Capitolo 8.

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Ci fu un momento di confusione generale, ma Malfoy era allenato a riprendersi subito. Nel giro di una manciata di secondi era perfettamente conscio di essere nudo e, soprattutto, di esserlo sopra la Mezzosangue. Con i muscoli ancora un po' doloranti e rigidi si mise di lato liberando la ragazza dal suo peso, ma rimanendole sempre vicino: non aveva ancora la forza di alzarsi. La situazione forse poteva essere leggermente imbarazzante, ma non certo per lui che non si fece alcun problema a guardare il volto della giovane con un aria di superiorità.

-Questo era il tuo meglio Mezzosangue? Mi deludi veramente-

Hermione dal canto suo voleva mandarlo a quel paese, ma non riusciva a parlare. La vista le si stava annebbiando e la voce di Malfoy, lo stronzo, le era arrivata attutita.

-Merda!- Tra mille imprecazioni il biondino prese atto che la riccia era svenuta.

Ora che diamine dovrei fare? Non riuscirei a smaterializzarci entrambi neanche se ne andasse dalle nostre vite. Merda! Dovremo restare qui.

Draco non era per niente felice di dover passare la nottata a casa sua: era molto cambiata dopo la guerra, era più vivibile, ma gli venivano in mente sempre episodi della sua vita che lo facevano soffrire. Gli mancava sua madre, morta per salvare quell'imbecille del padre. Ma ora non era il momento adatto per pensare al passato.

Con non poca fatica riuscì a mettersi in piedi e a prendere tra le braccia l'esile corpo della giovane. Non avrebbe scommesso neanche un galeone che fosse così leggera. meglio così, anche perché non ho la bacchetta con me. Si avviò verso le scale che portavano al secondo piano e giunto in cima si fermò: in quale stanza doveva metterla? L'indecisione durò poco, aveva ancora voglia di sentirla contro il suo corpo, così decise di andare nella sua vecchia camera. Era tutto pulito e in ordine grazie agli elfi, che a quanto pareva avevano già finito di ridipingerla. Le pareti una volta erano verdi, ma lui non ne poteva più del verde, così aveva dato l'ordine di dipingerle di bianco. Depose la ragazza sulle lenzuola corvine, poi si diresse verso il bagno. Aveva proprio bisogno di una bella doccia rilassante.

Sotto il gettò dell'acqua calda i muscoli iniziarono a sciogliersi e le forze a tornare. Era stata una giornataccia e Draco sapeva bene che l'indomani la Mezzosangue lo avrebbe sottoposto a un interrogatorio coi fiocchi. Ma come dirle che dopo tanti anni di prove non era ancora in grado di gestire la sua trasformazione? Non poteva.

Uscito dalla doccia si infilò un paio di boxer e ritornò in camera. La ragazza era ancora stesa sul letto con tanto di vestiti e scarpe. Devo spogliarla. Draco prese a slacciarle le scarpe, gliele sfilò; poi passò ai pantaloni aderenti e, una volta tolti, rimasero solo le mutandine verdi a coprire la sua femminilità. Verdi. Le voleva togliere perché lui non sopportava il verde e così fece. Era quasi ipnotizzato da quei riccioli scuri, voglioso di scostarli per raggiungere la meta tanto desiderata. Ma, con non poco stoicismo, passò oltre e le tolse prima la maglia poi il reggiseno anch'esso verde.

È una Mezzosangue, è la Granger... è amica di Potter! Io non dovrei desiderarla e invece sono due anni che la desidero, cazzo! Oh, si. Continuo a dirmi che è solo una fissazione, è solo perché abitiamo insieme, quindi è normale che mi vengano certe fantasie, ma ora lei è nuda sul mio letto. Ora non posso più nascondermi da me stesso: la Mezzosangue mi piace e vorrei farci sesso, tanto sesso. Ma lei non si farebbe mai toccare da me: si è fatta toccare dalla donnola, si è fatta toccare da un babbano, ma da me non si fa neanche avvicinare! Perché? Sono io quello che dovrebbe starle lontano non il contrario. Io sono un Malfoy, un purosangue e potrei darle tutto: gioielli, galeoni, case...tutto! Ma lei rifugge ai miei tocchi, l'ho notato: se la sfioro per sbaglio si scosta immediatamente da me. Che nervoso! Ma io so come farla capitolare: troverò il modo di toglierle quella cicatrice. Una volta fatto sarà più facile farla capitolare, la corteggerò se sarà necessario. La voglio mia.

Due Ragazzi Un Po' SpecialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora