Capitolo 7.

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Draco Malfoy era un animagus, sicuramente non dichiarato altrimenti Hermione l'avrebbe saputo. Perché non l'aveva dichiarato? E perché si era trasformato proprio in quel momento?

-Malfoy...-

Hermione non sapeva che dire, ma il gattino le rispose ugualmente con un soffio deciso e minaccioso. La riccia comprese che non era di buon umore e che doveva prendere la situazione in mano. Se Malfoy non si ritrasformava voleva dire che non poteva e molto probabilmente ciò lo faceva incazzare, ma lei aveva mantenuto fede alla parola data e ora aveva degli affari da sbrigare: contattare un fioraio, un prete e qualche chef per il banchetto.

Si avvolse il corpo nel lenzuolo bianco e prese in braccio il micio capriccioso, ovviamente tenendolo a debita distanza, per poi avviarsi verso la sua camera.

-Malfoy non so perché non ti ritrasformi, ma oggi ho da fare: penseremo a te stasera. Intanto dovrai venire con me, non mi fido a lasciarti qui da solo in questa forma: mi distruggeresti casa-

Depose il gatto sul suo letto ammonendolo di fare il bravo, poi si defilò in bagno per una bella doccia. Hermione non riusciva ancora a capacitarsi degli ultimi avvenimenti: lei che dorme con Malfoy e lui che si trasforma in un gattino piccolo e grazioso. Indubbiamente in questa forma Malfoy aveva perso la sua aria intimidatoria e quando soffiava Hermionedoveva trattenere una risata, a stento ci riusciva. Era buffo, ma la ragazza sapeva che in fin dei conti era sempre Draco Malfoy e che una volta tornato normale sarebbe stato ben più pericoloso, quindi doveva fare attenzione.

Una volta uscita dalla doccia con un colpo di bacchetta si asciugò e si vestì in fretta, desiderosa di avere sotto gli occhi quella peste del suo coinquilino. Quando aprì la porta del bagno e non vide Malfoy sul letto si preoccupò leggermente. Dove era finito? La porta della camera era ancora chiusa quindi doveva essere nella stanza: la giovane lo cercò sotto il letto, dietro agli angoli e persino nei cassetti. Lo trovò,però, nell'armadio in mezzo ai suoi vestiti che si faceva tranquillamente le unghie.

-Malfoy!- Infuriata più che mai lo allontanò dai suoi vestiti e lo rimise sul letto –Non ti devi avvicinare mai più ai miei vestiti! Almeno oggi cerca di comportarti bene, altrimenti ti lascio al primo rifugio per randagi!-

Dal canto suo il gattino si mise a leccarsi una zampetta, intenzionato a non dar peso alle parole della ragazza. Come sempre d'altronde.

Hermione, oramai esasperata, decise di fare apparire una gabbietta per animali, grande e ariosa, con tanto di peluche.

-Vai lì dentro- Gli ordinò.

Draco non si mosse e per farle capire la sua disapprovazione le soffiò contro.

-Non si discute: dobbiamo uscire e questo è l'unico modo per portarti con me-

Il micio, col culetto in su e ondeggiando aggraziatamente, si mise dentro la cuccetta; diede una sgraffignata al peluche per toglierselo dalle scatole e riprese a leccarsi la zampetta, deciso così ad ignorare l'isterica mezzosangue.

Da parte sua, la ragazza fu grata a Merlino per questa decisione e, una volta finito di prepararsi, prese la cuccia e si materializzò davanti a un'agenzia di sua conoscenza. Un'agenzia matrimoniale dove lavorava un ex Auror che le doveva un immenso favore: Alex Black.

-Salve, sto cercando il signor Black-

-Ha un appuntamento signorina?-

-No, ma se può dirgli che sono qui le sarei grata-

La segretaria le rivolse un'occhiata scettica che fece peggiorare l'umore della giovane.

-Il signor Black può riceverla. Secondo piano, prima porta a sinistra-

Due Ragazzi Un Po' SpecialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora