Capitolo 10 (festeggiamenti alternativi)

27 1 0
                                    

Capitolo 10
Cercavo in qualsiasi modo di estorcere a Benji anche solo qualche indizio su dove mi stesse portando ma niente era muto come una tomba ,ero estenuata dal fatto che continuasse a stare zitto,lui invece se la stava godendo nel vedermi rodere dalla curiosità,giocai anche la carta del ricatto ma non servì proprio a nulla.Passammo circa una mez'oretta nell'auto, in cui attraversammo  vicoli stretti e brulicanti di gente del centro città a stradine di campagna desolate.

Si vedeva che non erano del posto, perché dalle imprecazioni pronunciate da Fede si intuì che avevamo sbagliato strada un paio di volte prima di azzeccare quella giusta .Ad un certo punto arrivati finalmente dall'uscita della tangenziale connubi i un cartello stradale con scritto"benvenuti ad Ostia " allora, mi girai di scatto verso Ben che mi stava già fissando con uno sguardo molto compiaciuto,forse perché avevo capito

:<questa è la sorpresa ,serata a sul mare ad Ostia?> volevo provocarlo,
rispose mettendomi una mano sul ginocchio e dicendo:< questa era solo la prima parte della sorpresa ,il pezzo forte deve ancora arrivare !>
Fede da davanti cacciò un urlo su una frequenza indefinita a chiunque ,svegliando Ale dal suo stato di sonno ad occhi aperti dicendo
:<stasera si festeggia di brutto !!!!!>
io lì per lì pensai subito"ok questi due non sono normali "ma Ben mi rassicurò dicendo
:<tranquilla lo sta facendo apposta a fare così, per vedere come reagisci,se ti spaventi o...>
Fede alzò lo sguardo dalla strada e cominciò a guardarci furtivamente dallo specchietto , io per accontentarlo li regalai un bel dito medio dal profondo del cuore,che lui ricambiò molto gentilmente mandandomi un bacio ...cominciava a starmi simpatico quel "ciuffo biondo", come lo avevo soprannominato.
Dopo un quarto d'ora non eravamo ancora arrivati così  appoggiai la testa alla spalla di Ben che continuava delicatamente ad accarezzarmi il dorso della mano con le dita,come se stesse disegnando su un tela,la mia tela.Sentivo il calore fortissimo che emanava oltre quel suo giubbotto di pelle, il suo cuore che batteva sempre più forte man mano che il tempo passava e rimanevamo vicini,dei brividi fortissimi mi percorreva dalla testa ai piedi ogni volta che sentivo il suo respiro regolare sfiorare fugacemente la mia pelle e poi dissolversi per sempre nell'aria,mi sentivo in paradiso non esistevano parole per descrivere un momento così ,era un momento di intimità bellissimo,il nostro primo momento di contatto... peccato che non durò quanto sperato.Si interruppe proprio sul nascere quando Fede parcheggiando disse
:<arrivati!>
....ero tipo" wow" ,eravamo in un locale sulla spiaggia che faceva praticamente capolino al lungomare ed era  pieno di gente ...credo fosse una discoteca perché arrivava una musica assordante da dentro il locale. Non ero mai stata in posti del genere, o meglio c'ero stata ma mai seriamente ,per feste private o robe così quindi ero un po'...insomma un po spaurita allora Benji vedendomi così si avvicinò dicendomi
:<tutto ok ? Se vuoi non entriamo ....>
non volevo sembrare una persona strana e troppo timida che non ha mai fatto queste cose così feci un respiro profondo,presi il coraggio a due mani e gli risposi
:<per chi mi hai preso? ...dai andiamo >
mi prese la mano e mi portò con se all'interno di quel caos.
Se pensassi che la musica fuori fosse alta be,dentro era ancora peggio,altissima quasi assordante .C'era molta gente ,ma credo non fosse ancora al picco della sua capienza serale, anche se c'era gente già molto avanti con l'alcol.

Luci psichedeliche accecavano chiunque avesse il coraggio di alzare un po' lo sguardo dai propri piedi e al bancone c'era una calca terribile.

Mentre stavamo camminando verso destinazione a me sconosciuta all'interno del locale vidi che loro erano completamente a loro agio e si capiva subito,camminavano con la testa alta non curanti delle persone che li guardavano,ed erano veramente tanti ,ma a loro non gli interessava per niente;anche Ale era tranquillissimo ,solo io mi sentivo completamente fuori posto in un lugo del genere (in realtà come molti posti,ma lì in particolare)ma cercavo di non darlo a vedere per quanto mi fosse possibile.

Dreamer Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora