41º CAPITOLO

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Tornai a guardare il cielo stellato.
E così fece anche lei.
K:< Emma, io vado a letto, sono stanca e domani è una giornata pesante.
E:< Certo Kla, magari domani ceno con voi così stiamo più tempo insieme, ok?>
K:< Perfetto! >
S:< Vado anche io Mimma...
Vale puoi venire un attimo che ci organizziamo bene con i letti >
V:< Si è ora>
Si alzarono tutte e tre e si salutarono con due baci sulle guance.
E:< A domani ragazze, riposatevi>
Si rimise lunga.
C:< Ehmm... Diciamo che mi sento di troppo >
Io e Emma scoppiammo in una risata.
E:< Povero Criiii>
Mi alzo e lo abbraccio.
C:< Vai da lei cretino>
Mi disse con il sorriso stampato sulla faccia.
B:< Sicuro>
Mi misi seduto sul muretto con le ginocchia al petto e chiusi gli occhi assaporando la varietà di emozioni che vorticavano nel mio cuore in sua presenza.
Lei spostò il peso del suo corpo in modo da mettersi a pancia in giù e iniziò a fissarmi.
E:< Aprili quegli occhi che sono troppo belli per tenerli all'oscuro>
Li aprii leggermente spostando lo sguardo su di lei.
Le feci spazio tra le mie gambe e lei colse subito la richiesta.
Sì sedette e appoggiò la sua schiena sul mio petto.
E:< Che cosa fai? > mi chiese.
B:< guardo il mare ... in questo cortile >
E:< Il mare... >
B:< Già. Il mare di emozioni che provo stando con te. >
Sorrise leggermente.

" Io di te il mare in un cortile "

Era qui, tra le mie braccia.
Nessuno me l'avrebbe mai portata via.

Un sorriso per amarsi ❤️ ~bremmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora