Epilogo

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DUE ANNI DOPO...

-Signor Malfoy non può ancora entrare! Non insista!-

Draco rivolse un' occhiata di sufficienza alla Medimaga davanti a lui. Non ne poteva più di quella voce squillante che gli perforava i timpani e non ne poteva più di stare lì in mezzo a quel corridoio. Blaise era stato con lui tutta la mattinata, ma doveva tornare al lavoro e Potter lo aveva cacciato lui stesso: nervoso come era avrebbe rischiato di ammazzarlo a suon di incantesimi. E mancava poco che non Cruciasse questa donna grassa e puzzona. Ma dove erano finite le Medimaghe giovani e belle?

-Mi ascolti bene lei, Medimaga dei miei stivali, se non si toglie da davanti questa porta giuro su Merlino che la Crucio-

-Ha già spaventato abbastanza il personale medico quest'oggi, quindi la smetta! E poi non mi faccio certo spaventare da lei!-

Tutta la storia di quando fosse diventato bravo e gentile lo stava facendo veramente irritare. Nessuno aveva più paura di lui e si permettevano di salutarlo anche i pezzenti. O come in questo caso una insignificante maga non voleva togliersi dal suo cammino. Gli era letteralmente tra i piedi e era pronto a sfoderare veramente la bacchetta, a costo di beccarsi una filippica da parte della sua Mezzosague.

Fortunatamente la porta si aprì in quel momento.

-Signor Malfoy può entrare-

Draco sorpassò entrambi senza più una parola e, superata la soglia, si avvicinò con una strana calma al letto dove riposava sua moglie.

La ragazza si volse verso di lui e gli regalò uno dei sorrisi più belli che avesse mai ricevuto. Adorava i suoi sorrisi.

-Come stai?- le chiese sedendole vicino.

-Bene. Ti ho sentito discutere qui fuori- gli rispose Hermione con un'occhiata di ammonimento

-Tranquilla non ho ammazzato nessuno-

-Ne sono felice-

E in quel momento fece il suo ingresso la Medimaga di prima con due culle. Si avvicinò alla ragazza, felice di poter prendere nuovamente in braccio i suoi bambini.

-Draco, ti presento Mattia e Aurora Malfoy-

Il biondo li guardava ammirato: erano due capolavori. I suoi figli.

-Signor Malfoy potrebbe mostrare anche un minimo di felicità- lo riprese la Medimaga uscendo dalla stanza.

Hermione non disse niente, rimase ferma con i bimbi in braccio a guardare suo marito. Sapeva che Draco era felice, lo capiva dai suoi occhi. Quei occhi che tanto amava e che tanto esprimevano. Sapeva anche che per lui non doveva essere facile.

-Ne vuoi prendere uno in braccio?- gli chiese dolcemente Hermione

-Si-

Draco si mosse appena verso di lei e con un po' di disagio e imbarazzo prese in braccio l'erede del casato Malfoy. Lo guardò e gli sembrò la creatura più bella del mondo. Aveva due occhioni grigi scuro, simili ai suoi. Allungò un dito per toccare quelle guanciotte paffute e rosse, e appena una piccola manina agguantò il suo dito, credette di poter svenire dalla gioia.

-Non essere gelosa Aurora, capirai presto che i maschietti fanno comunella tra loro- disse Hermione coccolandosi la sua bambina.

Draco le rivolse uno dei suoi rari sorrisi.

-Grazie Hermione-

-è stato un vero piacere-

- Fine-

Due Ragazzi Un Po' SpecialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora