CAPITOLO 8

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(Clara's pov)
Lo vedevo. Sì,lo vedevo benissimo. Appoggiato al muro che piangeva ininterrottamente. Non mi importava nulla dei tubi a cui ero legata,non potevo stare lì ferma a guardare,non potevo e non volevo, lui era la mia ragione di vita.  Mi alzai dal letto,eri molto debole, mi girava la testa e non riuscivo a stare in piedi infatti "gattonai"  per raggiungerlo,perché niente mi avrebbe impedito di renderlo felice. Mi avvicinai a lui e mi sedetti nella sua posizione,gli appoggiai la testa sulla spalla sussurrandogli:-RAI su,racconta tutto...- lui tra un singhiozzo e l'altro mi raccontò tutto l'accaduto. Alzai di colpo la testa dalla sua spalla e la montagna russa che avevo in testa fece un giro mortale. Mi fermai mi ricomposi e cercai di mettere insieme 4 parole di senso compiuto. Stava male, si ma io non potevo fare a meno di arrabbiarmi.
Č:- ok tu stai male ma io sono arrabbiata comunque con te- mi guardò stralunato e io continuai:- innanzitutto se mi avessi detto dei problemi che Andy ha con me tutto questo non sarebbe successo perché per la tua felicità sarei disposta ad uscire dalla tua vita. Anzi sai che c'è?  Esco ora dalla tua vita. Torna da andy e mi raccomando, la prossima volta che baci una ragazza e poi Piangi non andare a farti consolare da quella stessa ragazza perché sei stavo mollato,non è una grande tecnica sai?- me ne tornai in camera sbattendo la porta,il cui rumore veniva superato dai singhiozzi ancora più forti di mika.
Ritornai in camera e mi accosciai dietro alla porta ripensando a tutto ciò che avevo appena detto al mio idolo, so che le mie parole avevano fatto più male a lui che a me però io l'ho fatto per il suo bene. *un mese dopo*
(mika's pov)
La mia vita da poco più di un mese non ha più un senso. Non posso andare più da lei,non posso più vederla,abbracciarla,sentire la sua voce,vedere il suo bellissimo sorriso, insomma non posso più essere felice. Ho sbagliato,ho sbagliato tutto e non riesco a ricominciare né a voltare pagina. Ogni mattina vado al bar, lei passa sempre da lì,  non mi ha mai notato poiché io sto sempre in un angolino a piangere. Lei prende un cornetto e scappa a scuola ma vederla almeno quei pochi secondi,mi faceva felice ma mi uccideva dentro. Mi faceva star male averla vicina ma non poterla abbracciare, colmare il mio vuoto.Ma un giorno, mi alzero da quella dannata sedia e le dirò cosa provo veramente.Forse quel giorno è oggi, lei arriva, io mi alzo..lei ordina un cornetto, io mi risiedo..il barman le passa un cornetto caldo,io corro da lei...mi guarda, borbotta qualcosa..la mia bocca non è coordinata con il cervello ma le mie orecchi sentono quello che dico.
M:-hai presente il testo di underwater? Beh io sono in un oceano di pensieri e mi servono delle labbra per tornare a galla*la bacio* si, quelle labbra sono le tue, volevo proteggerti da Andy perché può diventare aggressivo se si ingelosisce e non me lo sarei perdonato se ti avesse mai toccata..perche sai.. Io ti amo..-
Presi una rosa e gliela porsi, lei mi sorrise.Baciai quel sorriso che avevo creato dopo tanto tempo da lontano. Ora non l'avrei più fatta scappare.

M.r penniman ||who are you?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora