il plico "Sarai Marissa, neo fidanzata, molto innamorata aggiungerei, dell'attaccante della Roma Stephan El Shaarawy"
"Stai scherzando spero...." ma Clarissa difficilmente scherzava...aprii il plico e guardai le immagini del mio fidanzato "Scusa Clarissa ma perché lui ha bisogno di ingaggiare una escort scusa? Basta che va in uno dei 900 locali di Roma e ne trova a vagonate di ragazze pronte a buttarsi ai suoi piedi"
"Il suo procuratore, nonché suo fratello, vuole una ragazza che non abbia mire..diciamo..ci siamo capiti no?"
"Che non miri al patrimonio"
"Esatto..e che soprattutto non offuschi ulteriormente la sua immagine...vuole una professionista che si limiti a sorridere, tenergli la mano, baciarlo a favore di telecamere e fotografi...qualche uscita...poi il tuo lavoro sarà finito...vi lascerete di comune accordo"
"Ma intanto tutti si saranno scordati dello scandalo che ha investito la sua ex ragazza"
"Esatto...e il tuo compenso è fuori da qualsiasi cifra tu abbia mai percepito" arrivai all'ultima pagina e sgranai gli occhi "5000 euro iniziali più bonus?"
"Tutto quello che spenderai per abiti, scarpe, borse...trucco, parrucco..ti verrà rimborsato..ad ogni altra uscita pubblica ti verranno corrisposti altri 5000 euro"
"Porca vacca..cioè caspita..."
"Lui personalmente ti ha scelta dopo che gli avevo sottoposto la tua foto e quella di un'altra ragazza..ha detto che sei perfetta.."
"Bhe che dire? È una bella sfida...sarò la fidanzata innamorata perdutamente del suo ragazzo calciatore milionario..mica male"
"Unica clausola..."
"Te pareva che non c'era una clausola...non è gay vero? Perché dopo l'ultima esperienza non sarei molto entusiasta"
"No tranquilla...dovrai solo evitare una cosa..."
"Cosa?"
"Niente coinvolgimento sentimentale...è stato categorico...dopo la sua ex non vuole più storie serie...si sta divertendo parecchio in giro e anche per questo ha bisogno di te...durante la vostra finta storia se tu lo chiedi lui smetterà di folleggiare in giro ma non ha bisogno di una che si innamori di lui..."
"Può stare tranquillo allora...il ragazzo che mi farà innamorare non è ancora nato..e non nascerà mai probabilmente...per me può pure andare a letto con 40 ragazze a sera, basta che non si faccia beccare..."
"Naturalmente potrebbe capitare che voi...insomma..."
"È proibito anche quello? Sai che una bella ripassata gliela darei volentieri"
"Marissa!"
"Già mi chiami con il mio nuovo nome? E poi scusa è un bel ragazzo anche se più piccolo di me di due anni...ci potremmo divertire"
"Potrete farlo tranquillamente ma ricordati..."
"Zero coinvolgimento sentimentale..capito...puoi stare tranquilla...posso scoparmelo ma non devo innamorarmi di lui..."
"Esatto...ho passato loro il tuo IBAN, dovrebbero già averti addebitato i primi soldi...ricorda, il vostro pranzo è a casa sua....fra tre giorni...tutte le informazioni sono nel plico"
"Perfetto...allora è tutto Clarissa"
"È il tuo incarico più difficile...non farmi pentire di averti proposta per questo lavoro"
"Ti ho mai delusa?"
"Assolutamente no..ma...lascia stare...e buon lavoro"
"Mi vedrai spopolare sui social network..sarò perfetta" Clarissa mi abbracciò prima di spedirmi fuori dal suo ufficio..salutai Silvia e poi feci il percorso a ritroso fino a trovarmi fuori dall'edificio. Inforcai gli occhiali e poi fermai un taxi. Dovevo tornare a casa e iniziare a studiare per diventare la perfetta ed innamoratissima Marissa...

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