CAPITOLO 2

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Non molti ragazzi avevano avuto il privilegio di lasciarmi a bocca aperta quando li avevo visti per la prima volta...Stephan fu uno dei pochi che mi fece questo effetto..maniaca della puntualità come poche avevo già scommesso su un suo ritardo dalla mezz'ora in su invece lui si presentò assolutamente in orario...un punto a suo favore..il secondo fu sicuramente che era un bel vedere per una ragazza..
Lo aspettavo davanti ad uno dei negozi in cui mi rifornivo abitualmente...si poteva trovare dal jeans all'abito per una serata di gala e ci spendevo così tanti soldi lì dentro che quando avevo chiamato quella mattina dicendo che sarei passata alle sette e avrei portato con me una persona importante il titolare mi aveva concesso di chiudere il negozio alle 18 e trenta cosicché sarebbe stato aperto solo per noi..
"Ciao" la sua voce mi fece scorrere un brivido lunga la schiena..me lo immaginai a sussurrarmi all'orecchio qualcosa e scossi la testa...quel ragazzo sarebbe stato una bomba a letto.. "Ciao" gli allungai la mano ma lui si sporse verso di me lasciandomi due baci sulle guance "Le foto non ti rendono giustizia...decisamente"
"Sono contenta che tu non ti sia pentito della tua scelta"
"Ci puoi giurare.." mi sentii andare a fuoco mentre i suoi occhi mi percorrevano il corpo "Sei perfetta vestita così" feci un leggero inchino e poi un giro su me stessa....jeans skinny scuri che mi arrivavano alla caviglia, scarpe da ginnastica multicolor, maglia azzurra con le maniche leggermente a sbuffo e gilet di jeans corto di una tonalità più chiara rispetto ai pantaloni..avevo fatto una treccia che avevo buttato sulla spalla e mi ero truccata poco "Anche tu sei meglio dal vivo..non che tu sia poco bello in fotografia eh...ma rendi più dal vivo diciamo"
"Bhe almeno non faremo fatica a fingere di essere una coppia..abbiamo capito che ci piacciamo almeno"
"Bhe le ragazze a cui non piaci avrebbero bisogno di una visita psichiatrica..." lui rise ed io con lui...dio se era bello...non di quelli che sembravano finti da quanto erano impostati..no lui era veramente bello, di una bellezza mozzafiato...vestito sportivo, con una maglietta ed un paio di jeans a cavallo basso, una felpa parzialmente allacciata e scarpe da ginnastica nere, capelli perfetti e barba di un giorno...Dio se mi piaceva...
"Entriamo che avremo molto lavoro da fare" feci per aprire la porta del negozio ma lui mi anticipò "Prego" io sorrisi e poi mi girai verso di lui quando la vastità del negozio lo lasciò momentaneamente interdetto "Saltiamo i vestiti che io definisco da...come dire?..."
"Rimorchio facile..."
"Ecco..da rimorchio facile...passiamo nella parte sportivo chic..." lo condussi verso destra "Ci siamo solo noi..quando abbiamo quasi finito mando un messaggio al proprietario che abita qui vicino...allora...se ho capito non vuoi che mi vesta da zoccola diciamo così ma neanche da bacchettona...quindi jeans, maglie, qualche dettaglio sexy magari..."
"Non che tu ne abbia bisogno eh...ma qualche scollatura o qualche dettaglio sexy ci sta assolutamente..."
"Rimani qua che provo qualcosa" per le successive due ore provai qualunque cosa, e Stephan giudicò ogni capo...se la sua faccia era schifata tornavo indietro subito, se faceva il segno dei pollici alzati invece gli facevo una sfilata strappandogli un sorriso...qualche volta mi raggiunse davanti agli specchi per accorciarmi o stringermi con le mani qualche maglia...avevo capito che gli piaceva che avessi parzialmente la pancia scoperta, non molto ma abbastanza perché lui posandomi la mano alla base della schiena potesse sfiorarmi la pelle...non amava troppo il nero, almeno su di me...diceva che già avevo i capelli scuri e quindi preferiva colori accesi...mi approvò moltissimi capi, ed io approvai tutte le sue scelte...
