Capitolo 2.

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-Malfoy? Sei a casa?-

Non ricevendo risposta Hermione iniziò a cercarlo per le stanze e, infine, aprì la porta della sua camera da letto.

Draco Malfoy aveva le mani infilate nelle mutande di una rossa.

Hermione si maledisse in tutte le lingue che conosceva. Lui glielo aveva detto che avrebbe avuto compagnia quella sera, ma erano solo le sei! Alle sei era ancora pomeriggio, magari tardi ma pomeriggio! E poi chiudere la porta no? Era rossa dall'imbarazzo.

Chiuse svelta la porta, facendo forse un po' troppo rumore, e con voce un po' troppo stridula lo informò dei cambiamenti di programma.

-Malfoy se vuoi portare a termine fai alla svelta perché alle 7.30 p.m ci aspettano a un ricevimento in tuo onore. Non puoi mancare!- Non attese risposta e si diresse subito verso la sua camera. Doveva sbollire l'imbarazzo e prepararsi.

Quella sera erano stati invitati entrambi a un piccolo party preparato in tutta fretta per ringraziare adeguatamente Malfoy per la sua donazione all'ospedale. A quanto pare queste persone avevano provato a contattarlo di persona ma lui le aveva snobbate e così eccoci qua. Malfoy doveva assolutamente presenziare in quanto ospite d'onore e lei doveva andarci in quanto parte della squadra Auror. Quando poteva evitava queste feste perché di solito c'erano sempre tanti fotografi tra cui Canon che non riusciva sempre a trattarlo male e gli concedeva una mini intervista. Ma quella sera non era in vena di interviste e fotografie. Il lavoro era stato massacrante: una squadra era rientrata dalla missione portando due ostaggi che dovevano far parlare. Di solito lei non si occupava di queste cose, ma quei due muli erano tosti e non parlavano, così avevano affidato a lei la missione di trovare un modo per scucirgli la bocca; possibilmente senza ammazzarli. Ovviamente Hermione non aveva preso neanche in considerazione di alzare la bacchetta. Avrebbe trovato un altro modo ma non in quel momento.

Scivolò fuori dalla doccia calda, coi muscoli più rilassati e qualche pensiero più organizzato. Si coprì il corpo con un asciugamano color pesca e lo appuntò in cima ai seni, poi si mise a cercare nel suo armadio qualche vestito adatto. Di solito i vestiti eleganti li lasciava sul fondo dell'armadio, non li usava molto ed erano pochi.

Ne aveva uno rosso che scartò subito: troppo corto e troppo scollato.

Ne trovò un altro blu: non era male ma aveva lo strascico troppo lungo, sarebbe inciampata.

Ne scovò un altro a stampe quasi trasparente: ma dove lo aveva preso? Troppo trasparente e troppo scollato.

Il quarto era il più accettabile. Era un po' corto, ma poteva andare, inoltre era fine. Le piaceva, lo aveva messo solo una volta per la festa di fidanzamento di Harry e Ginny.

Prese gli altri vestiti e si mise di impegno per stiparli di nuovo infondo all'armadio.

Draco la trovò così, con la testa immersa nei vestiti e il culetto per aria. Le imprecazioni che aveva in bocca fino al minuto prima erano svanite. Rimase per cinque secondi ad ammirare il suo fondoschiena in silenzio, poi, appena la vide rialzare la testa, riprese le proprie facoltà linguistiche.

-Mezzosangue!- Hermione sobbalzò dalla paura, non lo aveva sentito entrare. Di riflesso strinse l'asciugamano forte. Draco riprese a parlare –Mi hai interrotto! Quella aveva voglia di andarsene, fortuna che l'ho persuasa a finire!-

-Malfoy non voglio sapere i particolari,grazie. Comunque potevi chiudere la porta! E poi se non lo avessi notato sono mezza nuda potresti uscire?-

-E a me che cosa importa? Voglio sapere perché mi hai disturbato per una stupida festa, sai che non ci andrò-

-E invece si! L'hanno organizzata i dirigenti dell'ospedale che hai aiutato e sei l'ospite d'onore quindi verrai con me!-

-Cazzo...sapevo che non dovevo dargli quei galeoni!- imprecando uscendo dalla stanza.

Due Ragazzi Un Po' SpecialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora