CAPITOLO 15

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I tacchi a stiletto dei miei stivali neri picchiavano contro il pavimento del corridoio fuori dallo studio di Clarissa. Avevo lasciato l'ombrello all'ingresso, fuori dalla porta mi tolsi l'impermeabile nero e me lo appoggiai sul braccio. Aprii la porta e percorsi i pochi metri che mi separavano dal suo ufficio. Io e Stephan eravamo tornati a Roma quella mattina e mentre lui stava sostenendo un allenamento extra a Trigoria io ero venuta da Clarissa, pronta ad affrontare la sua ira. Da 48 ore non mi facevo sentire, se non per un messaggio in cui le dicevo che le dovevo spiegare un pò di cose, dopo la decisione da parte di Ste di interrompere il rapporto lavorativo con me e in generale con l'agenzia di Clarissa.
Quel giorno indossavo un paio di jeans skinny neri, con un maglioncino color panna che mi lasciava scoperta la pancia e che cadeva da una spalla. Ai piedi i miei stivaletti preferiti, con tacco "assassino" come li aveva definiti il mio ragazzo quando glieli avevo fatti vedere in foto chiedendogli la sua approvazione. Avevo raccolto i capelli in una coda alta e mi ero truccata più del solito per nascondere le occhiaie dato che non avevo dormito molto negli ultimi giorni.
Quando entrai nell'ufficio di Clarissa lei mi squadrò dalla testa ai piedi mentre io buttavo su una sedia il soprabito e la borsa "Marzia"
"Clarissa" ci fissammo e lei pian piano scosse la testa prima di sorridere debolmente "Ho appena ricevuto un bonifico sul conto dell'Agenzia da parte di Stephan"
"Non lo sapevo"
"10000 euro per aver tolto dal mercato la miglior escort di Roma....e per il disturbo arrecato.."
"Mi dispiace" mi sedetti sul divanetto e lei mi raggiunse "Di cosa?" Mi poggiò la mano sul ginocchio "Di tutto quello che è successo...ti ho delusa, mi avevi detto che questo sarebbe stato l'incarico più difficile e che non avrei dovuto farti pentire di avermi proposta"
"Non mi hai delusa, è andato tutto esattamente come doveva andare..."
"Scusa?" la guardai interdetta e lei scoppiò a ridere "Quando Stephan e suo fratello mi hanno contattato ho subito capito che lui aveva bisogno di una bella scossa. È oggettivamente un bellissimo ragazzo ma è come se la sua bellezza fosse offuscata...e ho pensato che conoscevo un'altra persona che mi aveva sempre fatto la stessa impressione"
"Io"
"Tu...quando ti ho incontrata eri una ragazzina spaurita che non avrebbe mai e poi mai lavorato come escort a cuor leggero..ma hai capito che quello era l'unico modo per tirarti fuori da una situazione divenuta insostenibile. Ti sei costruita la tua corazza, fatta di vestiti firmati e borse da 1000 euro..la vera Marzia però rimaneva sempre sepolta..tu la seppellivi sotto strati di sorrisi finti e ciglia sbattute. Non ho mai incontrato nessuna che si dedicasse con questa cura maniacale ad essere sempre e comunque perfetta.."
"Tenevo e tengo tuttora ad essere sempre perfetta"
"Ma ora sei anche e soprattutto vera...prima non lo eri affatto...quando ti ho proposta per questo lavoro ho subito pensato che saresti stati perfetti assieme, perché entrambi cercavate qualcosa che non sapevate neanche cosa fosse, ma soprattutto non avreste mai ammesso che quello che cercavate era qualcuno che vi amasse per quello che eravate..tu in particolar modo..sapevo che vi sareste piaciuti subito"
"Sei una...lo dovevo capire subito"
"Eri troppo impegnata a sbavare dietro al tuo calciatore...quando mi hai detto che dopo neanche mezza giornata eravate finiti a letto assieme ho pensato che stava andando tutto secondo i miei piani...ma tu continuavi a negare quello che c'era fra di voi, che fin dall'inizio non è stato solo sesso...no?"
"No...comunque avrebbe potuto anche non piacermi...cosa ti faceva essere così sicura di te?"
"Ma fammi il piacere...ho il triplo dei tuoi anni. Per tutto il tempo in cui hai lavorato per me non ti sei mai lasciata andare in quel modo con nessuno...non poteva essere solo attrazione fisica. Poi siete fatti l'uno per l'altra...entrambi belli e fondamentalmente in cerca di qualcuno che vi ami..sbaglio?"
"Non ho mai cercato qualcuno da amare, tu lo sai"
"Invece l'hai sempre cercato, senza saperlo. Solo che fino ad ora non avevi mai conosciuto qualcuno che ti colpisse a tal punto da mettere da parte le tue riserve riguardo all'amore. Nessuno può vivere senza amore, neanche tu...anzi soprattutto tu che hai già vissuto per 26 anni senza, a parte quando erano ancora vivi i tuoi genitori"
"Ho paura Clarissa"
"Di cosa tesoro?"
"Di non saper gestire tutto quello che sto provando, che lui mi fa provare. Da quando ho 5 anni praticamente vivo da sola, senza dover rendere conto a nessuno di quello che provo, senza dover spiegare a nessuno quello che faccio e perché lo faccio..ho sempre vissuto solo in funzione mia, senza badare alle conseguenze di quello che facevo. Adesso sarà tutto diverso...perché penserò sempre a quello che potrà pensare lui..e già mi manca anche se sono solo poche ore che non lo vedo"
"Sei proprio innamorata persa allora"
"Non scherzare...è una tragedia enorme..." mi alzai ed iniziai a passeggiare su e giù "Insomma guardami, a 26 anni mi ritrovo per la prima volta nella mia vita innamorata veramente di un ragazzo più piccolo, che non fa un lavoro normale, ma fa il calciatore...con una ex stronza che prima o poi rispunterà..."
"Credo che tu possa affrontarla Marzia"
"Quello sicuramente..quello che mi preoccupa è che lui deve iniziare a ritrovare la fiducia in se stesso e deve fare un bel lavoro per capire veramente cosa vuole dalla vita..."
"E tu cosa vuoi?"
"Solo che sia felice, perché se lo merita...merita di realizzare i suoi sogni, di essere veramente protagonista, di essere sul serio felice...ed Io farò di tutto per far si che lui lo sia, anche a discapito della mia di felicità...perché il suo sorriso è qualcosa di troppo bello per andare perso.."
"Lui sarà felice con te...veramente...e tu con lui...bhe credo di aver fatto un buon lavoro alla fine...ho formato una bellissima coppia, che si ama e che scommetto fa faville a letto"
"Può essere" sorrisi ripensando alla notte prima al bungalow, a quanto successo prima nella stanza che avevo costruito sembrava appositamente per noi due, e poi a letto..ci eravamo amati fino alle prime luci dell'alba, per poi dormire poche ore prima di fare ritorno a Roma.
"Può essere...non mi stupirei se fra pochi mesi ti ritrovassi incinta e con un anello al dito"
"Che cosa?" sgranai gli occhi e la guardai inorridita "Scoprirai di desiderare molte cose che fino ad ora non avresti mai pensato di volere...ami Stephan e per quanto io ti conosca vivi ogni cosa al 100%. Amerai nello stesso modo e sarà bellissimo Marzia. Non aver paura di cambiare la tua vita per amore...è la cosa più bella che c'è"
Amare era la cosa più bella del mondo ma almeno per me anche quella che mi faceva più paura...Stephan pur essendo un ragazzo solare e sorridente aveva un suo lato più oscuro, alcune volte faticavo a smuoverlo dalla sua apatia...ma ce l'avrei messa tutta, perché ci tenevo troppo a lui "Programmi per l'immediato?"
"Ora vado a dipingergli la parete della camera da letto e quella della sala, dopodomani arrivano i mobili nuovi...poi c'è la famosa serata di beneficenza..anzi adesso scappo che devo iniziare con sta parete altrimenti...ci teniamo in contatto Clarissa"
"Ovvio, voglio sapere tutti gli sviluppi...e se ti serve qualcosa, qualsiasi cosa, dimmelo"
"Certo...ti voglio bene..veramente"
"Anche io" scappai via dirigendomi a casa di Stephan dove appena rientrati quella mattina avevamo spostato i mobili che occupavano le pareti che dovevamo dipingere. Mi fermai a comprare qualche cosa per la cena di quella sera, poi entrai nel suo appartamento usando le chiavi che lui mi aveva detto di tenere. Mi tolsi quello che indossavo e mi misi una maglietta di Stephan che lui mi aveva detto di usare tranquillamente per fare l'imbianchina come mi aveva apostrofata quella mattina. Avevamo deciso di usare un rosso scuro per le due pareti in attesa dei nuovi mobili che avrebbero cambiato volto a quell'appartamento, rendendolo pieno di carattere. Speravo che lo stesso cambiamento sarebbe avvenuto presto anche nel mio fidanzato, e che la luce nei suoi occhi sarebbe presto tornata a brillare stabilmente.
Tre ore dopo, mentre il cielo di Roma si scuriva progressivamente minacciando pioggia io guardai prima la parete della camera e poi quella della sala...mancava qualcosa...presi in mano un pennarello ed iniziai a tracciare un disegno su un foglio. Seduta a gambe incrociate in mezzo al pavimento del soggiorno non mi accorsi dell'ingresso di Stephan fino a quando non me lo ritrovai vicino "Sei stata bravissima"
"Ti piace? Manca qualcosa però...così ho cercato di pensare a qualche elemento che potesse completare il tutto" gli porsi i disegni e lui sorrise sedendosi vicino a me per terra "Sono...bellissimi veramente" per la parete della sala avevo pensato ad una frase "A piccoli passi si raggiungono grandi traguardi" da scrivere nella parte di muro non coperta dalla tv e dalla libreria, per la camera invece ad un disegno da realizzare con le bombolette spray che raffigurava Stephan nella sua classica esultanza a braccia aperte "Traccio prima un disegno con la matita e poi lo riempio...ti va? Sono parecchio brava, ho fatto anche un corso due anni fa quindi...però se non vuoi fa nulla, possiamo anche lasciare tutto così"
"Mi piacerebbe...sul serio..."
"Veramente? Perché potrei fare tutto domani in giornata così quando arrivano i mobili sarà già tutto pronto"
"Hai carta bianca" poi mi baciò velocemente sulle labbra prima di rialzarsi "Mi hai lasciato qualcosa da fare o hai fatto tutto tu?"
"Ci sono i ritocchi laterali da fare...così fai pochi danni...io preparo la cena intanto...risotto ai frutti di mare e orata al forno con patate..."
"Amore ma una cosa più semplice? Hai già fatto tutto sto lavoro"
"Ho molte cose già pronte che ho preparato fra una mano e l'altra di vernice...sai che non sono una a cui piace stare senza far nulla...poi mi piace viziarti...com'è andato l'allenamento?"
"Bene...molto bene"
"Davvero?" gli buttai le braccia al collo e lui sorrise "Davvero" lo abbracciai stretto e pensai che le piccole soddisfazioni della vita erano quelle, sapere di essere in parte responsabile dello star bene di un'altra persona...

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