"Ora possiamo al vestito per la cena di beneficenza o facciamo un altra volta?"
"Sono le nove passate...se rimandiamo e andiamo a cena fuori?"
"Certo...sono completamente tua...cioè a tua disposizione..."
"Mi piaceva più la tua versione"
"Ah si? Allora va bene la prima versione...cena sia..." mi girai per andare in camerino a cambiarmi quando lui mi prese per il braccio "Mi dici come ti chiami veramente?"
"Non lo faccio mai..per nessun cliente..." quando raggiunsi il camerino mi appoggiai alla parete e cercai di fermare il mio cuore che batteva al triplo del normale "Porca troia..." mi sfilai la maglia ed i pantaloni poi indossai i jeans e le scarpe..avevo in mano la maglia azzurra quando la porta del mega camerino si aprì leggermente "Scusa...sei presentabile?"
"Sei il mio fidanzato...quindi non mi devi fare queste domande...a parte sapere il mio vero nome e altre cose che mi riguardano personalmente sei tu che paghi, peraltro moltissimo, quindi puoi fare quello che vuoi...ho 26 anni quindi le mie esperienze le ho fatte...contando anche il lavoro che faccio direi che mi hanno già visto in reggiseno" aprii la porta del tutto con in mano la maglia...indossavo un reggiseno a balconcino nero, con dei dettagli dorati..
"In questo caso il nero ti dona" Stephan allungò una mano e prese in mano il tessuto di una delle spalline "Ti sta decisamente bene"
"Grazie" lo guardai e lui mi guardò...più che altro mi stava radiografando, soprattutto perché non ero propriamente piatta e il reggiseno faceva il suo lavoro sollevandomi il seno e mettendolo degnamente in mostra "Posso fare tutto quello che voglio hai detto..." si avvicinò ed io mi appiattii contro la parete "Esatto...ah una cosa...puoi anche scompare con 900 ragazze mentre io sono la tua fidanzata "ufficiale" ma se ti fai beccare facendomi passare per cornuta il contratto salta...e di conseguenza la tua messinscena...chiaro?"
"Chiarissimo...sarebbe ora di rendere meno finta questa cosa allora"
"Abbiamo aspettato fin troppo che dici?" lo afferrai per la maglia e incollai la sua fronte alla mia "Non sei una che si tira indietro"
"Mai..." aveva due labbra favolose..piene, da baciare assolutamente e per parecchio tempo anche...gli sfiorai la curva del labbro superiore con la lingua e lo sentii trattenere il fiato...le sue labbra cercarono le mie ma io mi allontanai "Ma mi piace anche farmi rincorrere"
"Sei sicura che ti rincorra?"
"Io dico di si" mi torturai il labbro inferiore con i denti e lui si lasciò scappare un gemito "Ci sai fare...ma scoprirai che siamo in due a voler giocare...ho l'impressione che sarò fedele alla mia fidanzata fino a quando non divideremo le nostre strade"
"Adoro giocare...." le sue mani afferrarono le mie e le inchiodarono ai lati della mia testa..le sue dita si intrecciarono alle mie e il suo viso si avvicinò al mio "Ci divertiremo assieme"
"Baciami..." non ce la facevo più e lui mi accontentò...posò la sua bocca sulla mia e mi aprì subito le labbra con la lingua...dio se ci sapeva fare..era esigente ma anche dolce, era un dare e ricevere che io fui ben felice di assecondare....aprii la bocca e accolsi quel bacio come un bambino accoglie un nuovo gioco...per qualche giorno sarà il suo preferito..io ero assolutamente convinta che quelle labbra sarebbero rimaste le mie preferite per parecchio tempo...erano perfette...inclinai la testa e quando lui mi lasciò andare le mani io le feci passare dietro al suo collo attirandolo ancora più vicino...le sue mani mi incorniciarono il viso e mi fecero muovere la testa leggermente all'indietro...se quel camerino avesse avuto un letto sarebbe stato l'ideale...

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